Pagelle 22/05/2023 21:20
ROMA-SALERNITANA: le pagelle. PELLEGRINI 6,5 "Passepartout" - BOVE 6,5 "Tuttofare che fa tutto bene"
LAROMA24.IT (Matteo Vitale) - In campionato la Roma non riesce più a vincere. In finale di Europa League, con un percorso glorioso, in difficoltà in Serie A, questo il riassunto allo stato attuale. Mourinho è costretto a schierare una formazione rimaneggiata, tra rientri benauguranti in vista di Budapest e un tasso qualitativo talmente basso da costringerlo a inserire anche oggi i titolari. La scossa ai giallorossi la danno Pellegrini e Matic, uomini in più di una squadra che non può fare a meno di loro, nonostante le fatiche.
RUI PATRICIO 6 - Incolpevole sul gol subito, praticamente mai chiamato in causa per il resto della partita. Spettatore.
BOVE 6,5 - Da eroe di coppa in gol a braccetto di difesa, fino addirittura a cambiare fascia con il passare dei minuti. Tuttofare che fa tutto bene.
SMALLING 6,5 - L'uomo più invocato nelle ultime settimane, finalmente di nuovo al centro della difesa. Attento, aggressivo, solido in ogni contrasto. Sconfitto solo dalla sfortuna nell'episodio del secondo gol della Salernitana. Solido.
IBANEZ 5,5 - Oggi solo 45' per lui, comunque macchiati da una compartecipazione nel gol subito. L'illusione di aver pareggiato i conti il danno oltre la beffa. Dal 45' st LLORENTE 6,5 - Una sicurezza dietro con palla e senza, l'uomo in più in avanti: da un suo guizzo in area nasce il corner del pareggio. Bentornato.
ZALEWSKI 6 - Tra i più attivi: cambia fascia e prospettive più volte durante la gara, ma non si perde mai. Spunti e idee non mancano, anzi abbondano, la precisione purtroppo sì.
TAHIROVIC 5,5 - Oggi forse in campo c'era la sua versione svedese, quella tranquilla, che non ha retto l'impatto della gara. Mourinho lo conosce, capisce e agisce. Dal 45' st MATIC 6,5 - Entra in campo per necessità, cresce di volume e potere con il passare dei minuti e di pari passo con l'urgenza di riprendere la gara. Firma il pareggio facendo convergere rabbia e frustrazione in un destro secco, poi il tempo scade. Essenziale.
CAMARA 5,5 - Nella seconda metà di gara dà il meglio, con ogni probabilità anche grazie al bagliore generato dalla presenza di Matic. Tanto moto, troppo nei primi 45', poi trova il posto giusto nella partita, ma l'imprecisione domina l'istinto e la volontà. Dal 75' CRISTANTE 5,5 - Pochi giorni fa era l'ultimo baluardo di fronte alla porta, oggi è entrato in campo con compiti opposti, ma l'occasione che gli capita si spegne dolorosamente tra le mani di Ochoa. Disabituato.
EL SHAARAWY 6 - Gara a due facce per il Faraone, perfetta fotografia di limiti e pregi di un giocatore così generoso. Protagonista in negativo dietro, letale e preciso quando la porta deve attaccarla e non proteggerla. Leale, in ogni caso.
SOLBAKKEN 5 - Timido dall'inizio, rimane sempre con un piede fuori dal match e non ha il tempo di prendere le misure con avversari e compagni di giornata. Dal 45' st PELLEGRINI 6,5 - Riposo? La prossima volta. La squadra è in difficoltà e Mourinho cerca nel suo mazzo di chiavi quella adatta ad ogni serratura. Entra, scuote i suoi e mette lo zampino su entrambi i gol della Roma, difende in area e nei suoi pressi scivolando come se dietro avesse un numero a due cifre. Passepartout.
WIJNALDUM 5,5 - Palloni persi, corse non premiate dai compagni o fuori tempo massimo, Gini smania ma non riesce a entrare nel film della gara. Pellegrini lo serve al millimetro in area, cade forse troppo facilmente considerando momento e contesto. Leggero. Dal 67' ABRAHAM 6 - Una scossa positiva per la squadra. Non ha occasioni per timbrare il cartellino, così veste i panni del rifinitore e tra sponde di testa e assist di prima intenzione riempie il minutaggio a disposizione. Frizzante.
BELOTTI 5 - Più che una partita il perfetto compendio della sua stagione. Magari il meglio deve ancora venire, magari. In ritardo su un assist al bacio di Pellegrini, sfortunato nell'episodio del gol annullato a Ibanez. L'impegno non manca, ma non basta e il suo sguardo urla consapevolezza.
MOURINHO 5,5 - A fine gara è il primo a fare riflessioni sull'undici schierato per la gara di oggi, ma il materiale umano a disposizione è ridotto nei numeri, fragile nella consistenza o danneggiato, la sua magia ha già portato la squadra in finale di Europa League nonostante fosse a corto d'armi, la sensazione è che per altri risultati servirebbe un (altro?) miracolo.