Sfida nella sfida 13/04/2018 01:08
LA SFIDA NELLA SFIDA: Di Francesco vs Inzaghi
LAROMA24.IT (Chiara Ciotti) - Tra le dolci note della Champions e il visibilio degli animi in subbuglio per l’euforica quanto inesplicabile e sensazionale ‘remuntada’ sul Barcellona, la Roma non può ancora ‘ripulirsi’ dall’adrenalina: all’orizzonte il derby. E, si sa, i rintocchi della città, fino a domenica, saranno scanditi dalla trepidante attesa. “Emotivamente sarà una partita diversa da preparare, non è come le altre partite e da allenatore la sentirò ancora di più. Il calciatore ha una grande fortuna perché in campo mette la rabbia e la forza accumulata nei giorni precedenti, invece da allenatore dipendi anche un po’ dagli altri. Per questo, per me, il derby è più difficile, ma sono contento di poterlo giocare”, la definizione del debuttante Eusebio Di Francesco alla vigilia della sua ‘prima’ stracittadina da tecnico giallorosso del 18 novembre scorso. Di contro, “il derby non è una partita come le altre, ma sono due sfide a se stanti. Corsa, aggressività e determinazione le chiavi per affrontarlo”, la spiegazione del derby per Simone Inzaghi. Ma tra le ‘distrazioni’ europee, la semifinale agguantata dalla Roma in Champions e il ritorno dei quarti di Europa League della Lazio contro il Salisburgo questa sera, per i ‘duellanti’ in panchina, a pari punti in classifica, 60, (con i giallorossi caduti, nell'ultimo turno casalingo, sotto i colpi della Fiorentina e i biancocelesti che hanno agganciato Di Francesco&Co grazie alla vittoria sull'Udinese) in palio c'è molto più della supremazia cittadina: il terzo posto, valido per la qualificazione alla prossima Champions, sigillo al lavoro e alla credibilità dopo le ‘piacevoli’ fatiche in campo europeo.
TUTTE LE STRADE (RI)PORTANO A ROMA - Lanciano, Pescara, Lecce e Sassuolo: una filastrocca per scandire le tappe, obbligatorie, da allenatore, percorse dall'abruzzese per tornare alla sua Roma. Chiamato nel giugno scorso dal nuovo direttore sportivo giallorosso, lo spagnolo Monchi, per "raggiungere l'obiettivo, il risultato sportivo e dare continuità", che a Roma mancano, entrambi, ed Eusebio, che qui assapora ancora il gusto dolce e inebriante della vittoria del 17 giugno 2001, conosce alla perfezione lo spartito. Raccoglie l'eredità del record dei punti della società giallorossa in una singola stagione, 87, di Luciano Spalletti, poi disegna, trasforma, modifica e adatta il suo 'mantra' tattico, il 4-3-3, alle esigenze di giocatori e avversari, fino all'intuizione del 3-4-1-2 contro i blaugrana di Valverde. Sulll'altra sponda capitolina, invece, anche Inzaghi la maglia della sua squadra l'ha vestita da giocatore dal 1999 al 2010, con le parentesi alla Sampdoria e all'Atalanta, poi la trafila da allenatore con gli Allievi Ragionali e Nazionali della Lazio fino alla promozione sulla panchina della prima squadra nell'aprile del 2016 a sostituire l'esonerato Stefano Pioli. Secondo incrocio, dunque, al derby: il primo round l'ha conquistato Di Francesco con le reti di Perotti e Nainggolan a stendere i rivali, inutile l'unico colpo inferto ai giallorossi da Immobile. Sulla panchina del Sassuolo, invece, due gli incroci di Di Francesco, entrambi vinti per 2-1 dai biancocelsti, con Simone Inzaghi alla guida della Lazio: il primo, targato, ottobre 2016, con il gol di Defrel per gli emiliani, Immobile e Lulic per i capitolini; il secondo, con autorete del portiere Consigli, centro di Immobile e infine il gol di Berardi ad accorciare le distanze.
Sinceri davanti alle telecamere, quanto audaci e risoluti in campo, domenica, ai signori in panchina l'onere del duello.