Sfida nella sfida 13/10/2011 17:07
LA SFIDA NELLA SFIDA: Simplicio vs Hernanes
GLI ESORDI AL SAN PAOLO - La Tricolor Paulista è una fabbrica di talenti (Kakà e Luis Fabiano tra i tanti) e non è un caso se Simplicio ed Hernanes siano cresciuti proprio li. In epoche diverse perchè il romanista ha 6 anni in più del rivale laziale. Il giallorosso entra a far parte stabilmente della squadra rossonera di San Paolo nel 2000, conquistandosi un posto da titolare e contribuendo concretamente alla vittoria del campionato Paulista nello stesso anno, segnando 5 gol in 25 presenze. Simplicio fa il mediano ed occasionalmente il regista della squadra giocando, tra l'altro, anche con Julio Baptista. Nei successivi 4 anni metterà in fila 96 presenze condite da ottime prestazioni ed altri 10 gol, non male per un regista come lui. Le ottime prove di Simplicio non passano inosservate ai dirigenti del Parma che decidono, nell'estate del 2004, di portarlo in Emilia. Nello stesso anno tra le fila delle giovanili un certo Hernanes comincia a far parlare di sé. In un match disputato con i 'piccoli' del club, il biancoceleste segna due gol su punizione. Tutto normale? No, perché una la tira con il destro e un altra con il sinistro, segno evidente di grande facilità di tiro con entrambi i piedi. Nel 2005 sono 18 le presenze in prima squadra, il suo ruolo in campo è di esterno sinistro di centrocampo. L'anno dopo il trequartista biancoazzurro va a farsi le ossa al Santo André, in prestito per poi tornare e conquistarsi un posto da titolare, che praticamente non lascerà più. Dal 2007 in poi Hernanes sale in cattedra con il club di San Paolo, complici anche le partenze di due "mostri sacri" come Josuè e Mineiro. Da centrocampista centrale, Hernanes vince due campionati brasiliani e due Bola de Prata. Nel 2010, dopo 117 presenze e 18 gol in rossonero, passa alla Lazio, per 13,5 milioni di euro.
L'ESPERIENZA ITALIANA - Portato in Italia da Arrigo Sacchi (a quei tempi osservatore del Parma) Simplicio disputa due ottime stagioni scendendo in campo per 71 volte e segnando ben 14 reti, tante per un centrale di centrocampo. Zamparini stravede per lui e nel 2006 lo porta a Palermo dove Simplicio diventa, con il passare del tempo, un ottimo assist-man e goleador, complice anche il cambio di ruolo ed il conseguente avanzamento a ridossi degli attaccanti. Dopo ottime stagioni da titolare Simplicio dovrà farsi da parte, complice l'arrivo di un argentino molto promettente, di nome Pastore. Lascia il Palermo dopo 129 presenze e 21 gol e va alla Roma a parametro zero. L'inizio con Ranieri è decisamente in sordina a causa di in infortunio che si porta dietro dall'ultimo periodo trascorso in Sicilia. L'esordio in maglia giallorossa è datato 19 settembre 2010, in un Roma-Bologna finito con il pareggio all'ultimo minuto dei rossoblù e conseguenti polemiche. Ma la partita in cui il piccolo centrocampista risulta decisivo è proprio il derby, anzi i derby, perché nei tre giocati nella stagione 2010-2011 Simplicio lascia decisamente il segno e per questo è amatissimo dal popolo giallorosso. Palo e rigore procurato (poi trasformato da Borriello) nel primo, gol nel secondo di Coppa Italia e altro penalty guadagnato nel ritorno di campionato (Totti-gol). Derby che invece è sembrato alquanto indigesto ad Hernanes, l'inutile rete messa a segno in Coppa italia non ha cancellato prestazioni al di sotto delle qualità messe in luce in tutto l'arco del suo primo anno italiano (2010-2011), in cui risulta essere il miglior marcatore biancoceleste, lasciandosi alle spalle attaccanti puri come Floccari e Zarate. Ma come non era un mediano? Si, ma l'allenatore della Lazio, Reja, lo vede trequartista e azzecca la scelta, venendo ripagato nel migliore dei modi dal numero 8, con prestazioni altisonanti.
LA NAZIONALE - Poche fortune, per entrambi. Se Simplicio vanta una presenza con la Selecao ed ha le speranze di essere nuovamente convocato ridotte al lumicino, Hernanes ha fatto leggermente meglio: 7 presenze con la nazionale olimpica (bronzo vinto a Pechino nel 2008) e 5 con quella maggiore.
Daniele Del Monte