Pagelle 25/11/2012 16:33

PESCARA-ROMA: le pagelle

GOICOECHEA 5,5: Un paio di brividi causati da eccessi di confidenza e difficoltà di posizione tra i pali. Non compie parate degne di nota

 PIRIS 5,5: Sbaglia poco, ma costruisce ancora meno. Si limita a contenere le blande offensive pescaresi con qualche apprensione di troppo

MARQUINHOS 6,5: Sicuro e concentrato: con il minimo sforzo contiene Abbruscato e Quintero. Non sbaglia un colpo, anche quando la squadra soffre e fa fatica a ripartire

6,5: Utile nei pochi, ma pericolosi, palloni alti che il prova a buttare in mezzo sulle palle inattive. Salva nella ripresa su Abbruscato a botta sicura

BALZARETTI 5,5: Troppa fatica nel sostenere entrambe le fasi, soprattutto quando c'è da costruire l'ultimo passaggio. In ritardo di condizione

BRADLEY 5,5: Da mediano di centrocampo funziona meglio in fase di interdizione. Poi cala vistosamente nella ripresa, di grinta e rendimento in generale.

5,5: Un minimo di vivacità condita però da troppi errori in appoggio. Prova a fare il regista con scarsi risultati. 

6: Solito motorino di corsa e dinamismo, si perde anche lui nel vuoto della manovra romanista. Un tiro dalla distanza di poco a lato e la chiamata anticipata di Zeman per fargli tirare un po' il fiato 24' st MARQUINHO 5,5: Gli apitano due buone possibilità, ma scivola malamente

6,5: Trova il suo secondo gol stagionale con il più semplice degli appoggi dopo la corta respinta di perin. L'estremo difensore biancazzurro gli nega la doppietta in due occasioni poi esce stremato. Però i tre punti sono tutti suoi 34' st PERROTTA s.v.

OSVALDO 5: Non sembra in condizioni fisiche ottimali, anche se l'approccio alla partita rimane comunque lento e compassato. Nervoso e impacciato, non lascia mai il segno 42' st TACHTSIDIS s.v.

TOTTI 6: Primo tempo a rilento come tutta la squadra, trova più continuità nel raggio d'azione nella ripresa. Offre due ottimi assist a , sfiorando il raddoppio con un che esce di pochissimo

 

ZEMAN 5,5: L'unica cosa da salvare è il risultato, perchè il gioco è ancora una lontana meteora: anche contro un modesto e incocncludente

 

Adriano Serafini