Pagelle 16/12/2013 23:42
MILAN-ROMA: le pagelle
Da San Siro, tuttavia, ad uscire con le braccia alzate dopo il pareggio è la società di casa. Un messaggio che basta a concretizzare la rivoluzione, quella vera: due punti persi, non uno guadagnato.
Nei singoli: Benatia e Strootman provano a spingere la Roma oltre l'ostacolo ma il seguito è scarno, con Gervinho, comunque decisivo, in modalità part-time. Pollice verso, invece, per Bradley e Ljajic che voltano le spalle all'occasione per mettere in discussione le gerarchie dei titolari.
DE SANCTIS 6 - Sulla combo di Zapata può solo imprecare, sul resto fa quel che è concesso agli umani.
MAICON 6 - Palla al piede ha la solita supremazia con chiunque gli si frapponga. Quando ne è privo, però, finisce spesso in inferiorità tra Kakà ed Emanuelson. E' il modo in cui vive le sofferenze a difenderne la sufficienza.
BENATIA 7 - I toni da commedia del primo tempo non lo coinvolgono. Ma quando la partita prende i contorni del western, è il primo a rovesciare tavoli per impedire che venga preso l'incasso.
CASTAN 6 - Una chiusura importante su un contropiede, poi Kakà lo manda KO. DAL 44' BURDISSO 6,5 - Entra con un numero nella testa: il 45. E' quello che contraddistingue Balotelli, l'ex compagno da tenere al guinzaglio. La cinta si allenta solo nel finale ma senza gravi conseguenze.
DODO' 5,5 - Torna a far ammirare la sua corsa affascinante, con la quale innesca l'azione del primo gol. La sensazione che si possa tagliare con un grissino resta viva e si concretizza quando Muntari lo scansa per il 2-2.
BRADLEY 5 - Elementare fino all'esasperazione. La normalità, in stadi e situazioni simili, tende irrimediabilmente verso la mediocrità.
DE ROSSI 5,5 - Si toglie dal limbo dei diffidati in 10 minuti. Sotto lo standard la precisione in fase di costruzione e nel finale sprofonda nelle sabbie mobili che inghiottiscono il centrocampo romanista.
STROOTMAN 7 - Fa per sé, come nella proiezione verticale con cui sfonda l'argine milanista per l'1-0. Fa per Pjanic, quando invita, senza riscuotere grande consenso, Gervinho o Ljajic nella profondità. Prova a legarsi la squadra in vita per riportarla a un passo dalla Juventus. Purtroppo, rimane in solitudine.
LJAJIC 5,5 - La giocata che progetta l'azione del gol sembrava iscriverlo tra i protagonisti della serata. Invece, rimane ancora una comparsa. DAL 81' FLORENZI SV - Nel finale, senza possibilità di incidere.
DESTRO 6,5 - Il ruolo lo chiama a fare gol. Lo fa. Altro, al momento, non sembra nelle disponibilità. DAL 64' TOTTI 6 - Le luci di San Siro tornano ad illuminarlo: lui scandisce alcune manovre offensive ma intorno non trova molta partecipazione.
GERVINHO 6,5 - Non è la furia incontenibile di altre occasioni. Sembra avere un pugno di scatti a disposizione: li gioca comunque a dovere, guadagnandosi il rigore dell'1-2.
GARCIA 6,5 - Il voto supera la sufficienza per la strategia iniziale: contro un Milan così chiuso, potenzia l'attacco con un centravanti e una seconda punta, tenendo le armi da contropiede per finire l'avversario. La gara segue il suo copione ma sul cambio di assetto i suoi sembrano aver esaurito, o quasi, il carburante.