Sfida nella sfida 29/02/2020 23:33
LA SFIDA NELLA SFIDA: Mkhitaryan vs Nainggolan
LAROMA24.IT (Matteo Arceri) - Nella gara di andata era accaduto di tutto: il gol vittoria annullato nei minuti finali per un presunto fallo commesso da Kalinic su Pisacane, le dure contestazioni di Fonseca rivolte all'arbitro Massa sanzionate con il cartellino rosso con consequenziale squalifica per due giornate (poi ridotte a una dopo il ricorso alla Corte Federale), per non parlare delle dichiarazioni del ds Petrachi nel post-partita che hanno creato uno strascico di polemiche per alcune frasi considerate sessiste. E dopo un girone ecco che Roma e Cagliari tornano a incontrarsi, questa volta nella Sardegna Arena, ma con una situazione diversa rispetto all'andata. A ottobre i giallorossi erano padroni del quarto posto, a tre punti di vantaggio proprio dalla formazione sarda che si trovava in zona Europa League. Ora invece, dopo un periodo di crisi che ha coinvolto entrambe le squadre, i capitolini si trovano al quinto posto, a 6 punti di ritardo dalla Champions League (7 se si considera lo scontro diretto a favore dell'Atalanta), mentre i rossoblù sono scivolati in classifica all'undicesima posizione, ma con una gara in meno (quella con il Verona rinviata per l'emergenza Coronavirus).
ROMA-NAINGGOLAN: AVVERSARI SÌ, NEMICI MAI - Dopo un girone tornano a incrociarsi anche le strade di Radja Nainggolan e della Roma, di un giocatore che ad ogni intervista rilasciata ai media ha sempre ribadito il proprio amore per i colori giallorossi e di una piazza che mai si è dimenticata di lui, come dimostrano i cori, le ovazioni e gli striscioni che gli ultras romanisti gli hanno dedicato nel match di andata, quando è tornato all'Olimpico "da avversario, mai da nemico". Ma forse sarebbe meglio dire quando è tornato a "casa", visto che il Ninja ha sempre considerato Roma casa sua, dove si trovava bene e dove avrebbe voluto finire la carriera se non si fosse poi trasferito all'Inter per volere dell'allora direttore sportivo Monchi. Ma il legame tra Nainggolan e Roma non si è mai spezzato tanto è vero che durante la prima stagione in nerazzurro, soggetta ad alti e bassi tra infortuni, prestazioni sottotono e qualche serata in discoteca di troppo, il centrocampista belga si è spesso recato nella Capitale dove ha rincontrato i suoi vecchi compagni di squadra e i suoi ex tifosi con cui si è scattato selfie e ha firmato autografi. Subentrato Conte sulla panchina interista al posto di Spalletti, Nainggolan viene escluso dal progetto tecnico e quindi viene ceduto in prestito al Cagliari dove si è rivisto il Ninja dei vecchi tempi. Tornato a indossare la maglia rossoblù dopo 6 anni, con in più la fascia di capitano, non ha disatteso le aspettative dei tifosi che lo hanno accolto come un figlio che ritorna a casa. Infatti il classe 1988 belga non ha deluso in questa prima parte di stagione sfoggiando le sue qualità negli inserimenti, le sue doti realizzative (fino adesso ha segnato 5 gol) e quelle nel servire assist (4 di cui 3 solo nel match con la Fiorentina), la sua grinta nel recuperare palla (con la classica arpionata), per non parlare della sua duttilità (ha giocato mezzala, mediano e trequartista), pregio apprezzato da Maran che difficilmente è riuscito a fare a meno di lui. Gli si riconosce inoltre quella personalità da leader ora più che mai necessaria per trascinare il Cagliari fuori dai guai e per tornare alla vittoria già contro la Roma, sebbene con il cuore diviso a metà.
FONSECA INNAMORATO DI MKHITARYAN - Anche Fonseca non farebbe mai a meno di Mkhitaryan se solo non fosse stato frenato dagli infortuni subiti durante la stagione. In 37 partite disputate dalla Roma fin qui, il tecnico portoghese ha dovuto rinunciare all'armeno in 16 circostanze, prima per una lesione tendinea della gamba destra, poi per una lesione tra il primo e il secondo grado al retto femorale della coscia sinistra. Ma nonostante così tante assenze, l'ex Arsenal vanta comunque numeri da bomber: in campionato è già a quota 5 gol segnati in 12 partite giocate, praticamente una rete ogni 144 minuti disputati, collezionando 2 assist, entrambi arrivati nella doppia sfida con il Lecce (all'andata per il gol di Dzeko, al ritorno per quello di Under), più quello in Europa League contro il Gent per la rete qualificazione di Kluivert. Ormai sembra che gli infortuni che lo hanno tormentato in questa prima parte di stagione siano stati superati, come dimostrano anche i test fisici a cui si è sottoposto nelle settimane scorse insieme a tutta la squadra. Kalinic è risultato il migliore negli esercizi sulla resistenza, mentre Mkhitaryan in quelli sulla rapidità. Non a caso, nell'ultima partita di campionato contro la formazione salentina, l'armeno è stato il giocatore ad aver corso più di tutti (12,286 km), dietro al solo Cristante (12,910 km) ed è stato anche il terzo tra i giallorossi per velocità in sprint (31.8 km/h), dopo Kluivert (32.65 km/h) e Under (32.26 km/h). A Miki gli si riconosce anche una certa duttilità tattica, apprezzata dallo stesso Fonseca che parlando di lui alla vigilia del match con l'Atalanta aveva dichiarato: "È un giocatore molto importante e con una buona capacità decisionale. Può giocare come ala, come trequartista, con un sistema diverso può giocare anche più avanti. Di più, per me, può fare pure il portiere perché è il giocatore più intelligente che conosca". Una versatilità che l'allenatore ha sfruttato appieno in questo ultimo periodo. Infatti con la Dea è stato schierato in mediana (con lo scopo di aumentare la qualità delle giocate dal basso e far girare meglio la palla nella costruzione del gioco), tornando poi contro il Lecce a rivestire il ruolo di ala sinistra con licenza di accentrarsi, un movimento di cui ne trae beneficio Dzeko il quale, meno solo lì davanti, ha maggiori possibilità di trovare un uomo libero quando si abbassa come regista offensivo. Questa volta contro il Cagliari, come fatto nel match di Europa League con il Gent, Mkhitaryan agirà alle spalle del 9 giallorosso prendendo il posto dell'infortunato Pellegrini ("Il trequartista è il suo ruolo ideale" ha ammesso Fonseca), dove sarà fondamentale in fase di possesso palla, ma anche in fase difensiva, cercando di intercettare i passaggi degli avversari. È per questo che Fonseca vorrebbe trattenerlo anche la prossima stagione e riscattare quindi il prestito dall'Arsenal, come ha ammesso ai media britannici: "È un giocatore con grande qualità e fantasia, vorrei che restasse alla Roma". Ma è ancora presto per parlarne, soprattutto ora che si sta completando il passaggio di proprietà da Pallotta a Friedkin. Tutti i discorsi in merito sono rimandati a maggio.