Sfida nella sfida 19/11/2013 16:36

LA SFIDA NELLA SFIDA: De Rossi vs Conti

RINASCITA - Uno che sicuramente avrà fame sarà , che per una fastidiosa distorsione all'alluce ha dovuto saltare le amichevoli dell'Italia contro Germania e Nigeria. Il mediano di Ostia è ad una sola presenza da Facchetti al 7° posto dei recordmen di presenze (94) con la maglia azzurra. Una piccola delusione in una stagione fin qui ricca di soddisfazioni. La panchina con Zeman, il derby in finale di Coppa Italia perso e le voci di addio in estate. Poi, l'arrivo di che lo ha rilanciato al centro di un centrocampo e di un progetto. 12 partite giocate ad altissimo livello, una fiducia ritrovata in se stesso, nella squadra e nell'ambiente. E un sogno, a denti stretti, da non nominare.

CONTI APERTI - Per Daniele Conti la Nazionale è stata solo un miraggio. Un treno da prendere, un appuntamento al quale si è presentato sempre in ritardo. E così se ne è fatto una ragione:"La mia Nazionale è stata sempre il Cagliari. Sono legato troppo a questa maglia e il resto non mi interessa". Lui, nato a Nettuno da padre d'autore, è diventato sardo d'adozione dopo il passaggio in comproprietà nel 1999. Da quel momento 396 partite e 46 gol. In mezzo qualche intoppo: alla vigilia della trasferta col Chievo del 3 ottobre 2010, viene messo fuori rosa dall'allenatore del Cagliari Pierpaolo Bisoli insieme al vicecapitano Alessandro Agostini. Bisoli dichiara: "Conti e Agostini non fanno più parte del progetto". Cellino prima lo appoggia, poi decide che a non far parte del progetto dev'essere proprio Bisoli e reintegra Conti e Agostini.

FIGLI DEL MARE - Due destini opposti per due figli di Trigoria e del mare, con quello stesso mare (il Tirreno) di mezzo. Il sogno di una vita realizzato per uno, calciatore tifoso della squadra che ama. L'altro ha fatto i bagagli e quel sogno se lo è portato in valigia, scrollandosi di dosso un cognome ingombrante e delle aspettative fuori dal comune. Eppure il principio è stato praticamente identico: gol di testa sotto per Daniele Conti nel 5-1 contro un fluorescente Perugia nel 1998/99, gol sotto per con un bolide dalla distanza nel maggio 2003 contro il Torino. Entrambi alla prima da titolare. Il primo è stato gettato nella mischia da Zeman, con il quale il secondo non ha mai instaurato un ottimo rapporto. Il secondo invece ha dovuto ringraziare Capello, che, appena arrivato nel 1999, chiese la cessione di Conti. Destini incrociati per uno stesso nome.

INCONTRI - "I fischi? Non c’è problema, mi scivolano addosso", ha detto Daniele Conti dopo l'ultimo gol segnato alla Roma. Era l'11 settembre 2011 e la prima Roma di Luis Enrique crollava sotto i colpi del capitano rossoblù e di El Kabir. A chi gli rimproverava una foga eccessiva contro la sua ex squadra Conti ha risposto: "Non ho conti in sospeso con i giallorossi. Do solo il 110% per il Cagliari come tutte le domeniche. Non è che contro la Roma gioco più convinto: io cerco sempre di dare il massimo". Emblematici alcuni dati: 6 le sue gare di campionato contro i giallorossi con 6 vittorie, 3 pareggi e 7 sconfitte. 5 le reti totali ai giallorossI, la sua squadra "preferita" davanti a Torino e Sampdoria con 4 gol. ha segnato per 2 volte al Cagliari. Entrambe a Roma, anzi, una a Rieti. Era l'8 febbraio 2006 e l'Olimpico era stato squalificato: il centrocampista della Nazionale realizzò il gol del momentaneo 2-2 al 34'. Poi Conti riportò avanti il Cagliari con una punizione ma due rigori di nel finale consegnarono la vittoria ai giallorossi. L'altra rete risale alla 1° della stagione 2010/11, gara già citata: inutile il gol al 94' che non riuscì a evitare la prima sconfitta della Roma americana.

Lorenzo Censi