Sfida nella sfida 20/04/2019 23:07
LA SFIDA NELLA SFIDA: Ranieri vs Spalletti
LR24.IT (Federico Leoni) - La trasferta di San Siro contro l'Inter non è mai una partita banale per la Roma. E questa volta lo sarà ancor di più. In ballo, infatti, c'è un posto in Champions League. E se i nerazzurri sono ormai vicini al traguardo, per i giallorossi diventa un match decisivo, da dentro o fuori. Una gara particolare anche per via dei vari incroci tra ex. Da Nainggolan e Zaniolo, fino ai due allenatori. Inter-Roma sarà soprattutto la sfida tra Claudio Ranieri e Luciano Spalletti, profondi conoscitori di entrambe le barricate.
EQUILIBRATORE - Se c'è una cosa, che più di tutte, riesce a Claudio Ranieri è riportare equilibrio, armonia, tranquillità. Più di una volta nel corso della sua carriera è stato chiamato per rimediare a situazioni complicate. Fu così 10 anni fa, quando prese il posto di Spalletti sulla panchina giallorossa, ed è stato così anche questa volta, subentrando in corsa ad Eusebio Di Francesco. Non sarà un rivoluzionario tattico, ma se c'è bisogno di concretezza con lui si va sul sicuro. L'inizio 2.0 sulla panchina della Roma è stato tutt'altro che semplice. Dopo una vittoria sofferta sull'Empoli, due sconfitte sanguinose contro Spal e Napoli. Poi la risalita, a forza di normalità. I giallorossi, infatti, vengono da 3 risultati utili consecutivi, dal pareggio contro la Fiorentina e dalle vittorie contro Sampdoria e Udinese. Una filotto che, complice anche le difficoltà delle concorrenti, ha rilanciato la Roma in chiave quarto posto. Un equilibrio ritrovato ma soprattutto una compattezza difensiva degna di una squadra che, l'anno prima, si giocava la finale di Champions League. Nelle ultime due gare, sono arrivati due clean sheet. Scelte semplici ma efficaci quelle del tecnico di San Saba. Come quella che riguarda l'avvicendamento tra i pali. Fuori Olsen, dentro l'esperienza e la conoscenza di Antonio Mirante. Per il resto, infortuni permettendo, pochi stravolgimenti ma tanto sacrifico. E domani si gioca una fetta importante per il futuro del club ma anche per il suo. In conferenza ha detto esplicitamente che, se ci sarà ancora bisogno, lui si metterà a disposizione.
PASSATO GLORIOSO, FUTURO INCERTO - E anche per Luciano Spalletti, quella di domani non sarà una gara come tutte le altre. Il confronto con il passato più glorioso, infatti, non è mai cosa semplice. Perchè, piaccia o meno, il tecnico di Certaldo è stato l'allenatore più importante della storia recente della Roma. Per lui parlano i numeri. Prendendo la media punti degli ultimi sette allenatori transitati sulla panchina giallorossa, è di Spalletti quella migliore (2,33 a partita). Sempre con lui, inoltre, sono arrivati gli ultimi trofei del club: la Coppa Italia e la Supercoppa del 2008, ai danni proprio dell'Inter. Ma ora siede sull'altra panchina, con fortune alterne. Il primo anno ha raggiunto la Champions League per il rotto della cuffia, quest'anno tra mille alti e bassi sta portando in porto l'obiettivo minimo stagionale: entrare ancora nell'Europa che conta. Lascia qualche perplessità il cammino nerazzurro in Champions non andato oltre ai gironi, e la gestione del rapporto con Icardi. E a proposito di capitani, sembra che Spalletti, con chi ha la fascia al braccio, proprio non va d'accordo. Chiedere a Totti, oppure a Maurito. Proprio per questi motivi, il suo futuro all'Inter appare incerto. Su di lui, come su Ranieri, pende l'ombra di Antonio Conte. Cosa accadrà alle due panchine è lecito saperlo soltanto a campionato finito, anche se la gara di domani puo' già dare risposte importanti.