Pagelle 31/10/2013 23:38

ROMA-CHIEVO: le pagelle

E l'uomo che l'ha permesso è Marco Borriello, una storia chspiega ancora una volta l'inspiegabiilità del destino. La chiave che apre la serratura del Chievo è , a trovarla ci aveva pensato è protagonista di un primo tempo da leccarsi le dita, è il baricentro della Roma che non cade mai, anche quando ha le gambe pesanti e la vista annebbiata. Nell'aula dell'Olimpico si fa storia, non stregoneria.

6 - Due volte lo chiamano a partecipare, una volta con i piedi, la seconda su un presunto comodo tiro. Su entrambe non lascia una buona impressione. Ma al 94', quando la palla è bollente, sono le sue mani ad agguantarla con dentro un'imbattibilità di 681', recuperi esclusi.

6 - Da può prendere i compiti, non i chip: le discese ci sono ma la qualità è distante almeno quanto la Grecia dal Brasile.

6,5 - Sfiora l'ammonizione in qualche occasione di troppo. Ma sull'azione del gol è lì davanti pronto a prendere il posto di Borriello. Eccoli, come si materializzano i maghi della Roma.

6,5 - Controlla bene Pellissier, anche se ha visto situazioni più intricate nella sua carriera. Arriva però un'ammonizione che si traduce in .

DODO' 5 - Ancora troppo marcato l'accento portoghese nel suo calcio. Non ha ancora installato i tempi di gioco. Cresce timidamente verso la fine del primo tempo. Poi un paio di giocate da bollino rosso convincono al cambio. DAL 65' BALZARETTI 6 - Entra perché c'è da spegnere la inquietante spirale negativa di Dodò. Ci riesce con la sola presenza.

6,5 - 45' di lezione, intitolata "Vi spiego cos'è un centrocampista". Tutto spiegato con l'autorevolezza dei luminari in materia con un approfondimento speciale per le giocate d'esterno. Peccato che dopo la pausa non rientri in aula. DALL'81' BRADLEY SV - Stavolta l'eroe è stato già eletto e l'americano si adopera per issarne la statua.

7 - Il regista romanista piazza la sedia fra e e da lì sceglie come e quando ferire il Chievo. Sembra crescere con l'urlo del pubblico che reclama il gol. Operazione eseguita, capitano.

6,5 - Morde le caviglie di un avversario, ne sputa ossa e calzettone per ripartire alla caccia di un altro. Meno qualità nella manovra ma stavolta c'è a garantirne per tutti a sufficienza.

MARQUINHO 5,5 - La sua prestazione limita la parte positiva ad un doppio tentativo dopo 10 minuti. Poi si smarrisce nel continuo rientrare sul sinistro. DAL 58' 7 - Entra per cambiare la partita. Agli ordini: 10' più tardi consegna a Borriello il pane adatto per i suoi denti. E' il cavatappi che apre lo spumante per la festa.

BORRIELLO 7 - Ha difficoltà a dialogare con Marquinho, entrambi mancini. 67' ad aspettare dietro la siepe, poi appena avvista una preda la cattura al volo. Era un problema, ora è l'uomo che iscrive la Roma nell'albo dei record. L'esempio di come ogni storia può cambiare.

6,5 - Gioca con la voglia di un debuttante: non c'è spazio che non riempia o taglio che non esegua. Poco aiutato, forse. E a volte eccede nei tocchi, vero. Ma da uno dei suoi mille esperimenti offensivi nasce la pozione giusta del gol.

7 - La sfida con Sannino è avvincente: neanche 10' e la sua Roma va col , con il passaggio al del Chievo. Poco dopo si tornerà alle origini: per i giallorossi, 5-3-2 dei veneti. La sua squadra progetta gioco senza riuscire a tradurlo in occasioni ma basta vedere le assenze per darsi una risposta convincente. Magari continueranno a dargli del fortunato. Lui, intanto, 30 e gode.

 

Adriano Serafini