Pagelle 28/02/2021 23:35
ROMA-MILAN: le pagelle. PAU LOPEZ "Falso storico" 5 - PELLEGRINI "Effimero" 5
LAROMA24.IT (Mirko Bussi) - L'equilibrio di bilancio. Quello che appartiene anche alle squadre di calcio che, in base alle loro tendenze, possono massimizzare, e rendere visibili nel risultato, i propri meriti o i proprio difetti. Perché raccontare di Roma-Milan come dell'ennesimo salto in alto mancato dalla squadra di Fonseca offre una realtà, quantomeno statistica e di cronaca, ma depenna i significati di una partita sfibrata in cui entrambe potevano segnarne e prenderne in dosi massicce.
Il "falso storico" di Pau Lopez, l'"anacronistico" Fazio, il "sopraffatto" Villar e l'"effimero" Pellegrini risultano i pezzi mancanti nel puzzle romanista che si mostra ancora incompleto sul tavolo di una concorrente. E che adesso, nella cosa al quarto posto, dovrà superare le contendenti, visti gli scontri diretti totalmente a sfavore, salvo miracolosi ribaltamenti.
PAU LOPEZ 5 - Falso storico. Quello per cui l'investimento era giustificato da sapienti piedi da costruzione. Gli stessi con cui, oggi, consegna il pallone a Ibrahimovic e avvia l'azione del 2-1 del Milan. Pediluvio.
MANCINI 6 - L'unica fonte di riconquista nei duelli individuali. Sul gol di Rebic, la dinamica del misfatto gli vieta ogni possibilità di recupero. Sul quale ha la sola pecca di tradire un linguaggio del corpo che ne sottolinea l'incapacità d'intervento.
CRISTANTE 6 - Passa, salvo, sotto la scala di Ibrahimovic.
FAZIO 5 - Anacronistico. Come ipotizzare che esca salvo, ai tempi del Var, in mezzo ad avversari d'alta classifica, in un tessuto difensivo orientato sui duelli individuali. DAL 61' PERES 5,5 - Accentua la percentuale di caos già insita nel calcio.
KARSDORP 5,5 - L'errore di Mkhitaryan cancella dalla memoria la palla a sorpresa che aveva progettato. Annacqua il merito con una serie di debolezze difensive.
VERETOUT 7 - Sembra di vederlo con tuta mimetica e banda rossa legata in fronte quando assalta il fronte milanista da tutte le posizioni. Rivoluzione francese. DAL 79' DIAWARA 5,5 - Senza riuscire a schiarire la fase di costruzione.
VILLAR 5 - La voce s'è sparsa, così chiunque si ritrova di fronte alla Roma tra le prime avvertenze ha quella di soffocare i pensieri del 14. Che stavolta si lascia sopraffare. Fattori di crescita. DAL 70' EL SHAARAWY 6 - La lista delle cose buone si ferma alla tempestiva palla servita a Mkhitaryan.
SPINAZZOLA 6 - Per un tempo resta in branda, poi all'intervallo suona la campanella e torna ad accarezzare l'area avversaria.
PELLEGRINI 5 - Effimero. Lascia poco di sostanzioso al di là dell'applicazione da mezz'ala nella fase di non possesso. E, quando arretra, gli spifferi verso l'ultima linea romanista si fanno più rumorosi.
MKHITARYAN 6,5 - Firma una collezione di giocate in puro cashmere, tra cui quelle per Pellegrini, Veretout o l'ultima che da El Shaarawy arriverà a Pedro. Gli cade la stilografica davanti a Donnarumma.
MAYORAL 5,5 - Salutare. Fa bene agli altri, ma alla lunga pesa la mancanza di quello che, forse, non ha nel menù: l'atto assoluto, il colpo di spugna che trascenda la funzione collettiva e soddisfi gli appetiti del centravanti. DAL 79' PEDRO 5,5 - Una chiamata. Gli scivola il telefono tra i piedi.
FONSECA 5,5 - La coerenza con cui la squadra riprende il corso della partita dopo l'inizio tremolante faticherà a restare a galla per il risultato finale. I cambi, però, rendono ancora più altalenante il flusso della partita. Il punto critico sarà nel lavare dalla testa dei calciatori l'insormontabilità degli scontri diretti.