La penna degli Altri 15/04/2012 11:13
Per una volta lo spettacolo si ferma
La soluzione è stata trovata dopo ore di consultazioni incrociate con le varie società e le tv: la serie scenderà in campo anche il 25 aprile, sfruttando il giorno festivo e la possibilità di programmare le partite in diverse fasce orarie (12.30, 15 e 18) ma senza sovrapporsi a Real-Bayern di Champions League come impone la Uefa. A sei giornate dal traguardo, con tutti gli obiettivi ancora in ballo, la Lega preferirebbe preservare la sequenza originale delle partite. Quindi la 33ª giornata sospesa ieri si giocherebbe nel prossimo weekend mentre la 34ª (quella di Juventus-Roma e Lazio-Lecce per intenderci) slitterebbe al 25 aprile, a discapito dello stage della Nazionale programmato per il 23 e il 24 e inevitabilmente rinviato. Bisogna però evitare sovrapposizioni a Bergamo, fra Atalanta e Albinoleffe, e a Trieste, fra Triestina e Cagliari (i sardi stanno giocando lì in casa). Altrimenti nel giorno della Liberazione si recupererà il 33°turno. Ieri pomeriggio sono bastate poche telefonate per capire che non cera alternativa al rinvio. LUdinese, che fino a gennaio era la squadra di Morosini , ha chiesto di rinviare la partita in programma ieri alle 20.45 con lInter: i giocatori, sconvolti, non se la sentivano di scendere in campo. E non lo avrebbero fatto anche a costo di perdere la gara a tavolino. Alle 17.30 è stata disposta la sospensione dellintera giornata, appena mezzora prima del fischio dinizio di Milan-Genoa. I giocatori si stavano preparando a San Siro in un clima surreale, con lo stadio che via via si riempiva ma aveva la mente a Pescara. Anche i calciatori, più che pensare alla partita, chiedevano notizie sul dramma di Morosini.
Quando dallaltoparlante dello stadio è stato annunciato il rinvio della gara sono partiti gli applausi mischi a qualche fischio. Milan e Genoa sono rientrate in campo più tardi per allenarsi sul terreno del Meazza. Grande choc nel ritiro dellUdinese. «È una delle giornate - racconta il presidente Giampaolo Pozzo - più tristi della mia carriera nel calcio. Sono venuto a sentire dalla televisione che era stato male. Dopo unora e mezza abbiamo avuto notizia del decesso. Lallenatore e i giocatori si sono subito rifiutati di giocare. Non c'era lo stato danimo giusto per farlo». Il resto delle squadre ha rivisto i rispettivi programmi. Viaggi di ritorno anticipati per chi, come la Lazio, era già partita per la trasferta: i biancocelesti sono rientrati nella Capitale da Novara ieri sera. La Roma ha fissato un allenamento per stamattina, mentre il presidente Thomas DiBenedetto, in partenza ieri dagli States per lItalia, ha fatto in tempo ad annullare il viaggio. La notizia della tragedia ha fatto in fretta il giro del mondo, tanto che in Spagna, prima di Real Madrid-Sporting Gijon, è stato osservato un minuto di silenzio mentre il Barcellona ha giocato col lutto al braccio a Valencia. Gli stop del calcio sono una rarità . Dal dopoguerra la serie A, scioperi di giocatori a parte, si era fermata il 5 febbraio '95, una settimana dopo la morte del tifoso del Genoa Vincenzo Spagnolo in seguito a scontri con i milanisti fuori da Marassi. Unaltra sfida tra Genoa e Milan, un tragico ricorso storico. Altra sospensione il 2 aprile del 2005, in occasione della morte di papa Giovanni Paolo II: e la Lega Calcio decise di allinearsi al lutto nazionale. Lultimo evento che fermò il calcio fu luccisione dellispettore di Polizia Filippo Raciti a Catania, il 2 febbraio 2007. Cinque anni dopo il senso dingiustizia è lo stesso.