Sfida nella sfida 15/09/2011 21:59
LA SFIDA NELLA SFIDA: Lamela vs Alvarez
Ricardo ed Erik, 41 anni in due ed oltre 30 milioni spesi per assicurarseli. Loro, il trofeo in palio nella prima sfida tra Inter e Roma.
INTRECCI - In principio fu Alvarez, opzionato dal direttore sportivo romanista, ma poi lasciato nel limbo del ti prenderò per tanto, forse troppo tempo. Se ne accorsero anche le altre squadre, evidentemente, così prima lArsenal, infine lInter andarono alla corte del mancino del Velez e del suo agente, Marcelo Simonian. Cresce la valutazione, diminuisce la volontà di Sabatini, che in parte fa come la volpe incapace di arrivare alluva, dallaltra riflette, infine desiste. Lasta batte le tre fatidiche volte sui 12 milioni presentati dal dirimpettaio dellInter. Tanti saluti, perché a quei costi il romanista decide di recarsi nella bottega del River Plate e prelevare il miglior prodotto. Una botta da 12 milioni, una risposta da 19, comprese tasse, bonus eventuali, scontrini e quantaltro. Aveva scelto Lamela, talento a 5 stelle del campionato argentino e sul quale si erano mosse già le principali big europee.
TALENTO E PERCORSO Simili nelle caratteristiche tecniche, Alvarez e Lamela hanno vissuto una crescita opposta. Il primo risplende meno dal punto di vista tecnico ma ha una fisicità imponente (80 kg lungo 188 centimetri), laltro possiede un talento adamantino che lo ha condotto in prima squadra già da minorenne. La storia di quest'ultimo ricalca il consueto percorso del predestinato: i primi palleggi e già il Barcellona gli offre lopportunità di vestire la camiseta più trendy del momento. Rinuncia. Consapevole, forse, che di treni ne sarebbero ancora per quella stazione. Il River, infatti, lo lancia in prima squadra nel 2009, ad appena 17 anni, un aspetto secondario quando tra gli optional si ha un sinistro in grado di assecondare ogni richiesta. Due anni più tardi compare già nelle liste di Batista per unamichevole della nazionale argentina.
Ecco la Roma, che lo raccoglie dal retrocesso River (nota bene: in Argentina le retrocessioni sono stabilite dalla media punti degli ultimi 3 campionati), acquistando così la copertina per il suo nuovo corso. 4 reti in 38 presenze il bagaglio del Coco (perchè in Argentina, probabilmente, all'anagrafe richiedono anche un soprannome), speculare o quasi a quello in mano ad Alvarez (5 in 41 apparizioni). A differenza del compagno, Ricky, ha dovuto sgomitare non poco col destino prima di sbarcare in Europa. Da giovane viene scartato dal Boca Juniors per problemi di crescita, ma nel 2008 quando ha appena compiuto ventanni ecco lesordio con il Velez. La luce in fondo al tunnel? Macchè, poco dopo sinfortuna al legamento del ginocchio, costringendolo a rimanere fermo per quasi un anno. Ricomincerà daccapo. Costretto a lottare per un posto in squadra fino alla scorsa stagione. Quando, sebbene non fosse divenuto un titolare inamovibile, mise in vetrina il suo sinistro per cui bisognerebbe richiedere il porto darmi e una progressione che non ha intimidito nessuno nel paragonarlo a Kaka. Infine, ecco la rivincita: batte il compagno di 4 anni più giovane nellapprodo in Europa. Qualche giorno prima che Lamela diventasse giallorosso, infatti, Alvarez è già a Milano con la maglia che, neanche a dirlo, sognava da bambino. Lo scorso agosto per il mancino di Buenos Aires arriva la prima convocazione in nazionale.
DICONO DI LORO Un piede, il mancino, come arma in più. Mentre Lamela lo utilizza più a favore di compagni (e pubblico), Alvarez lo sfoga voltentieri anche verso la porta avversaria. Il passo elegante, un cambio di ritmo imbarazzante, tecnica e fisicità, il connubio raro che accomuna i due argentini. Le divinità del pallone si sono indubbiamente spese maggiormente per il classe '92, ma i 4 anni in più dellinterista lo rendono forse più pragmatico. Un Pastore con più grinta, la didascalia di Sabatini quando sventolava orgoglioso il suo enfant prodige. Il Kaka mancino, la risposta da San Siro, dove tuttavia Alvarez non ha conquistato tutti dal primo momento, complice anche lagguerrita concorrenza nel ruolo.
Alvarez e Lamela, protagonisti del primo scontro diretto italiano, non sanno ancora se trasporteranno sul campo la sfida estiva. Il nerazzurro, infatti, rimane ancora dietro in graduatoria per un posto nel tridente di Gasperini. Il giallorosso, invece, ha preso ad allenarsi con il resto del gruppo solo dalla scorsa settimana. Roma e Inter, tuttavia, li hanno scelti per consegnargli il futuro. Quel futuro comincia sabato, nella 'Scala del Calcio'. Le luci su San Siro potrebbero accenderle loro. Col sinistro, naturalmente.
STATISTICHE A CONFRONTO:
Lamela Alvarez
Data di nascita: 4-3-1992 12-4-1988
Altezza: 183 cm 188 cm
Peso: 73 kg 79 kg
Nazionalità: Argentina Argentina
Presenze in A: 0 1
Gol in A: 0 0
Mirko Bussi