La penna degli Altri 19/02/2017 19:12
Della Seta (ex Legambiente): "Da ecologista il progetto mi piace La tribuna di cemento vale poco"
LA REPUBBLICA (M. PINCI) - Mentre un vincolo sull’area posto dalla Soprintendenza sembra chiudere la strada verso l’approvazione del progetto per lo stadio a Tor di Valle, c’è un ecologista che all’impianto della Roma dice sì. È Roberto Della Seta, ex presidente di Legambiente, oggi consulente per le certificazioni ambientali del progetto. Un nome circolato anche tra i candidati a raccogliere l’eredità di Berdini all’Urbanistica: «Non mi ha contattato nessuno — spiega — non credo lo faranno, ma se succedesse ringrazierei e declinerei».
«Invece uno dei punti chiave del progetto è la qualità ambientale. Sarà, insieme al nuovo stadio di Bilbao, il primo impianto in Europa certificato Leed, ossia con standard ecologici altissimi sotto tutti i punti di vista. Una garanzia, per ottenerlo servono standard anche sulla mobilità, come il collegamento a una rete di trasporto su ferro».
«Mi stupiscono i tempi. Si parla da almeno due-tre anni di questo stadio, forse la soprintendenza poteva intervenire prima. Ma atti formali non ne ha mai inviati ».
«Non sono un archeologo, ma mi pare discutibile sostenere che una tribuna di cemento abbia l’interesse culturale che potrebbe avere ad esempio il Flaminio. Mentre il parere sull’area mi pare semplicemente surreale. Sull’ippodromo il vincolo architettonico poteva essere messo da 8 anni, farlo oggi è una forzatura che forse ha un obiettivo più politico che non dettato dai fatti ».
«Un grattacielo, pure se non piace, consuma meno suolo per la sua estensione verticale. E un’altra qualità del progetto è la bellezza: a Roma c’è un centro favoloso e periferie bruttissime. Per il progetto sono stati scelti architetti di fama mondiale come Libeskind e Kipar che ha disegnato il parco fluviale, valorizzando all’uso dei romani decine di ettari: avremo edifici “belli” anche in periferia».