Sfida nella sfida 03/03/2018 01:57
LA SFIDA NELLA SFIDA: Kolarov vs Mario Rui
LAROMA24.IT (Federico Leoni) – Il terzino sinistro. Nel calcio di una volta era il ruolo meno nobile. Un ruolo dedicato a chi, con i piedi, non scriveva certo poesie. Col passare degli anni, però, è cambiato molto il modo di intenderlo. Oggi è probabilmente uno dei ruoli più difficili, ed è sempre più raro trovarne uno all’altezza. Roma e Napoli, in tal senso, non possono lamentarsi, dato che hanno in rosa due terzini sinistri di sicuro affidamento. I giallorossi hanno puntato sulla classe e l’esperienza di Kolarov. I partenopei, dopo l’infortunio di Ghoulam, hanno scoperto Mario Rui.
EFFETTO KOLAROV, POI IL BUIO – Chi soddisfatto, chi deluso. Si divise la tifoseria romanista quando durante il ritiro americano sbarcò il serbo. Qualcuno non dimenticava i trascorsi laziale, ma da lì a poco sarà costretto a ricredersi, perché l’ex terzino del City risulterà la vera arma in più nella prima parte di stagione. Le qualità erano note, ma nessuno si aspettava un impatto del genere. Dal gol vittoria di Bergamo, a quello di Torino , passando per la notte magica di Stamford Bridge. In poco tempo si prende la Roma, facendo innamorare anche i tifosi più scettici. Fondamentale, perché tutte le azioni, fin quando le cose andavano bene, passavano per i suoi piedi. Poi la crisi, e il non fermarsi mai. Già, perché Kolarov in questa stagione è stato un vero e proprio stacanovista, collezionando 31 presenze totali. Fisiologico, quindi, il suo calo di rendimento, anche perché la carta d’identità recita sempre la stessa data di nascita: 1985. Dovrà comunque abituarsi, perché aspettando il rientro di Silva, resta l’unico terzino sinistro di ruolo.
L’ALLIEVO DI SARRI – Lo volle fortemente Maurizio Sarri. Nessuno dopo l’infortunio e dopo la sfortunata parentesi romana, credeva più in quel terzino sinistro portoghese che tanto bene fece all’Empoli. Nessuno tranne il tecnico partenopeo, che lo scelse come vice Ghoulam. Il destino, in questa storia, ha inciso molto, perché senza lo stop dell’algerino, molto probabilmente Rui non avrebbe avuto questa escalation. E invece si è preso il Napoli, a suon di buone prestazioni e riuscendo ad inserirsi alla perfezione in un sistema pressoché perfetto. Nell’ultima trasferta contro il Cagliari, ha dimostrato di poter essere decisivo anche su calcio di punizione, in quello che è stato il suo secondo gol stagione. Il primo fu alla Lazio. Una scommessa vinta da parte dell’allenatore, che spera possa giocare un brutto scherzo anche ai suoi ex compagni della Roma. Napoli intanto si gode Mario Rui, pronto a stupire ancora ma col futuro incerto.