Ritiro Roma 14/07/2013 13:22

Conferenza stampa, BENATIA: "A Roma per vincere. Abbiamo bisogno dei tifosi per ripartire. Garcia? Gli piace fare le cose fatte bene". Scelta la maglia n. 17 - ZANZI: "Onorati che sia qui con noi" (FOTO e AUDIO)



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L'introduzione del Italo Zanzi:

Siamo molto felici di presentare un giocatore molto importante per la Roma. E' un giocatore fortissimo, ha dimostrato di essere uno dei migliori difensori in serie A, anche con molta esperienza internazionale. Quando noi abbiamo fatto il piano di mercato, la sua acquisizione era la priorità. Ha avuto l'interesse di molte squadre in Italia e all'estero ma oggi siamo onorati che lui sia qui con noi.



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Cosa ti ha colpito in questo primo approccio e sei venuto a Roma con quali obiettivi?

Sono venuto a Roma per avere la possibilità di vincere. So che è un periodo particolare per la società però sappiamo che deve passare perchè i tifosi sono incazzati, lo sapevo prima di venire. Ho scelto comunque la Roma perchè possiamo fare bene, abbiamo un'ottima squadra. Il primo approccio avuto della squadra è buono: è un gruppo buono che lavora bene, giovane, con tante qualità. E' un onore per me stare con loro.



L'impressione su ?

non lo conoscevo direttamente ma ho sentito qualche compagno che ha lavorato con lui. In Francia ha fatto benissimo, ha vinto lo scudetto, la coppa. Quando ho parlato con lui mi ha detto che per lui è una nuova esperienza e per lui è un onore essere qui. La Roma in Francia è una squadra molto importante e lui è arrivato qua con tanta voglia e ha voglia di superare questo periodo perchè è sicuro che si possa fare bene.




Difesa a 3 o difesa a 4? Qual è la coppia con cui funzioneresti meglio?

Ho sempre giocato a 4. A Udine ho dovuto imparare in fretta perchè con Guidolin giocavamo a 3. Avere la possibilità di giocare a 4 è importante, è lo schema con cui mi trovo meglio. Non posso fare nomi, sono tutti giocatori di esperienza, di qualità. Anche se Marquinhos è molto giovane ma ha fatto anche lui benissimo. Sono qui per lavorare, fare il meglio e guadagnarmi il posto.




Si, magari potevo andare a guadagnare di più, non in Italia, giocare la . Le possibilità le avevo ma una squadra come la Roma, con un gruppo così giovane, tante qualità, quando ho avuto la possibilità io ero già convinto di venire qui prima di fare le trattative. Per me, venire qua, è un passo avanti per la mia carriera e, quindi, ne sono orgoglioso.




Ti spaventa la piazza di Roma in confronto ad Udine?

Udine è la piazza ideale per i giovani, per imparare e giocare. Ogni persona ha bisogno di un pò di calma per lavorare. Però quando sono venuto a Roma sapevo quello che mi aspettava. E' vero che c'è un piccolo gruppo di persone incazzate ma ci sono tante persone con i bambini e che si vede che seguono sempre la Roma. Anche con la finale dell'anno scorso, ci sono sempre tanti tifosi a seguire e questo è importante. La Roma sarà sempre la Roma. Ad Udine sarei stato senza pressione e con più possibilità di giocare ma a 26 anni avevo bisogno di altre motivazioni, di cambiare aria. Posso solo ringraziare l'Udinese, mi hanno fatto stare alla grande. Le persone lì mi mancano un pò, perchè è l'inizio, ma non posso dire che per via di qualche persona che fa casino sono triste o sono in difficoltà. Bisogna tornare sul campo per vincere le partite e sono sicuro che le cose possono cambiare.



Hai capito che cosa non ha funzionato la stagione precedente?

Ho giocato contro la Roma. E' sempre stata una squadra tecnica, di grande qualità. Quest'anno saremo forti. Ogni squadra, però, ha bisogno di equilibrio. Ricordo partite sul 2-0, finite 3-2. La grande squadra non se lo può permettere. Sono sicuro che il mister ha studiato bene, ho grande fiducia in lui e sa bene i punti su cui possiamo migliorare. La squadra ha cambiato tante volte allenatore e cambiare ogni 6 mesi è difficile. Mi auguro che faccia bene così potremo andare avanti con lui.



La tua qualità migliore e dove pensi di poter migliorare?

Bisogna chiedere all'avversario. Mi piace l'uno contro uno, aiutare la mia squadra su una giocata difficile con le intercettazioni. Sono difensore, metto sempre il massimo impegno per la mia squadra. I difetti ci sono sempre, bisogna sempre lavorare.



Con quale giocatore hai stretto più rapporto e qual è l'umore nello spogliatoio dopo le contestazioni?

Ho parlato con tutti, soprattutto con , che parla in francese. L'ambiente è buono a parte che è un pò triste venire qua, fare l'allenamento e sentire che i compagni vengono esultati. Mi dispiace un pò per loro. I giocatori che hanno giocato la finale sanno che hanno sbagliato, sono tristi ma dobbiamo ripartire e pensare a lavorare. Abbiamo bisogno dell'aiuto anche dei tifosi e loro possono fare in maniera di aiutarci in questo periodo difficile. Non è che, però, parliamo sempre di cose negative: i sono anche tanti bambini e noi giocatori siamo contenti di vedere sempre che ci sia.




Quale attaccante ti ha messo più in difficoltà?

Ibrahimovic, però è andato via quindi è una bella cosa. Osvaldo, non è facile, è un attaccante completo. Cavani, che ha grandi qualità. , che è capace di cambiare la partita da solo. Ci sono tanti di qualità ma se la squadra ha equilibrio, io, da difensore, non ho paura di nessuno.

Sei in ritardo con la condizione?

Ho giocato poco l'anno scorso per qualche problema all'adduttore. Mi sento molto meglio ora, ho avuto la fortuna di giocare le ultime otto partite, sto bene. Forse sono un pò in ritardo nella preparazione perchè la trattativa è stata lunga e non potevo allenarmi prima. Devo allenarmi per recuperare un pò la forma.



Hai dichiarato di essere stato sempre simpatizzante

In Francia la Roma ha una grande reputazione. Qui ha giocato Candela, Mexes, . In Francia ho sempre seguito questa squadra e quando sono arrivato in Italia, la possibilità di giocare contro la Roma era speciale. Quando ho parlato con il direttore ero sicuro di venire qui.




Com'è all'interno del gruppo?

Lo conosco da pochi giorni, bisogna aspettare per giudicare. Mi sembra molto vicino ai giocatori, il rapporto è sempre aperto per chi voglia parlare con lui. Crede sempre al lavoro, lui ci tiene. Bisogna essere seri, non scherzare durante gli allenamenti. E' uno a cui piace fare le cose fatte bene.



Differenze e analogie tra e Di Natale?

Totò è più una punta, un trequartista. Sono due campioni. per me è un orgoglio poter giocare con entrambi. Fanno parte dei giocatori che lasciano sempre un segno per il calcio italiano. Sono stato un pò stupìto di vedere sul campo, perchè lavora molto. Ogni giorno lo vedo fare gli allenamenti come gli altri. Gli ho detto "quando ti fermi, hai 36 anni?". Si vede che sta bene, in forma. E' un campione che ha qualcosa più degli altri