Pagelle 09/02/2014 19:32
LAZIO-ROMA: le pagelle
Nulla come il confronto tra il volto incandescente di Strootman e quello sollevato di Dias a fine gara, fornisce un riassunto più esplicativo dello 0-0 che rimarca le differenze tra le due squadre. "Anche un pareggio va bene", era il grido di Reja che riempie le fasce di ghiaia per rallentare Gervinho e Florenzi, raddoppiando il personale al centro del campo dove Totti e Pjanic trovano poco i compagni e ancor meno sé stessi.
Dall'altra parte, Garcia, che si aspettava un gioco duro e trova un quadro tattico durissimo, rimane impigliato a lungo nella scelta della mossa per togliere i suoi dall'imbarazzo.
DE SANCTIS 6 - La Lazio chiuderà la stagione 2013/14 senza aver fatto un tiro in porta alla Roma. Lui, dunque, occupa l'ora e mezza per farsi la barba.
MAICON 6 - Perde Klose nell'unica volta in cui De Sanctis deve allertarsi. Si rimette velocemente in corsa passando a Florenzi la cartuccia per abbattere Berisha, prima di fare lo stesso con Pjanic che sbaglia lo stop decisivo. Quindi Lulic s'incarica di stenderlo e il brasiliano trascorrerà il resto della sfida in folle.
BENATIA 6,5 - L'inizio non è dei migliori: Klose lo beffa e viene ammonito. Da lì capisce che dovrà fare sul serio: tiene Keita in una mano e Klose nell'altra. Poi quando arriva Mauri, i bookmakers non accettano più scommesse sul duello.
CASTAN 6,5 - Prestazione meno densa rispetto a Benatia ma sorregge Torosidis nel momento peggiore.
TOROSIDIS 6 - Al 90', la prova del greco è piena di cancellature e scarabocchi: tecnicamente è più difettoso del solito ma blocca l'unico abbozzo di contropiede della Lazio nella ripresa. Sufficienza meritata.
PJANIC 5,5 - Controllo, appoggio, trasmissione: il pacchetto del bosniaco è tutto in HD. Ma l'immagine sgrana quando si avvicina alla porta avversaria tra stop sbagliati a un passo da Berisha e scelte errate. DAL 79' LJAJIC SV - Ha due azioni, in nessuna riesce ad entrare nella storia dell'incontro.
DE ROSSI 6 - Nessuno s'interessa più del suo approccio ai derby e questo è un vantaggio per lui e per la squadra. Il voto è la media matematica tra una prestazione sotto la soglia del "6" con il pallone fra i piedi e un'altra oltre la sufficienza in fase passiva.
STROOTMAN 6 - Ha bracci meccanici con cui estirpa il pallone dai piedi degli avversari. Fa da sussidio per Torosidis, alle prese con Candreva: al di là di un tunnel, per il quale facciamo i migliori auguri all'ex Udinese, rispetta il compito. Però in fase d'impostazione rovina tutto, o quasi, il buono fin qui raccontato.
FLORENZI 5,5 - La consueta ora, stavolta, la trascorre alla ricerca della posizione giusta. Ha un'occasione, la migliore del primo tempo, ma la maltratta. DAL 64' BASTOS 6,5 - 26 minuti per conoscersi: tecnica d'origine controllata, corsa piacevole e due pericoli provocati alla Lazio. Nessuno dei colleghi è riuscito in altrettanto.
TOTTI 6 - Gli riservano il solito trattamento: interventi ruvidi, spazio di gioco ridotto al minimo. Chiude il primo tempo senza aver vinto un solo duello poi riesce a svicolare dall'insufficienza grazie a due tiri mozzafiato e qualche giocata smarcante. DAL 82' DESTRO SV - Sembrava più adatto, per conformazione tattica oltre che fisica, alla situazione.
GERVINHO 6 - I difensori della Lazio si tengono stretti quando capita nei pressi del pallone. Una linea difensiva così bassa, però, ha l'effetto della kriptonite per un divoratore di spazi come lui. Compare in partita a metà primo tempo: gol annullato. Poco dopo calcia alle stelle dal limite dell'area, infine si segnala per uno spunto da sinistra rovinato da un tiro sgonfio.
GARCIA 5,5 - Una nota di merito: la sua squadra non sembra risentire dell'effetto derby, significa che ha ambizioni più lunghe di 90 minuti. Però s'impantana anche lui nel fango depositato da Reja e non trova la mossa che dirotti il match dallo 0-0.