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Sfida nella sfida 03/05/2014 17:15

LA SFIDA NELLA SFIDA: De Rossi vs Lodi

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LAROMA24.IT – Una Roma che sta emozionando da inizio stagione, andando vicina allo scudetto se non fosse per una che ha fatto 8 punti in più (errori o non errori arbitrali inclusi), domenica alle 15 farà visita al Catania nella penultima trasferta stagionale. La squadra di troverà un ambiente come al solito caldo, non solo per la rivalità tra le due tifoserie, ma soprattutto per la situazione in classifica della squadra siciliana, ad un passo dalla Serie B.

Il Catania ha pagato i 4 cambi tecnici – stagione iniziata con Maran, proseguita con De Canio salvo richiamare ancora Maran, prima di far accomodare in panchina Pellegrino con l’intento di finire degnamente la stagione – ma anche un mercato estivo fatto di cessioni eccellenti che portano i nomi del Papu Gomez e Francesco Lodi. I siciliani a luglio cedevano il regista napoletano, nato il 23 marzo 1984, al puntando tutto su Panagiotis Tachtsidis che in comune con il collega aveva solo il fatto di esser mancino. Il greco, così come accaduto l’anno prima alla Roma, falliva anche in Sicilia e a gennaio il Catania decideva di richiamare Lodi, mettendosi d’accordo con il per la riacquisizione in comproprietà.

UN TACHTSIDIS IN COMUNE – La sfortuna di Tachtsidis è stata quella di dover sostituire un giocatore amato dal pubblico catanese, un po’ come successe 12 mesi prima alla Roma quando la contrapposizione tattica con pesò troppo al giovane greco. Ma la Roma prima, e il Catania poi, hanno capito gli errori e hanno rimesso al centro del gioco i più esperti, e semplicemente più bravi, e Lodi. Entrambi centrocampisti, che danno il meglio se impiegati nella linea mediana davanti la difesa, interpretano il gioco in maniera diversa: Daniele è uno dei migliori in fase di interdizione, capisce prima lo sviluppo delle azioni e, avendo anche una visione di gioco fuori dal comune, è il primo regista della squadra dato che permette di trasformare l’azione da difensiva a offensiva facendo ripartire velocemente la manovra. Lodi fatica di più rispetto al collega romanista quando si tratta di difendere l’area di rigore: è nato, infatti, come trequartista, ha fatto l’esterno sinistro, salvo poi essere adattato nel ruolo di adesso; un centrocampista ‘alla Pirlo’ capace di liberare i compagni con assist millimetrici e di impensierire i portieri avversari con i calci piazzati: rigore o punizione non fa differenza, 3 gol per il catanese fino ad oggi contro l’unica rete segnata da contro il Livorno.

- Modificando una frase ormai celebra di , il tecnico francese ha “rimesso al centro del villaggio” consegnandogli le chiavi del centrocampo. Daniele non ha mai nascosto la gratitudine verso il proprio allenatore: “Mi ha chiamato e mi ha fatto sentire da subito un suo giocatore, quando tutto il mondo mi vedeva altrove” e ha risposto da campione quale è alle critiche assurde subite nel corso del campionato passato. Ha aperto le marcature stagionali romaniste con un pregno di rabbia e classe contro il Livorno, un campionato da padrone del centrocampo lo ha fatto ritornare ad essere un tutt’uno con i tifosi, i tifosi che come lui tifano la Roma, e il “ e-e o-o” che l’Olimpico intero ha ricominciato a cantare è il giusto lieto fine di una storia d’amore a tre - tra , la Roma e i suoi tifosi – che ancora tante battaglie dovranno combattere insieme. “Tutto profuma di grande intorno a noi”, ha dichiarato recentemente DDR e questo secondo posto è solo l’inizio, il nuovo inizio.

LODI – Se quest’estate il romanista rischiò solo di lasciare la capitale, non è stato lo stesso per Lodi che decise di provare a cambiare aria accettando l’offerta del . La sua avventura in Liguria non cominciò male con un gol su punizione al derby contro la Sampdoria nelle prime giornate. La squadra però non rispose positivamente alle aspettative, Liverani, che di Lodi aveva fatto il fulcro del gioco, fu esonerato e Gasperini preferì da subito Matuzalem al regista napoletano. Così Francesco ripreparò le valige e fece il percorso inverso salutando Genova e riabbracciando Catania che aveva perso la propria guida e stazionava nei bassifondi della classifica. Una scelta d’amore quella di Lodi, lo stesso amore che ‘costrinse’ a rimanere a Roma ma che oggi fa vivere ai due stati d’animo opposti: il catanese è pronto a scendere in Serie B con la speranza che sia solo un anno di purgatorio per risalire subito nella massima serie, il romanista si accinge a vivere un Mondiale da protagonista e una stagione con la Roma, speriamo tutti, che gli tolga soddisfazioni ancor maggiori di quelle di quest’anno. Anche perché: “Tutto profuma di grande”.

Marco Iannelli

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