La penna degli Altri 13/02/2012 09:02

Attacco al Siena

Decide Sky sussurra qualcuno, mentre gli «amici» di Siena pensano al botteghino e lo stesso Sannino sale sullo sgabello per spiegare come «anticipare non sarebbe giusto per chi lavora e non può andare allo stadio». Tutto giusto, sperando che non si sia deciso così solo per «non far torto» a chi ha già giocato. Anche qui il dubbio è legittimo... e due! Così come giusto il concetto espresso alla vigilia da Luis Enrique che di cambiare la sua Roma per assenze (praticamente senza centrocampo con e Gago rimasti a casa) e clima (in serata previste al Franchi temperature abbondantemente sotto lo zero)non ne vuole sapere. «La partita di Siena è simile a tutte le altre - attacca il tecnico da Trigoria - e quella di Sannino è una squadra che ha giocato molto bene contro di noi all’andata: siamo stati fortunati a pareggiare, e abbiamo anche rischiato di perderla quella partita». Non si aspetta dunque sconti l’allenatore giallorosso che avverte i suoi dell’impegno, forse consapevole del fatto che il successo contro l’Inter può aver creato qualche euforia di troppo: rischiosa in una à come la Capitale. «Mi aspetto un incontro molto difficile, contro una squadra in forma: sa fare bene la fase difensiva ed è molto brava nelle ripartenze, con giocatori che possono metterti in difficoltà in qualsiasi momento». Cosa che però non cambierà nulla nell’atteggiamento offensivo della sua Roma. «Posso dire che la squadra giocherà sempre all'attacco. Quello che è importante per me è la proposta di gioco, e dopo ci possono essere delle varianti». Dice con chiaro riferimento alle numerose assenze che avrà soprattutto al centro del campo dove sarà costretto ad affidare le chiavi del gioco al giovani Viviani: che fin qui non ha mai brillato. Anche se a domanda precisa, ovviamente, minimizza. «Non abbiamo nessuna emergenza. Iniziamo la partita sempre in undici e a Siena giocheremo all'attacco, come sempre: ripeto non c'è nessuna emergenza».

Tantomeno quella relativa al freddo visto che si giocherà in notturna come da programma. Qui Luis Enrique esprime qualche perplessità, pur rimanendo fuori dalla diatriba: a ognuno il suo ruolo. «È un po' strano che non si sia trovato un accordo veloce - spiega l’allenatore spagnolo - la prima cosa a cui dobbiamo pensare è il rischio infortuni per i calciatori, dopo viene lo spettacolo. Non possiamo fare nulla però, giocheremo con la mentalità giusta per fare la nostra partita. Osvaldo? So benissimo che i calciatori vogliono tornare in campo il più presto possibile, ma non è ancora al cento per cento e sarebbe rischioso». Partita che coinciderà con l’ennesimo record di capitan : settecento partite da professionista tra quelle giocate con la maglia della Roma in campionato, nelle varie coppe e in nazionale. Non male!