Sfida nella sfida 31/01/2013 15:36

LA SFIDA NELLA SFIDA: Osvaldo vs Sau

Per quanto giustificate le critiche al suo atteggiamento difensivo (38 gol da inizio stagione), sarebbe poco corretto non considerare la grande mole di produzione d’attacco, probabilmente ancor più elevata se qualche giocatore avesse concretizzato le ghiotte chance capitate in questa “sfortunata” stagione della Roma. Pensare a Bradley a . Pensare a a Catania.



Ma quando si parla di Zeman si fa riferimento anche al suo passato: l’ultima tappa di un percorso che, seppur scevro di trofei (fatta eccezione per la promozione nell’85 con il Licata, nel 91’ con il Foggia e l’anno scorso con il ), ha fatto muovere i primi passi a giocatori fenomenali. , che ha confermato la sua vicinanza al tecnico boemo in questo periodo di “dubbi”, è stato il gioiello di un campionario abbastanza nutrito: Vucinic, Božinov, Verratti, Insigne, Immobile ma anche Osvaldo e Marco Sau.

E il Maestro è colui che ha capito, sin da subito, le potenzialità di questi due calciatori, attaccanti rispettivamente di Roma e Cagliari, che si sfideranno venerdì sera alle ore 20.45 allo Stadio Olimpico.



PRIMI PASSIOSVALDO: Nato a Buenos Aires nel 1986, naturalizzato italiano, il numero 9 giallorosso esordì nel 95’ nel settore giovanile del Lanùs. Fu proprio Zeman a Lecce il primo ad esultare per un suo primo gol: 9 settembre 2006, serie B, Lecce-Albinoleffe.

In Puglia, Osvaldo colleziona 31 presenze segnando 8 reti. Un rendimento elevato che lo consegnò alla di Prandelli, ct della nazionale che il 5 ottobre 2011 lo convoca per le ultime due partite delle qualificazioni a Euro2012. Il cerchio si chiude e dopo i passaggi per e (sponda Espanyol), approda alla Roma di Luis Enrique, attualmente Roma di Zeman.



SAU: “Pattolino”, l’attaccante italiano classe 87’ in forza al Cagliari, nasce proprio tra le giovanili dei rossoblù. I passaggi tra Manfredonia, Albinoleffe e Lecco, furono solamente il preludio all’arrivo in casa Foggia dove ad aspettarlo c’era proprio Zeman. Risultato? 20 gol in 33 presenze. Lo step successivo è altrettanto prolifico: Sau, prima di tornare in Sardegna, calca i campi di Castellammare di Stabia ( Stabia) dove produce 21 sigilli nelle 36 occasioni da titolare. Numeri di alto rendimento per un campionato cadetto molto agguerrito, quello che vedeva proprio Zeman sugellare la promozione del in B. Numeri che gli hanno consentito di siglare l’accordo con Cellino: ritorno nell’estate scorsa, primo gol il 15 settembre contro il Palermo, altre 6 realizzazioni ad attenderlo nelle sue 17 presenze collezionate in A.



RENDIMENTO ATTUALEOSVALDO: Inizia il campionato con un gol in rovesciata contro il Catania. Come a far intendere l’intenzione di attestarsi tra i migliori marcatori di serie A. Da subito. E nonostante infortuni e polemiche (criticato da Zeman insieme a : “Vorrei che tutti pensassero alla squadra invece di pensare ai fatti propri. In questa settimana non mi hanno convinto”), i suoi numeri sono quelli da top player. 16 presenze, 11 gol a cui sommare quello fatto nell’unica presenza di Coppa Italia contro l’Atalanta, dove viene espulso rimediando di . Proprio questa la pecca maggiore del talento italoargentino: 5 espulsioni e 13 ammonizioni in 77 titolarità in serie A. Forse troppe.

Media gol? 0,51 a presenza.



SAU: Nelle sue 17 presenze mette a segno 7 segnature, con la maglia del Cagliari, squadra in cui aveva mosso i primi calci. Nonostante una partenza caratterizzata dai guai muscolari, all’esordio punisce il Palermo: “La dedica è alla mia famiglia e a tutti i sardi. Una felicità immensa”, il suo commento. Il 18 novembre, una doppietta prestigiosa a San Siro: “Un sogno”, aveva dichiarato “Pattolino”.

La Media gol in serie A? 1 ogni 165 minuti.



CARATTERISTICHEOSVALDO: 182 cm per 82 kg di pura esplosività: tecnica e fisica. Strapotere che gli consente di destreggiarsi nel breve con facilità, grazie ad una tecnica molto elevata. I gol in rovesciata non sono solamente belli a livello estetico ma sintomatici di qualità fuori dal comune. Fenomenale nel posizionamento sui colpi di testa, fulmineo nel tocco sotto porta. Altruista nelle sponde per le ripartenze della squadra.

Con i suoi numeri ha archiviato le critiche riguardanti la discontinuità. Con le occasioni sprecate ha alimentato i rimpianti per un rullino che sarebbe potuto essere ancor più corposo.

Su di lui Zeman ha le idee chiare: “Una forza della natura”.



SAU: Non ha fatto fatica a conquistare Pulga e Lopez grazie alla sua rapidità. Nei suoi 64 kg racchiude un mix esplosivo di qualità e quantità: moto costante, opportunismo in area di rigore, gioco ottimale sulla linea del fuorigioco, buona tecnica.

Il ritratto perfetto di una seconda punta in grado di giocare con entrambi i piedi, bravissimo in fase d’appoggio ad una prima punta statica. Abile ad adattarsi negli spazi con un compagno di reparto più dinamico.

Non a caso il suo allenatore aveva dichiarato il 19 novembre: “Sau? Fidatevi, segnerà tanto”.



ROMA–CAGLIARI – In vista del ritorno di una delle gare più discusse del girone d’andata (lo 0-3 a tavolino a favore dei giallorossi che tanto fece infuriare Cellino), i due attaccanti dovrebbero tenere le redini dei propri attacchi. 47 i gol realizzati dalla Roma, 21 quelli degli isolani.

Osvaldo ha messo a segno il 23,4% delle reti della sua squadra, Sau il 33%.

Considerando le due difese, entrambe punite in 38 occasioni, si prospetta un lavoro serrato per chi dovrà aggiornare i dati relativi ai gol dei due attaccanti. La speranza che, a partire da venerdì, sia il numero 9 giallorosso ad incrementare il proprio score personale, è la stessa dei tifosi della Roma.





Matteo Monti