LAROMA24.IT (Mirko Bussi) - La Roma è ingiallita, nell'animo più che nella maglia, si trascina indolente e trasandata anche a Bologna, che non ha "più preparazione" dei giallorossi, se mai questo significhi qualcosa, non ha Higuain davanti e tantomeno 3 Champions di fila in bacheca.

Era il Bologna di Santander, un punto e zero gol fin qui, 4 punti, uno in meno della Roma, e due gol dopo oggi. Perché anche il Bologna, oggi, ha una storia più credibile da raccontare rispetto a quella romanista. E siamo al 23 settembre. Forse, questa, può essere l'unica fortuna.

OLSEN 5 - Una domanda: perché si tuffa quando anche i più distratti hanno intuito che il pallone terminerà più vicino agli spalti che alla porta?

FLORENZI 5 - Almeno il buon gusto di restare all'interno della mediocrità. Educato.

MANOLAS 4,5 - Litiga con Santander fino a perdere il lume della ragione ed uscire in maniera suicida sull'azione del 2-0.

FAZIO 4 - E' il più pericoloso della Roma, tanto basta a spiegare gli imbarazzi nella proposta di gioco romanista. Diventa pericoloso anche per i suoi quando finisce per spintonare Santander ai confini del campo.

MARCANO 4 - Riciclato da terzino sinistro, spiega a sufficienza perché ha costruito la propria carriera da difensore centrale finora.

CRISTANTE 4,5 - Fisico e mezzi da stallone, gioca come un pony. Mini Bryan. DAL 54' PASTORE 5 - Per dare un'idea della dinamicità della squadra, col suo ingresso sembra garantire addirittura un cambio di passo in rare e sperdute occasioni.

DE ROSSI 5 - Il volto coperto al cooling break è l'immagine più fedele del momento romanista.

PELLEGRINI 3,5 - Saltando il gol fallito a porta vuota, la fragilità nelle contese di centrocampo, torniamo al minuto 79, con la Roma sotto di due gol a Bologna, una palla in volo al limite dell'area e lui sceglie di andare in rovesciata, rimediandone un'ammonizione. Estemporaneo.

KLUIVERT 4 - Gioca un calcio da strada, tanto che a un certo punto viene il dubbio che possa fare un "uno-due" utilizzando i cartelloni pubblicitari per saltare l'avversario di turno. Disperso in un contesto simile, alla lunga, risulta quasi fastidioso oltre che improduttivo. DAL 60' UNDER 5 - Strofinato come un santino prima di entrare in campo. Oggetto apotropaico.

DZEKO 3,5 - Marcatore. Ma di se stesso ormai. Finisce per essere d'intralcio anche sui tentativi altrui.

PEROTTI 4 - Fuoriluogo.

DI FRANCESCO 3,5 - Siamo alla crisi di rigetto: nulla in campo può ricondurre a ciò che gli appartiene. Il caos attorciglia tutto il resto: chi l'altro ieri sedeva in tribuna oggi è catapultato titolare, da Nzonzi mezzala a Marcano terzino. Quel che appare più grave è che dove ormai non può arrivare tecnicamente, non pare in grado di sopperire emotivamente.

@MirkoBussi