Sfida nella sfida 19/04/2011 15:02
LA SFIDA NELLA SFIDA: Doni vs Sorrentino
Era lestate del 2009, lestremo difensore era a fine comproprietà tra Chievo e Aek Atene, ed attendeva fiducioso il passo decisivo della Roma per accelerare la trattativa: Le voci fanno piacere, non capita tutti i giorni di essere accostati a grandi club come la Roma dichiarava Sorrentino alle radio romane. Alla fine non se ne fece nulla e Stefano rimase a Verona esibendo sempre grandi prestazioni, in particolare contro i giallorossi.
Questo però non fermò le voci di un suo futuro nella Capitale: il calciomercato estivo del 2010 regalò infatti altre pagine di giornali a questa pseudo trattativa, forse mai veramente iniziata. E una prospettiva molto stimolante disse ancora Sorrentino alla stampa. Anche in quel caso, Stefano rimase in Veneto.
Il fermento per un nome tenuto in caldo dalla stampa per ben due anni consecutivi è presto spiegato: a fine stagione 2008/2009 la Roma era in piena grana-Doni; il portiere brasiliano, oltreché infortunato, aveva chiuso la stagione con il disastroso derby di Pasqua (4 gol subiti, di cui 3 per gravi errori dellestremo difensore) e aveva ormai perso ogni fiducia dellambiente giallorosso. Lestate successiva, quella conseguente alla mancata rimonta sullInter del Triplete, è ancora la porta a far parlare: Julio Sergio, titolare inamovibile dopo le splendide prestazioni stagionali, scalza Doni nelle gerarchie e lo relega a panchine e tribune. La cessione di questultimo sembra ormai scontata: la pista estera è quella più battuta, ma negli ultimi secondi di calciomercato il trasferimento al Fulham salta.
In entrambe le occasioni estive, la Roma era alla ricerca di un portiere: prima di un titolare, poi di un secondo di sicuro affidamento da affiancare a Bertagnoli. In entrambe le occasioni, venne scelto Sorrentino. In entrambe le occasioni, non successe nulla.
Il resto è storia recente. Doni riconquista il posto da titolare nella Roma grazie a mister Vincenzo Montella, Sorrentino dichiara al mondo il suo amore per Verona e la sua fedeltà al Chievo. Domenica pomeriggio, ore 12,30, il destino incrociato di questi due calciatori torna ad sovrapporsi. Calciomercato permettendo.
SORRENTINO - Nato a Cava de Tirreni, Salerno, ma cresciuto nelle giovanili della Lazio, Stefano Sorrentino giunge sui grandi palcoscenici del calcio all'età di 26 anni. Dopo il fallimento del Torino nel 2005 e il conseguente svincolo di tutti i giocatori (alla Roma si accaserà Comotto per fare un esempio), Stefano prova l'esperienza estera grazie all'interessamento dell'Aek Atene che offre al portierone un posto da titolare. La stagione successiva il club greco partecipa anche alla Champions League e Sorrentino approfitta della vetrina internazionale per farsi notare: quell'anno l'Aek si fermerà alla fase a gironi, finendo terza dietro Milan e Lille, e guadagnandosi un posto in Uefa. Ai sedicesimi però il Paris Saint-Germain spegne i sogni dei greci eliminandoli dalla competizione minore europea
Dopo le due stagioni in terra ellenica, le voci su un suo possibile ritorno in Italia si infittiscono ma non portano a nulla. Sorrentino si accasa in prestito al Recreativo Huelva, in Spagna: in totale per lui 38 presenze nell'unica annata in Liga. Nella stagione 2008/2009 ci pensa la famiglia Campedelli a riportare il portiere campano in Italia: il Chievo acquista la metà del suo cartellino e gli offre la porta. Da quel giorno prosegue il rapporto tra i veneti e Sorrentino, con il recente rinnovo del contratto fino al 2013, nonostante le molteplici offerte di mercato, Roma su tutte, conseguenti alle ottime prestazioni sul campo.
DONI Doniéber Alexander Marangon. O più semplicemente Doni, giovanotto di 194 centimentri nativo di Jundai, comune dello stato di San Paolo, e prima di diventare giallorosso tesserato con la Juventude, dopo vari trascorsi con Corinthians, Santos e Cruzeiro. La sua carriera a Roma fino alla stagione 2008/2009 è un crescendo continuo: parte secondo portiere a disposizione di Spalletti, tra la stellina Curci e la meteora Eleftheropulos, si guadagna la maglia da titolare esordendo in un derby al cardiopalma (per la cronaca finì 1-1) e mantiene la solidità dei pali giallorossi, nonostante qualche svarione (come dimenticare la palla sfuggitagli a San Siro contro lInter nella serata del favoloso pallonetto di Totti a Julio Cesar?). Le due stagioni successive confermano sia i meriti sia i difetti di questo silenzioso portierino brasiliano che si conquista un posto anche nella nazionale brasiliana guidata da Dunga che vince la Coppa America grazie alle parate proprio di Doni e ai gol di Julio Baptista. La favola dellestremo difensore sudamericano si affievolisce però col trascorrere della sfortunata stagione '08/'09 in cui i difetti aumentano, i pregi scemano, e la Roma manca lobiettivo Champions.
Il punto più basso di Doni nella Capitale è sicuramente il derby di ritorno, giocato a Pasqua: quattro gol presi, di cui almeno tre per gravi errori del portiere numero 32. Si parlerà a lungo delle precarie condizioni fisiche in cui dovette giocare quella partita e anche le precedenti, fatto sta che da quel giorno per Doni è unalternarsi di tribune e panchine, a causa anche dellesplosione di Julio Sergio, suo compagno al Santos. In più, gli unici gettoni di presenza sono caratterizzati da prestazioni di basso livello (Panathinaikos docet). La partenza da Roma negli ultimi giorni di mercato sembra scontata, direzione Inghilterra. Alla fine però salta tutto, Doni resta a Roma e, grazie allarrivo di Vincenzo Montella sulla panchina giallorossa, torna ad essere il titolare della porta giallorossa, nonostante qualche mugugno di tifosi e addetti ai lavori.
STATISTICHE A CONFRONTO
Doni Sorrentino
Data di nascita: 22-10-1979 28-3-1979
Altezza: 194 cm 185 cm
Peso: 91 kg 82 kg
Nazionalità: Brasiliana Italiana
Presenze in A: 145 113
Gol subiti in A: 145 118
Giordano Giusti