Ritiro Roma 07/07/2015 19:04
Conferenza stampa, CASTAN: "Voglio tornare presto al mio livello, mi aspetto di esserci per la prima di campionato" (AUDIO, FOTO E VIDEO)
Leandro Castan torna a parlare. Dopo Iago Falque, è il difensore giallorosso a incontrare i giornalisti nella quotidiana conferenza stampa prevista dal programma del ritiro di Pinzolo. Questo l'intervento INTEGRALE del giocatore:
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Il tweet di Del Piero, gli vuoi rispondere? Come ti sei sentito in questi primi giorni?
Ho già risposto e sono contento di leggere parole di un simile campione, mi danno ancora più forza per tornare presto ai miei livelli.
Che Roma ti aspetti quest'anno?
Una Roma forte, che lotta insieme. Mi aspetto di dare una mano ai miei compagni. E' una stagione lunga, ci sarà bisogno di tutti e voglio aiutare i miei compagni. L'obiettivo di tutti deve essere vincere qualche trofeo e dare allegria ai tifosi
Partiamo ancora dal tweet di Del Piero. In questo periodo difficile e delicato hai realmente sentito la vicinanza di tutto il mondo del calcio? Questa tua vittoria può servire d'insegnamento?
Come ho detto sono molto contento, tanti appassionati di calcio hanno avuto fair play e il mondo di oggi ha bisogno di persone così. Spero sempre di essere un esempio per tutti Sono contento dell'affetto ricevuto da tutte le persone che mi sono state vicine, spero anche di tornare presto a fare il mio lavoro e a dare un po' di fastidio anche agli altri tifosi. Grazie a Dio ho vinto la malattia, ma non l'ho fatto da solo, ringrazio Dio di avermi messo accanto persone molto capaci nel loro lavoro.
E' finito un incubo. Cosa ti è mancato di più in tutto questo anno?
Mi è mancato giocare, al 100%, sicuramente è la cosa che mi è mancata di più. Pensavo di poter recuperare più velocemente dopo l'intervento, ma il recupero è stato più lento. Ora sto lavorando tanto per tornare al mio livello, spero di giocare la prima di campionato, non sono andato in vacanza per farmi trovare pronto. Oggi mi sento bene dopo un allenamento pesante e allora penso che sia stato importante non andare in vacanza per tornare in campo il prossimo anno.
Ti sei dato una scadenza? E' davvero la prima di campionato o se ci sarà bisogno d'aspettare un po' di più non importa?
Questo non lo so, come ho detto sto lavorando per tornare il prima possibile. Non voglio darmi delle scadenze. Anche perché non sono il mister, sto lavorando per tornare a sua disposizione il prima possibile. Quando si fa un intervento più normale si conoscono i tempi di recupero, questa è una situazione nuova per tutti, anche per me. Spero di tornare presto al mio livello e voglio dare allegria ai miei tifosi. Mi aspetto di tornare più forte di prima.
Una persona che vuoi ringraziare di più in assoluto per il tuo ritorno sul campo? Gli allenamenti di Darcy Norman?
Difficile ringraziare una sola persona, non sarebbe giusto. Tante persone mi sono state vicino, è difficile parlare di una persona sola. Ringrazio tutti, è difficile fare un nome altrimenti ne dimenticherei un altro e non sarebbe molto. Ringrazio Dio di avermi fatto trovare vicino tutte queste persone. Riguardo Darcy, è un grande, è difficile parlare di lui visto quello che ha già fatto, ha vinto un Mondiale e una Champions League. Mi fido di lui e lo ringrazio, nelle tre settimane in cui ho lavorato con lui mi ha aiutato molto. Sono contento di averlo trovato in un momento così importante per me.
Anche Maicon e Strootman sono stati i tre pilastri su cui la Roma non ha potuto contare. Come stai vedendo loro? Quanto possiamo considerarvi dei nuovi acquisti per il prossimo anno?
Lo speriamo. Da quanto ho sentito da loro sono molto carichi. Strootman ha lavorato insieme a me. è un grande professionista così come Maicon, che è un campione. Speriamo di tornare tutti insieme. Come ho detto la stagione è lunga e ci sarà bisogno di tutti. Ciò che non abbiamo fatto lo scorso anno possiamo farlo la prossima stagione.
Due anni fa sei andato benissimo in coppia con Benatia, questa stagione si potrà riproporre una coppia simile con te e Manolas? - GUARDA IL VIDEO
E' difficile da dire, sono entrambi grandi calciatori ma ora voglio lavorare bene e non pensare a chi giocherà con me. Voglio giocare io (ride ndr), se ci saranno 40 partite ne voglio giocare 45. Penso molto a dare una mano, voglio essere umile e aiutare. Il calcio è così, da soli non si vince. Voglio dare il mio contributo per l'obiettivo finale, che è sempre vincere.
Lo scorso anno hai seguito la stagione della Roma dall'esterno, cos'è che non è andato? - GUARDA IL VIDEO
E' una domanda difficile, ce la siamo chiesta tutti, ma dobbiamo stare uniti fino alla fine. Ma non vedo come un disastro totale la scorsa stagione, siamo arrivati secondi e siamo di nuovo in Champions. E' vero che l'obiettivo era vincere lo scudetto e forse questo ha messo pressione sulla squadra, che non l'ha sopportata fino alla fine. Speriamo di fare meglio quest'anno e vedremo cosa succederà.
Che sensazioni pensi di avere al tuo ritorno in campo all'Olimpico? - GUARDA IL VIDEO
Solo al pensiero mi vengono i brividi. Non vedo l'ora di tornare, non ho mai avuto paura di sbagliare nella mia vita e non succederà adesso. Sono fiducioso sul fatto di tornare al mio livello, ho fatto questo intervento per continuare a giocare, altrimenti ora sarei in Brasile, sdraiato sul divano. Non posso avere paura di sbagliare. E' un anno che non gioco e mi manca un po' di agilità, ma piano piano tornerò al mio livello. Voglio fare di tutto per farmi trovare pronto per la prima di campionato. Vedremo come andrà la preparazione, faremo con calma. E quasi un anno che non gioco e i muscoli devono risvegliarsi con calma, per non avere problemi da altre parti.
Che sensazioni hai sul lavoro di Pallotta, Sabatini e Garcia? Si sta cercando un grande attaccante?
Su loro tre, da quello che vedo e che sento, penso che stanno lavorando per fare una Roma forte. Tutti vogliono fare una Roma forte, il presidente parla sempre di questo. Anche il mister e il direttore Sabatini. L'obiettivo è quello di sempre. Sull'attaccante che arriverà, non vorrei essere nei suoi panni, dovrà fare 20 gol e avrà addosso tanta pressione. Spero che chi arrivi ci dia una mano, anche se al momento non è arrivato ancora nessuno ma mi fido di chi è qui con noi. Accoglieremo tutti a braccia aperte, chiunque arrivi, per vincere si vince insieme, non solo in 11 ma in 25.
Hai dichiarato in passato che Sabatini ti è stato molto vicino lo scorso anno, che rapporto hai con lui?
Lui mi ha portato in Italia, quando i medici mi avevano detto di smettere di giocare e di sottopormi all'intervento all'inizio mi ero un po' depresso, lui mi ha chiamato a Trigoria e mi ha detto di restare. Lo ringrazio per non avermi lasciato andare, mi ha fatto sempre sentire un calciatore, anche quando ero sul tavolo operatorio mi diceva "Sei un calciatore, devi tornare a lavorare". Lo ringrazio, mi ha dato molta forza e non lo dimenticherò mai.