Diario del giorno 31/12/2015 22:55
NOVEMBRE / DICEMBRE 2015 - Bayer e Lazio, ma dopo la sosta il nulla: un mese senza vittorie. Figuracce al Camp Nou e con lo Spezia, Garcia traballa ma Florenzi lo salva
DIARIO DELL'ANNO
LAROMA24.IT (Gabriele Conflitti) - Il 2015 è agli sgoccioli. Sono trascorsi 12 mesi intensi per i colori giallorossi, tra gioie e dolori. Come consuetudine per gli ultimi giorni dell'anno, LAROMA24.IT ripercorre con voi i principali avvenimenti che hanno caratterizzato l'anno che sta per chiudersi. Un'edizione speciale della nostra rubrica quotidiana 'Diario del giorno' che riavvolgerà il nastro e vi racconterà in 6 puntate il 2015 della formazione giallorossa.
PRIMA VITTORIA IN CHAMPIONS - Il mese di novembre per la Roma inizia con le polemiche susseguenti alla sconfitta di misura maturata a San Siro contro l’Inter. Sotto accusa Szczesny, Ruediger e Edin Dzeko. Il riscatto per i giallorossi arriva in Champions League col Bayer Leverkusen: dopo il rocambolesco 4-4 della Bayarena, all’Olimpico la Roma si impone per 3-2, dopo essersi fatta rimontare un doppio vantaggio. Quella contro il Leverkusen è la prima vittoria della Roma nel girone ed appena la seconda in totale da quando Garcia è sulla panchina romanista.
ANCORA DERBY - La vittoria in Champions riporta il sorriso a tutto l’ambiente ma rischia di togliere a Garcia Daniele De Rossi, Florenzi e Maicon in vista del derby. Stracittadina che si tinge di grigio, a causa del preannunciato sciopero delle tifoserie unite in protesta contro le divisioni delle curve attuate dal prefetto Gabrielli. Molte le personalità ad opporsi a questa decisione: fra questi anche il papà di Gabriele Sandri.
Il confronto con la Lazio ancora una volta sorride alla Roma, che batte i rivali cittadini 2-0 grazie al rigore trasformato da Dzeko e il raddoppio di Gervinho nella ripresa. Grande la felicità nello spogliatoio romanista, mentre Gentiletti e Pioli polemizzano con Tagliavento, reo di aver concesso un rigore dubbio ai giallorossi.
L’unico neo di una domenica da incorniciare per la Roma è l’infortunio alla caviglia rimediato da Mohamed Salah dopo l’entrataccia di Senad Lulic.
PAUSA DI RIFLESSIONE – Dopo la vittoria nel derby inizia la diaspora dei romanisti, richiamati al dovere con le rispettive nazionali. I quadri dirigenziali si riuniscono per pianificare il futuro di stadio e mercato: piacciono Grujic, Rugani e il portiere dell’Internacional Alisson. Nel mirino del patron giallorosso c’è anche un incontro con Gabrielli per risolvere la questione delle barriere in curva, data la situazione dal bollino rosso con la tifoseria.
SABATINI SENZA FRENI – Presente alla serata di presentazione del libro “La grande Roma di Liedholm”, il ds della Roma Walter Sabatini risponde alle tante domande dei cronisti: “Non torneremo sul mercato a meno che non ci saranno ancora situazioni tipo quella di Salah” afferma il direttore sportivo, negando anche l’interesse giallorosso per Benatia: “E' del Bayern Monaco, non tornerà.” Strenua poi la difesa di Juan Manuel Iturbe: “. Un ragazzo come lui ha bisogno di giocare un calcio antico, liberarsi del frigorifero che voi e io pagandolo tanto gli ho messo addosso.”
Due sono le cessioni segnate sul taccuino del ds: Ashley Cole e Seydou Doumbia.
DELUSIONI NAZIONALI E CHOC PARIGINO– Le rappresentative nazionali lasciano l’amaro in bocca ai romanisti. Dzeko e Pjanic abbandonano il sogno europeo, l’Italia esce con le ossa rotte dalla sfida col Belgio e Gervinho torna infortunato dagli impegni con la Costa D’Avorio. Il mondo nel frattempo è sconvolto dagli attentati di Parigi. Nel mirino dei terroristi anche lo Stade de France, dove era in corso l’amichevole tra Francia e Germania.
“Dobbiamo restare uniti contro il terrorismo” l’appello di Garcia, “Non ci sono parole” il commento di Francesco Totti.
PREMI SCUDETTO E PARTNERSHIP INTERNAZIONALI – Il rientro dalla sosta si prospetta impegnativo per i giallorossi. Pjanic suona la carica: “Ci aspettano gare importanti, vogliamo chiudere l’anno al meglio”. Soddisfatto dai risultati, il presidente Pallotta valuta il premio scudetto.
Nell’ottica del processo di espansione del marchio As Roma, viene stretta una partnership con il colosso Maker Studios, mentre Zanzi ribadisce “Vogliamo costruire una grande Roma”.
Sul mercato, il ds dello Stoccarda gela la Roma: “Nessuno sconto per Ruediger”, mentre suonano sirene spagnole per Florenzi, sul quale butta l’occhio il Barcellona.
INIZIA IL TOUR DE FORCE, TORNA L’ARBITRO ROCCHI – Le due settimane di parole e tragedie lasciano posto al calcio giocato. La Roma ritrova l’arbitro Rocchi dopo gli sfaceli di Juve-Roma del 2014, e la mano dell’arbitro di Firenze si fa sentire ancora una volta. Un diluvio si abbatte su Bologna ma il match viene ugualmente disputato e termina in pareggio, coi giallorossi che buttano al vento la rimonta maturata nel secondo tempo, concedendo un rigore ai rossoblu sul finale di partita. In gol l’ex Mattia Destro, che esulta in maniera smodata ma dopo chiarisce: “Non è stata una mancanza di rispetto”.
Il pareggio lascia insoddisfatto Garcia, che accusa l’arbitro di aver voluto giocare a tutti i costi la partita su un campo impraticabile.
IL TRACOLLO – Archiviato a mezza bocca il punto di Bologna, la Roma torna ad affrontare il Barcellona in Champions League. La trasferta si presenta da subito proibitiva, ma Garcia cerca di non partire sconfitto: “Non ci sono squadre invincibili”. Basteranno novanta minuti a far cambiare idea al francese, che tornerà a casa con le ossa rotte. Sono ben 6 i gol rifilati dai catalani ai giallorossi, che segnano la rete della bandiera in extremis con Dzeko, che poco prima aveva anche sbagliato un rigore. Dure le parole di Maicon a fine gara: "Non abbiamo fatto nulla". Unica consolazione per i capitolini quella di restare ancora in corsa per un posto fra le migliori sedici d’Europa.
Sconfitta mal digerita dalla dirigenza, specialmente da Pallotta: sul banco degli imputati ancora una volta il tecnico Rudi Garcia. Nei giorni seguenti arriveranno le scuse del dg Mauro Baldissoni ai tifosi.
Un sorriso arriva dai ragazzi della Primavera, che in Youth League rimontano un 3-0 e portano a casa un punto prezioso contro le giovanili del Barcellona.
STROOTMAN IN RIPRESA, LA ROMA NO - Buone notizie arrivano da Kevin Strootman, che dopo tanti mesi di sofferenza vede la luce in fondo al tunnel. Non si può dire lo stesso per la Roma, sconfitta in casa 0-2 dall’Atalanta di Reja. “Momento drammatico” lo definirà Sabatini, mentre Garcia, riunitosi con la dirigenza, opta per il ritiro; De Rossi difende Garcia. "Da infami dare tutte le colpe al tecnico".
ANCORA IN STALLO – Sabatini chiede scusa ai tifosi, duri nella contestazione, per le prestazioni negative, ma il mese di Dicembre inizia sulla falsariga del precedente. I giallorossi vanno a Torino e ancora una volta si fanno rimontare in extremis su rigore, rimandato ancora l’appuntamento coi tre punti.
ARRIVA IL PRESIDENTE, LA ROMA PASSA – Dagli States sbarca James Pallotta, recatosi nella capitale per discutere con chi di dovere per le questioni stadio e barriere in Sud e assistere ala sfida decisiva col Bate Borisov. Dopo un iniziale smentita, l’incontro con Gabrielli avviene, non prima di un serrato scambio di battute col numero 1 romanista. Pallotta e Baldissoni si recano anche in Campidoglio per parlare del progetto stadio.
Piccola gioia dal campo: la Roma (salvata da un grande Szczesny) non va oltre lo 0-0 coi bielorussi, ma ottiene comunque il pass per gli ottavi grazie al simultaneo 1-1 fra Bayer Leverkusen e Barcellona; Pallotta difende i suoi: “Lasciate in pace questi ragazzi”.
ORO DI NAPOLI – Nel day-after il presidente torna sulla partita del giorno prima: "Potevamo vincere 3-0. E' frustrante giocare con questo ambiente" Nel weekend si prospetta una sfida ardua per la compagine di Garcia, ospite del Napoli di Sarri che viaggia a tutta velocità. L’atteggiamento rinunciatario premia il francese, che torna a casa con un punto frutto di un pari a reti inviolate dopo aver addirittura sfiorato l’impresa con un gol di De Rossi annullato. A fine gara Garcia si riterrà soddisfatto del risultato e sottolineerà l’episodio, accusando il guardalinee di aver valutato male la traiettoria del pallone crossato da Ruediger.
SORTEGGIO REAL – Tornata fra le sedici più forti d’Europa dopo 5 anni, la Roma trova sul suo cammino il Real Madrid. Saranno gli spagnoli dunque i prossimi avversari dei giallorossi agli ottavi di Champions. Zanzi promette che la Roma si farà trovare pronta per l’appuntamento. Appare contento anche Garcia: “Non vediamo l’ora, spero che l’Olimpico sia pieno”.
SPROFONDO ROMA – In Coppa Italia accade l’impensabile. Una Roma scarica e in crisi d’identità esce agli ottavi di coppa ai rigori contro lo Spezia. Decisivi gli errori dal dischetto di Pjanic e Dzeko. Sembra scritto il destino di Rudi Garcia, che alla cena di Natale lancia un messaggio d'ottimismo; al tecnico vengono concessi ancora 90 minuti. Nel frattempo impazza il toto successore, con Luciano Spalletti in pole position per ereditare la panchina del francese.
BOCCATA D’ARIA, ITURBE SALUTA – Torna finalmente la vittoria, in casa, contro il Genoa. Dopo un primo tempo non brillante, la liberatoria rete di Florenzi porta la Roma in vantaggio. Il centrocampista corre ad abbracciare l’allenatore, seguito a breve da tutta la squadra: “Lo avremmo fatto tutti” sottolinea il numero 24. A chiudere la gara la prima rete di Sadiq in Serie A. La vittoria non sembra però salvare la panchina del francese, difeso a spada tratta da Sabatini: "Scorrerà del sangue, ma non di Garcia". Dopo qualche giorno di suspance (smentita la suggestione Mourinho) le cose restano così come sono.
Finisce l’avventura di Juan Manuel Iturbe alla Roma: l’argentino era ad un passo dal Watford, ma un rilancio last minute del Bournemouth porta l’ex numero 7 giallorosso fra le file dei Cherries; sostituto di Iturbe sembra essere Diego Perotti del Genoa, mentre in porta sempre più vicino Alisson.
VOI SIETE LEGGENDA - Torna grande protagonista la Curva Sud. All'Olimpico va infatti in scena l'evento benefico "Voi siete Leggenda", organizzato dall'ex stella giallorossa Vincent Candela insieme a tanti gloriosi ex campioni romanisti. La serata riavvicina alla Roma i suoi tifosi, che rispondo presente alla chiamata del numero 32.