Pagelle 26/01/2014 21:26
HELLAS VERONA-ROMA: le pagelle
Ci sono vittorie da 3 punti e altre, come questa, che pesano tonnellate. Se qualcuno richiedeva un messaggio definitivo sulle intenzioni della Roma, oggi sa che la squadra di Garcia non lascerà nulla di intentato. Gervinho fa tremare il Verona e le certezze della Juventus, creando il primo vantaggio e realizzando quello definitivo da unico attore.
A mettere il fiocco sul ritorno alla vittoria in trasferta è Totti su rigore guadagnato da Torosidis, l'altra faccia della medaglia d'oro romanista.
DE SANCTIS 6 - Torna tra i giudicabili dopo 3 partite. Il tiro di Halfredsson è subdolo abbastanza da non lasciargli replica, il resto lo prende a pugni come un altro tentativo dell'islandese e il colpo di testa nel finale.
MAICON 6,5 - Un fallo ingenuo nel primo tempo potrebbe costare caro. Ma risale di prepotenza con alcune discese di marca.
BENATIA 6,5 - Dopo il mini Giovinco, ecco il maxi Toni, che rimane incatenato al marocchino per tutto l'incontro.
CASTAN 5,5 - Contribuisce a far fare a scena muta a Toni ma getta la sufficienza (abbondante) con quel preziosismo non richiesto che si trasforma nell'azione dell'1-1. Gervinho ha un caffè pagato al rientro a Trigoria.
TOROSIDIS 7 - Una lezione dal vivo a Dodò: Iturbe si agita, scalcia ma non esce mai dalla rete del greco che nel finale stravince il duello anticipandolo e conquistando il rigore finale. Magna Grecia.
NAINGGOLAN 6 - L'intensità del centrocampo del Verona lo costringe a sforzi eccessivi, nei quali perde lucidità e la possibilità di giocare la prossima gara. DAL 59' PJANIC 6,5 - Porta con sé una calza piena di delizie tecniche da dispensare ai compagni fin lì costretti a pane e Gervinho.
DE ROSSI 6 - Molti, troppi per i suoi standard, errori in fase d'impostazione. Ma con una banda simile intorno, anche una stecca è concessa.
STROOTMAN 6,5 - Con Torosidis si scambiano la guardia su Iturbe, l'uomo da tenere in trappola. Con le chiavi della gabbia dell'argentino legate in vita, si mette al banco del centrocampo dove snellisce l'azione romanista.
GERVINHO 7,5 - Vocazione da anti-juventino: dopo averla stesa in prima persona in settimana, le fa venire strani pensieri portando la Roma a 6 punti dai bianconeri. Apre il gas due volte: sulla prima Destro spreca, sulla seconda Ljajic sblocca la partita. Quindi si mette in proprio, sbilanciando Romulo, compagni e massaggiatori del Verona prima di incenerire Rafael. Una gazzella che spaventa le zebre.
DESTRO 6 - La dura vita dei centravanti racconta di molte gare simili: palloni coperti di spine che riesce, in parte, a ripulire e una e una sola occasione a disposizione. DAL 76' TOTTI 6,5 - Gli si chiede di tenere l'1-2 ma il compito gli va stretto e allora scrive l'1-3 su rigore e progetta l'1-4 con un cucchiaio ancora sull'inesperto Rafael che già all'Olimpico aveva ricevuto un trattamento simile da Pjanic. Anche un trailer di 15' può fare il record d'incassi con un regista così.
LJAJIC 6,5 - Un gol nel deserto. Ma quella rete è talmente necessaria da riempire il vuoto di iniziative. DAL 64' FLORENZI 6 - Freccia nel finale per togliere al Verona il desiderio di rimonta.
GARCIA 7 - L'impostazione del Verona non è lontana dalla sua Roma. A marcare le differenze è l'aurea che circonda la sua squadra che dopo aver gettato il vantaggio si ricompone e punta il dito verso l'alto.