LAROMA24.IT (Massimo Scialla) – Si riapre il capitolo Serie A dopo la trasferta europea a Graz contro il Wolfsberger. Tra la Roma e i 3 punti tenterà di frapporsi il Cagliari di Rolando Maran, domenica alle ore 15.00, Stadio Olimpico. I rossoblù occupano attualmente la settima posizione in classifica con 10 punti, ad una sola lunghezza dai giallorossi. Le sconfitte incassate nelle prime due giornate di campionato contro Brescia ed Inter non hanno scoraggiato gli isolani, che non si sono piegati nemmeno di fronte alla lesione di crociato e menisco di uno dei simboli della squadra: Leonardo Pavoletti. Dalla terza giornata di campionato il Cagliari ha infatti saputo trovare le risorse per realizzare uno score di tutto rispetto. Tre vittore consecutive contro Parma, Genoa e Napoli, di cui la prima e la terza in trasferta, poi il pareggio casalingo contro il Verona. Risorse reperite anche grazie ad un mercato estivo di livello, in cui sono arrivati calciatori del calibro di Olsen – proprio dalla Roma -, Nandez, Nainggolan, Rog e Simeone, a fronte della significativa partenza di Barella e delle uscite, tra gli altri, di Pajac e Farias. Non può considerarsi a tutti gli effetti un nuovo arrivo, invece, quello di Luca Pellegrini. Il promettente terzino sinistro aveva trascorso proprio a Cagliari, in prestito, la seconda parte della scorsa stagione, per poi ritornare alla Roma, essere coinvolto nell’affare Spinazzola, passare per lo Juventus Medical e trasferirsi nuovamente. Ancora in prestito. Ancora a Cagliari.

Alla Roma sperano di non dover rimpiangere la partenza del classe ‘99, o almeno non da subito: Pellegrini ha collezionato in giallorosso soltanto 6 presenze, di cui 4 partendo dalla panchina, non lasciando certo ricordi positivi. Al netto di un assist servito per il 4-0 di Kolarov alla sesta di campionato della scorsa stagione contro il Frosinone, e di qualche discesa accattivante sulla fascia mancina, il nome di Pellegrini è rimasto pressoché solo sui tabellini di Viktoria Plzen-Roma – Champions League, finì 2-1 – a causa dell’espulsione rimediata per doppio giallo, di Empoli-Roma – ancora un’ammonizione – e di Roma-Spal: in quest’ultima occasione l’allora diciannovenne causò un rigore in favore della squadra ospite per fallo su Lazzari e rimediò – ancora una volta – un giallo. Tutto questo in soli 186 minuti complessivi giocati con la maglia giallorossa. Il minutaggio è sensibilmente aumentato da quando si trova a Cagliari, ma il rendimento non è ancora quello del campione in erba ed i cartellini continuano ad arrivare: 4 gialli, due dei quali nel corso della stessa partita, collezionati in 16 presenze. D’altro canto, il fatto che sia Mino Raiola a fare gli interessi del calciatore deve rappresentare una certa garanzia sulla qualità del ragazzo.

Chi di garanzie non ha certo problemi a fornirne è Aleksandar Kolarov: da quando è arrivato alla Roma il serbo ha fatto registrare statistiche da top player, in termini di minutaggio, rendimento e marcature. Soprattutto in quest’ultimo ambito il trentatreenne ex City ha sorpreso tifosi ed addetti ai lavori: in 97 presenze complessive Kolarov ha trovato la via della rete per ben 15 volte, senza contare le 16 assistenze fornite per i gol dei compagni. Di media il terzino è stato direttamente coinvolto in un’azione da gol della Roma ogni 275 minuti di gioco: praticamente una volta ogni tre partite. L’ultima sorprendente statistica, aggiornata in occasione di Bologna-Roma, riguarda la precisione da calcio piazzato: da quando è in giallorosso il terzino classe ’85 è andato in gol da punizione diretta per ben 6 volte. Nello stesso periodo di riferimento solamente Leo Messi ha fatto meglio di lui in Europa. L’errore dal dischetto contro il Lecce nell’ultima giornata di campionato ha risparmiato alle agenzie di dati statistici l’ennesimo aggiornamento sui suoi numeri, ma il turnover effettuato da Fonseca in Europa League – solo 10 minuti in campo per il serbo – potrebbe essere servito ad Aleksandar Kolarov per ricaricare le batterie.