Diario del giorno 26/12/2016 20:33

GENNAIO/FEBBRAIO 2016 – Adieu Garcia, torna Spalletti: la Roma si riprende ma scoppia il caso Totti

spalletti maicon stretta di mano

DIARIO DELL'ANNO 2016

LAROMA24.IT (Daniele De Angelis) - Un altro anno è agli sgoccioli. Sono trascorsi 12 mesi intensi per i colori giallorossi, tra gioie e dolori. Come consuetudine per gli ultimi giorni dell'anno, LAROMA24.IT ripercorre con voi i principali avvenimenti che hanno caratterizzato l'annata che sta per chiudersi. Un'edizione speciale della nostra rubrica quotidiana 'Diario del giorno' che riavvolgerà il nastro e vi racconterà in 6 puntate il 2016 della formazione giallorossa.

CHIEVO E MILAN: ULTIMO ATTO – Un 2016 inizia sulle macerie dell’anno passato. La Roma arriva da una serie di risultati negativi che si è interrotta con il , con 4 punti di distanza dalla vetta e con la che ha ormai rimontato i giallorossi, dalla figuraccia in Coppa Italia con lo Spezia e da una qualificazione agli ottavi di accolta dai fischi. La posizione di è sempre più in bilico, ma il tecnico francese si dimostra tranquillo (“Non mi sento un precario”). Ma la sua panchina traballa sempre di più: nelle prime uscite del 2016 la Roma incappa in un rocambolesco pareggio con il Chievo (gol decisivo dell’ex Pepe convalidato con la Goal Line Technology). All'orizzonte c'è ora la sfida con il Milan, che i giallorossi dovranno affrontare senza (respinto il ricorso per le 2 giornate di squalifica a seguito dell'espulsione con il ). “Basta un click per ripartire”, è il tentativo ultimo di per motivare una squadra e un ambiente che ormai hanno il morale a terra. Niente da fare, i giallorossi incappano in un deludente 1-1. La misura è ormai colma.

SPALLETTI BIS è ormai sfiduciato dal presidente . “Sono disgustato”, ammette il numero uno del club alla stampa all’indomani del pari con il Milan. Le mosse della dirigenza fanno pensare inequivocabilmente a un divorzio anticipato: il dg Baldissoni parte immediatamente per gli States (ufficialmente per impegni per il progetto dello Stadio), mentre Sabatini e Zanzi vengono tenuti a rapporto in conference call allo studio Tonucci. “La scelta dell’allenatore la indirizzo io. Dimissioni? Si, al decoro”, risponde il ds a un tifoso.

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La scelta sembra già fatta ed è un cavallo di ritorno che dà speranza: . Proprio lui, che aveva già allenato i giallorossi dal 2005 al 2009, portando in bacheca due Coppe Italia e una Supercoppa. L'intenzione di rimettersi in gioco e di "completare l'opera" lasciata in sospeso 7 anni prima c'è. E Spalletti si imbarca per Miami per incontrare il presidente.

Nel frattempo dirige l’allenamento a Trigoria e attende solo il ‘benservito’ dagli Usa. Che arriva il 13 gennaio. Il giorno dopo Spalletti fa ritorno a Roma e firma un contratto di una stagione e mezza, mentre la squadra si allena con l’allenatore della Primavera Alberto De Rossi.Ho sempre pensato di tornare, dobbiamo riguadagnarci il rispetto”, le sue prime parole.

DE ROSSI MANDZUKIC FACCIA A FACCIA JUVE ROMA MANCINI

VERONA E , PASSAGGI A VUOTO – Il nuovo corso di inizia però con due passaggi a vuoto, inevitabili visto il tempo in cui è maturata la decisione di cambiare allenatore. Il nuovo corso del tecnico di Certaldo riparte dal pareggio con il Verona e con il ko con la Juve, partita segnata anche dall’episodio delle offese di De Rossi a Mandzukic. Niente prova tv per il centrocampista, che si scuserà nei giorni successivi. I punti di distacco dalla vetta aumentano: 12 dal , 10 dai bianconeri, 6 da e . E' il punto più basso della stagione dei giallorossi. Ma non si perde d'animo: "E' cambiata la cultura del lavoro, torneremo ad essere grandi". Nel frattempo vengono rilanciate le voci di una possibile cessione della società, smentite a piena forza da (“Voci poco credibili”) e dallo stesso (“Vendere? Una follia”). Sul fronte stadio si registra poi l'addio di Mark Pannes, ex ad e collaboratore di , che lascia il posto di responsanbile del progetto del nuovo impianto a David Ginsberg.

EL SHAARAWY LOGO ROMA

GERVINHO SALUTA, ARRIVA - Nel frattempo c’è anche il calciomercato, che nella sostanza resta immobile fino alla metà di gennaio. Iturbe aveva già lasciato la Capitale per trasferirsi al Bournemouth, poi a Roma è sbarcato Gerson, che dopo aver rifiutato la possibilità di un prestito in Italia ("Meglio tornare in Brasile", dirà il padre) farà ritorno per 6 mesi al Fluminense, di fatto prenotando una casella da extracomunitario per la prossima stagione. E' tornato Doumbia (che si allena a Trigoria in attesa di una sistemazione) e Ashley Cole ha finalmente rescisso il contratto. Viene momentaneamente congelato l’arrivo di dal , ma la prima operazione di è in uscita. Se ne va Gervinho, il ‘pupillo’ di che all’arrivo di di fatto si ‘autoesclude’. L’ivoriano tratta con diversi club cinesi, alla fine la spunta lHebei Fortune. Nelle casse giallorosse entrano 18 milioni che sanno di via libera per la prima operazione in entrata di gennaio: dal Milan, via Monaco, arriva Stephan El Shaarawy in prestito con diritto di riscatto.

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ALTRI RINFORZI: E ZUKANOVIC – C’è tempo però anche per un rinforzo in difesa: strappa alla Samp Ervin Zukanovic, che era ad un passo dall’Amburgo e che fa rotta improvvisa sulla capitale quando ormai era ad un passo dai tedeschi. Nel frattempo la Roma di 2.0 conquista la sua prima vittoria con il Frosinone e capitan entra di diritto nella storia della Serie A arrivando sul podio dei calciatori più presenti nella massima serie. Il mercato si avvia alla chiusura e finalmente si sblocca l’affare Perotti. In uscita piazza Mazzitelli al Sassuolo e Doumbia (che aveva rifiutato il Fenerbahce) al Newcastle. Sfuma l'obiettivo Boyé, un fatto che, come si vedrà in seguito, avrà ripercussioni sul rapporto tra il ds e la proprietà americana.

TORNA LA ROMA E TORNA ANCHE KEVIN – I frutti del lavoro di iniziano a vedersi: la Roma vince per 2-0 con il Sassuolo, partita che resterà nella memoria per un  'mattatore' in panchina (prima palleggia con un giovane raccattapalle neroverde a bordocampo e poi è protagonista di uno scherzo a ) e per la sfuriata di nei confronti dello staff medico dopo l’infortunio in campo di (“O si rialza o vi do fuoco”).

L’altra buona notizia è il ritorno in campo di Kevin Strootman, che gioca (e segna) con la Primavera. Seydou intanto si sfoga: “Difficile fare bene con i fischi”. L’atmosfera però è cambiata rispetto ai mesi passati e la Roma continua a vincere: battuta anche la Samp. I primi di febbraio sono anche l’occasione per ricucire il rapporto con i tifosi e muovere i primi passi per la risoluzione del problema delle Curve, con la Roma che sigla una nuova intesa sulla sicurezza con Coni e forze dell’Ordine, ma linea dura del prefetto Gabrielli e del D’Angelo (“Le barriere restano”) non cambia. Passi avanti anche per il progetto stadio, con Pallotta che annuncia la consegna del dossier definitivo alla Regione per i prossimi mesi.

GRANA – Ma prima del confronto di con il , esplode il caso . Diventa di dominio pubblico la decisione del ds, maturata durante un colloquio con , di lasciare il club a fine stagione. Voci confermate ad un tifoso dallo stesso diretto interessato, pur se Pallotta e Baldissoni minimizzano (“Nulla è stato deciso”) e lo stesso farà poi una mezza marcia indietro (“Mai parlato di dimissioni”).

Nel frattempo la Roma conquista ai danni del Carpi la quarta vittoria consecutiva in campionato ed esce sconfitta, ma a testa alta, nel primo confronto con il Real. “Sono orgoglioso della squadra, con Spalletti non potremo che migliorare, dichiara dopo il 2-0 incassato dai ‘blancos’

SCOPPIA IL CASO TOTTI – Ma non c’è solo la questione . Esplode il caso . E nel senso più letterale della parola. Il caso del rinnovo di contratto del capitano giallorosso è di fatto una bomba a orologeria, una questione mai risolta dalla dirigenza e che di conseguenza è destinata ad esplodere in ogni momento. Il timer è fissato per il 20 febbraio, alla vigilia del match con il Palermo, quando il capitano esterna tutto il suo malumore in un’intervista alla Rai. “Voglio più rispetto per ciò che ho dato alla Roma”, sbotta il numero 10, che afferma con forza l’intenzione di continuare a giocare (“Nessuno me lo impedirà”) e ne ha anche per (“Lo stimo, ma il mio rapporto con lui è da 'Buongiorno e buonasera'”).

Da Boston arrivano messaggi di distensione da ("Chi ti manca di rispetto? Ci vedremo presto"). Viceversa la risposta di è clamorosa: il capitano viene escluso dai convocati e cacciato dal ritiro. Una decisione che spacca la tifoseria e che fa passare in secondo piano la quinta vittoria di fila dei giallorossi, il ritorno in campo di Kevin Strootman e anche i successivi 3 punti conquistati ai danni dell’Empoli. prova a gettare acqua sul fuoco: “Mai mancato di rispetto a Totti”. E il tecnico, fischiato dal pubblico dell’Olimpico, motiva così la sua scelta: “Dovevo mettere ordine, ho agito nell'interesse del gruppo”. E ancora: “Rifarei tutto, mai anteporre gli interessi personali a quelli della squadra”.

, che a fine febbraio fa ritorno nella Capitale, spalleggia la decisione del tecnico (“Nessun giocatore viene prima degli altri”). La frattura sarà poi ricomposta nei mesi successivi ma lascerà inevitabilmente dei postumi.