Ritiro Roma 08/08/2024 00:15

Ritiro Roma, NDICKA: "Obiettivo Champions, Dovbyk è forte. De Rossi ci chiede di essere alti e aggressivi. Nessuna paura dopo Udine" (FOTO e VIDEO)

evan ndicka ritiro roma

Dal ritiro al St George's Park parla Evan Ndicka. Dopo la prima parte di preparazione a Trigoria, la Roma prosegue il suo lavoro in Inghilterra in vista dell'inizio del campionato e il difensore giallorosso è intervenuto ai microfoni dei cronisti presenti. Le sue dichiarazioni:

Quali sono le tue sensazioni in ritiro in vista dell'inizio della stagione?
"Le sensazioni sono buone, abbiamo fatto un buon lavoro qui e anche prima a Trigoria. Speriamo di essere pronti per il campionato".

De Rossi vi sta chiedendo qualcosa di diverso in difesa rispetto all'ultimo periodo della scorsa stagione?
"Sì, nelle uscite con e senza palla dobbiamo essere più alti e più bravi, anche più aggressivi. Per un difensore l'aggressività è normale".

Quindi anche una squadra più corta?
"Sì".

Un tuo giudizio sui nuovi giocatori?
"Aiutiamo Le Fée, con cui parlo in francese, e Soulé, per lui ci sono Dybala e Paredes. Abbiamo un buon gruppo e una buona squadra, per loro è facile integrarsi. Sono forti tecnicamente, penso che siano qui per aiutarci a fare bene".

Da difensore come si marca un centravanti così forte come Dovbyk?
"Ho fatto due/tre allenamenti contro di lui ed è forte fisicamente (ride, ndr)".

Lo marchi stretto?
"Vado sempre forte in partita e in allenamento".

Hai vinto in Nazionale e con il club, hai esperienza. Cosa manca alla squadra per fare il salto di qualità?
"Non credo che manchi qualcosa. Stiamo lavorando, è difficile per tutte le squadre di Serie A. Non penso che manchi qualcosa, lavoriamo sempre per migliorare tutti i giorni".

Quest'anno l'obiettivo deve essere quello di raggiungere la Champions League?
"Sempre. Siamo la Roma e l'obiettivo è sempre alto perché siamo la Roma, è così".

Ci racconti le tue sensazioni dopo quello che hai vissuto ad Udine (il malore in campo, ndr). È la vittoria più bella?
"Sì, mi piace che tutta l'Italia si sia stretta intorno a me".

Hai avuto paura di smettere di giocare a pallone?
"Ho avuto paura la settimana dopo la partita di Udine, è normale. Adesso mi sento bene".

Sei tornato più forte di prima?
"Sì".

Ogni tanto ci pensi ancora in campo?
"No, non ho paura. Mentalmente sto bene, non c'è nulla e non c'è dolore".

Pensi sia una squadra più forte rispetto a quella di due mesi fa?
"Vediamo quello che succede in campionato. Adesso posso dire che siamo più o meno forti, ma la verità sono i punti che facciamo in campionato".

Ti senti un leader di questa squadra?
"Tutti. Leader o no, quello che fai è lottare per la squadra tutti i giorni come gli altri".