Approfondimenti 20/03/2019 15:00
Stadio Roma: tutte le tappe della vicenda dal 2012 ad oggi
LAROMA24.IT - Le notizie uscite in mattinata dell’arresto di Marcello De Vito, riportano in primo piano le vicende relative alla nascita del nuovo stadio della Roma. Un'avventura che col passare del tempo non si è fatta mancare nulla: dalla scelta dell'area e del partner, i brindisi alla presentazione del progetto con il sindaco dell'epoca, poi il cambio dell'amministrazione, progetto da rivedere e rivisto, nuovi brindisi, fino alla mattina del 13 giugno scorso quando vengono arrestate 9 persone tra cui Parnasi, il socio di James Pallotta nella costruzione dell'impianto. Tutto questo ha costretto a rivedere e cancellare progetti e date fissate per la posa della prima pietra di oltre 6 anni. Almeno ad oggi.
Riviviamo le tappe dell'epopea "Stadio della Roma":
2012 - "Sono venuto questa sera per avere un confronto col presidente Pallotta sul nuovo stadio della Roma, per capire quanto tempo ancora ci mettono". Queste parole le pronuncia Gianni Alemanno, Sindaco di Roma dell'epoca, il 10 ottobre del 2012. Si stava per mettere a tavola con James Pallotta in una cena che serviva ad accelerare le operazioni sulla costruzione del nuovo impianto. 7 mesi prima, eravamo a metà marzo, veniva incaricata la Cushman&Wakefield di individuare l'area più idonea alla realizzazione del nuovo progetto. Si arriverà alla video conferenza tra Orlando e Trigoria del 30 dicembre, con l'annuncio: lo stadio si farà a Tor di Valle, avrà 55mila posti e ospiterà le partite della Roma a partire dal 2016/17. Entusiasmo e brindisi che portano il Presidente giallorosso ad augurarsi che sia "Totti a segnare il primo gol in quell’impianto". Il 28 maggio del 2017 Totti darà l'addio al calcio. Il rischio idrogeologico con le lacrime del capitano e del popolo romanista viene scampato allo Stadio Olimpico.
2013 - E' gennaio, il progetto è in una fase di lancio, si mette a punto la formazione che portare a compimento l'impresa. Il "mister" sarà Dan Meis, architetto di fama mondiale che dovrà dar forma al progetto dello Stadio della Roma che sarà ispirato al Colosseo, come raccontano le notizie che cominciano a circolare. A giugno, intanto, il Campidoglio cambia titolare: tocca a Ignazio Marino diventare primo cittadino di Roma. Proprio lui, il 9 dicembre, riceverà da Pallotta "il disegno di uno stadio avveniristico", come confessato dallo stesso Marino. Due settimane più tardi verrà approvata la legge di stabilità, al cui interno sono contenuti i tre commi comunemente noti come "legge sugli stadi".
2014 - Arriva presto il 26 marzo 2014, la data della presentazione in Comune del nuovo Stadio della Roma. "Si parla di dare avvio a un progetto molto importante. Vogliamo riacquistare la guida del Paese. Voglio lanciare a Pallotta una sfida: noi faremo il nostro lavoro diligentemente, ma vogliamo che si possa giocare già nella stagione 2016-17 in questo nuovo stadio" sono le parole del Sindaco Marino. Vengono svelati ulteriori dettagli: 52500 posti, espandibili a 60mila, l'area sarà quella di Tor di Valle e della costruzione se ne occuperà Parnasi. Al fianco di James Pallotta, oltre a tutta la dirigenza romanista, c'è il Ceo Italo Zanzi. Si dovrebbe inaugurare nel 2016, il 1° giugno di quell'anno finisce invece l'avventura a Trigoria del pittoresco dirigente statunitense. Per tutta l'estate del 2014 il progetto è rimane esposto alla "Casa della Città", a disposizione di tutti i cittadini. A settembre 2014 arriva anche la dichiarazione di interesse pubblico sull'opera da parte della Giunta capitolina, ratificata a dicembre. Alla Magistratura penale e a quella contabile vengono presentati due esposti: uno del Movimento 5 Stelle, un altro dal "Comitato residenti Tor di Valle". In entrambi i casi, l'oggetto dell'esposto è il calcolo delle cubature.
2015 - Cominciano le fasi tecniche del progetto con le analisi geologiche, comincia a prendere diffusione popolare il termine "carotaggio" che consente di scoprire le condizioni del terreno dove dovrà sorgere l'impianto. Uno studio della Geores che a dicembre darà esito positivo. Mark Pannes è il responsabile del progetto Stadio della Roma, arriva un'estate calda per l'operazione: viene presentato in Comune una bozza del progetto definitivo poi rimandato indietro con 101 prescrizioni. A luglio, il progetto passa all'esame della Regione Lazio per l’approvazione definitiva. Poi il plastico dello stadio oltre al Business Center con le tre torri, le infrastrutture che circonderanno l'impianto, vengono esposti alla "Casa della Città". A fine ottobre Ignazio Marino viene sfiduciato e al suo posto è nominato il commissario Tronca.
2016 - Sono mesi di campagna elettorale per le prossime elezioni amministrative di Roma. Tra i temi c'è anche l'iter dello Stadio della Roma e non tutte le posizioni politiche sono convinte del progetto portato avanti dalla precedente amministrazione, tra queste anche la futura Sindaca Virginia Raggi. A giugno vengono consegnati in Campidoglio 72 scatoloni: contengono tutti gli studi e i dettagli del dossier Stadio. C'è ancora Tronca in carica quando avviene la consegna, poco dopo verrà composta la nuova amministrazione che prevede la figura di Berdini come assessore all'Urbanistica del Comune di Roma. ”Rispetteró le leggi ma useró ogni mezzo consentito per impedire che il progetto sia approvato”, si presenta con queste parole Berdini, provocando la rabbia della Roma che attraverso la figura di Mauro Baldissoni, ammette: “Se il progetto si blocca faremo causa da milioni di euro”. Gli elaborati vengono finalmente consegnati dagli uffici del Comune alla Regione Lazio, ma senza la dichiarazione di conformità alla Delibera approvata in Campidoglio. Gli uffici comunali mandano alla Regione una nota con tutte le criticità presenti nel progetto, dando avvio di fatto alla procedura per l’esame del progetto definitivo.
Il 3 novembre si apre, presso la Regione Lazio, la conferenza di Servizi decisoria.
2017 - Il termine per la conclusione della Conferenza è il 2 febbraio, ma il Comune – dopo aver chiesto la sospensiva di 30 giorni – deposita, insieme a Roma Città Metropolitana, un parere unico “non favorevole”, che tuttavia lascia aperta la possibilità al proponente di modificare il progetto e consegnare ulteriori elaborati per “addivenire a un parere favorevole”. Nel frattempo Paolo Berdini rassegna le sue dimissioni irrevocabili ma a complicare i piani arriva la Soprintendenza di Roma per il MIBACT che annuncia a sorpresa la richiesta di apporre un vincolo diretto “sull’immobile denominato Ippodromo di Tor di Valle…a causa del pregio della tribuna “progettata dall’architetto di fama internazionale Julio Garcia Lafuente” e un vincolo indiretto sul contorno. La Roma fa sentire ancora una volta la sua voce e accelera i tempi incontrando il 24 febbraio in Campidoglio la sindaca Raggi, trovando un accordo di massima per proseguire il progetto stadio, definito “2.0”: tre torri eliminate, cubature dimezzate, addirittura il 60% in meno per la parte relativa al Business Park. Il 29 settembre inizia così la Nuova conferenza dei servizi che si concluderà “positivamente” tre mesi più tardi.
2018 - Il vero terremoto arriva peró nell’estate successiva: il 13 giugno infatti il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma emette un’Ordinanza di applicazione di misure cautelari personali, della custodia in carcere nei confronti di sei persone e degli arresti domiciliari per altre tre, per ipotesi di reato legate alle vicende del nuovo Stadio della Roma a Tor di Valle. Tra gli arrestati nell’operazione “Rinascimento” ci sono politici e imprenditori: fra loro Luca Lanzalone, presidente di Acea nominato dalla sindaca Virginia Raggi, Adriano Palozzi, vice Presidente del Consiglio Regionale del Lazio (FI) e soprattutto Luca Parnasi, proprietario della società Eurnova che sta realizzando il progetto dello Stadio. Le vicende giudiziarie sono ancora in corso, ma il presidente della Roma James Pallotta sembra aver perso la pazienza e si arriva alla notizia di oggi: il numero uno giallorosso sarebbe pronto a pagare Novanta milioni di euro per rilevare le quote di Eurnova del progetto Stadio di Tor di Valle.
2019 - Altro scossone il 20 marzo del nuovo anno: viene arrestato il presidente dell'Assemblea capitolina di Roma, Marcello De Vito nell’ambito di un'indagine che riguarda le condotte corruttive e di traffico di influenze illecite nell'ambito delle procedure connesse con la realizzazione del nuovo stadio della Roma a Tor di Valle. Perquisizioni anche in Campidoglio e negli uffici di Acea.