Sfida nella sfida 09/11/2010 02:31

LA SFIDA NELLA SFIDA: Julio Baptista vs Mutu

Il destino di Julio Baptista ed Adrian Mutu, rispettivamente il sostituto e il titolare nella telenovela estiva di due anni e mezzo fa, torna mercoledì sera ad incrociarsi, stavolta in autunno inoltrato, per un turno di campionato che attende conferme da entrambe le squadre in campo, uscite da poco da un periodo di crisi. Allo Stadio Olimpico c’è Roma-.

 

MUTU – Adrian nasce a Calinesti, Romania, l’8 gennaio 1979. Muove i suoi prima passi da calciatore in patria, nell’Arges Pitesti e non ancora ventenne si trasferisce alla Dinamo Bucarest, impressionando subito per capacità tecniche e realizzative. Neanche il tempo di godersi i successi rumeni chè nell’inverno del 2000 l’Inter di Moratti lo chiama a Milano: 14 presenze stagionali e 2 gol in Coppa Italia, giusto per tastare l’aria del calcio italiano. I nerazzurri decidono di mandarlo ‘a farsi le ossa’ e lo girano in comproprietà al Verona: per Adrian sono due anni molto costruttivi sotto la guida tecnica prima di Attilio Perotti poi soprattutto di Alberto Malesani: con la maglia degli scaligeri l’attaccante raccoglie 58 presenze e 17 realizzazioni. Il Verona retrocede nella serie cadetta e Adrian, nella stagione 2002/2003 arriva in Emilia; In coppia con Adriano e con in panca uno dei suo mentori, Prandelli, Mutu conduce il suo nuovo club, il Parma, nelle prime posizioni di classifica tanto da finire la stagione al quinto posto a pochi punti dal piazzamento ; personalmente sono 35 partite e 22 gol, un record. Il sogno parmense dura giusto una stagione, tanto basta per avvicinare a lui le mira del neo proprietario del Chelsea, il magnate Abramovic, che lo porta in Premier League per la bellezza di 22 milioni di euro. L’esperienza londinese non è però delle migliori per il romeno: pochi gol, infortuni e il dramma cocaina. Licenziato in tronco dalla società del patron russo e multato, riceve una di sette mesi. Il futuro di Mutu sembra destinato ad un buio profondo, ma ecco d’incanto arrivare Lucianone Moggi che gli fa firmare un quinquennale, lo ‘parcheggia’ un anno a Livorno per sviare i limiti sul tesseramento degli extracomunitari e lo integra a pieno regime nella rosa bianconera nell’ultima stagione della famigerata Triade, 2005/2006; giusto in tempo per vincere uno scudetto, poi dato all’Inter, e tornare ad insaccare la rete (11 reti in 45 apparizioni totali). Il resto è storia dei giorni nostri, con l’approdo alla corte dei Della Valle a Firenze, il quasi trasferimento in giallorosso, il connubio con Prandelli, la multa della Fifa per la storiaccia londinese della cocaina, i gol e ancora il doping, a gennaio di quest’anno: stavolta Adrian è positivo alla sibutramina, stimolante che inibisce la fame, e si prende nove mesi di . Il 29 Ottobre 2010 è di nuovo in campo, pochi giorni dopo essersi ‘concesso’ una scazzottata da bar ai danni di un cameriere.

 

JULIO BAPTISTA – La Bestia nasce, cresce e gioca a calcio a San Paolo, à del sud-est del Brasile. Il paulista Julio resta nella squadra della sua à, regalando spettacolo ai suo connazionali, fino alla stagione 2003-2004 quando giunge in Europa, più precisamente in Spagna, a Siviglia. Le due stagioni alla corte dei Rojiblancos sono di buona fattura e lo trasformano tatticamente da centrocampista avanzato a centravanti, come dimostrano i 47 gol a segno in 79 presenze, una media di più di una rete ogni due presenze. Il suo ottimo score gli permette di entrare nell’agenda di mercato dei blancos più famosi del mondo: il Real Madrid lo acquista infatti dal Siviglia per ben 20 milioni di euro. Il tabellino personale della Bestia a fine stagione 2005/2006 recita così: secondo posto con il Real che soffre il cambio in panchina Lussemburgo- Lopez Caro e 45 presenze e 9 gol. Troppo poco. Così in estate ecco il trasferimento, in uno scambio di prestiti con Reyes, con l’: 35 gettoni, 10 gol tra cui un memorabile poker in semifinale di Fa Cup ad Anfield Road contro il Liverpool. Di rientro a Madrid, Julio fa giusto in tempo a vincere una Liga, seppur non da protagonista, e a venire eliminato in agli ottavi dalla sua prossima squadra: la Roma. I giallorossi lo acquistano nel 2008; stagione in sordina per i colori romanisti, ma che vedono il brasiliano, seppur tra alti e bassi, segnare gol decisivi: tra tutti quello nel derby di andata di Novembre, i due in Europa al Bordeaux e la spettacolare rovesciata a tempo scaduto contro il Torino. L’ibrida posizione tattica, un pizzico di sfortuna (come il famigerato gol mancato nel match di contro l’) e qualche disattenzione di troppo hanno portato e portano spesso però il brasiliano a non esprimersi sui suoi livelli tecnici e tutto ciò lo rende oggetto tuttora di critiche condivisibili da parte della tifoseria e della stampa romana e non. Nell’ultima sessione di mercato, la Roma ha cercato in ogni modo di vendere il suo cartellino e di liberarsi così di un giocatore ultimamente poco utilizzato e per di più con un ingaggio annuale faraonico (4,5 milioni di euro lordi); Julio è però rimasto nella Capitale a disposizione di mister Ranieri. E le sue ultime apparizioni, se escludiamo la trasferta di Parma con annessi ‘insulti’ di Carlo Zampa, lasciano sperare che la Bestia possa a tornare a ruggire e a regalare punti pesanti alla causa giallorossa.

 

                        STATISTICHE A CONFRONTO

                                     Julio Baptista                 Mutu



Data di nascita:                     1-10-1981              08-01-1979



Altezza:                                     187 cm                     180 cm



Peso:                                     81 kg                        74 kg



Nazionalità:                          Brasiliana                 Romena



Presenze in Serie A:                  55                             224



Gol in Serie A:                             12                       97

 

Giordano Giusti