Pagelle 19/04/2010 13:45

I voti degli altri: veni, vidi, Vucinic

 



L’allenatore giallorosso porta a casa la media/voto più alta (8,62), ma sul prato l’eroe è Mirko Vucinic (8,43): Poco vivace nel primo tempo. Poi, scatena l’inferno. Preciso come il bisturi di un chirurgo di valore il suo calcio di rigore. La palla finisce in un angolino dove Muslera non può mai arrivare. Raddoppia con una punizione che è una botta da cannoniere, una botta da scudetto. Una bomba che per un attimo ci fa tornare in mente un grande, Agostino Di Bartolomei” (Corsport).



Ma dagli spalti alla stampa nessuno dimentica che Ranieri e Vucinic dividono il merito di aver riaperto la partita con Julio Sergio (8,12): Incolpevole sul gol. Magico sul rigore... Con quella parata salva il derby e permette alla Roma di proseguire la sua corsa verso lo scudetto” (Corsport)



Veniamo agli altri. In difesa meglio Juan (7,25) di Burdisso (6,25). Il brasiliano “è lo scoglio su cui sbatte la disperata Lazio dell’ultima mezz’ora”; per l’argentino “movimento insano” sul gol di Rocchi. Sugli esterni, Cassetti (6,12), come molti altri, gioca due partite diverse. Soffre la spinta della Lazio nel primo tempo, causa il rigore a favore degli avversari, poi col passare dei minuti prende fiducia e va anche a cercare la conclusione. Dall’altra parte anche Riise (6,37)ha cominciato a giocare un po’ più tardi perché doveva srotolare il lenzuolone della per la coreografia. Ormai s’è persuaso che la capitale della Norvegia sia la Garbatella” (Il Romanista).

Capitolo centrocampo. Pizarro (7,25) anche nel primo tempo appare l’unico romanista in grado di ragionare con la palla al piede” (Il Messaggero). Instancabile e insostituibile  Perrotta (6,87): Bisogna capirlo quello della Lazio che gli ha fatto lo sgambetto quando aveva perso pure l’anima: è che Perrotta aveva corso talmente tanto che voleva vedere se era vero, se era possibile fermarlo, se era umano” (Il Romanista).



Le uniche insufficienze vanno a e (5,5): ammoniti e nervosi, nella prima fazione di gioco faticano troppo. Restano negli spogliatoi a dir poco a sorpresa, lasciando il posto a Menez (7) e Taddei (7,12). Entrano è danno spinta alla Roma. Il brasiliano, in particolare, “si procura il rigore del pareggio, lotta con grinta e ottiene risultati importanti. Regala continuità e maggiore saggezza tattica alla squadra” (Corsport).



Infine, Toni (7): un lottatore, fa salire la squadra, regalandole attimi di fiato, saltando “con tutto se stesso ogni volta e ogni volta più alto di tutti, gettando anche le stampelle oltre l’Everest” (Il Romanista)

La media voto dei più importanti quotidiani (Il Romanista, Corriere dello Sport, Gazzetta dello Sport, Il Messaggero)

GASPORT

JULIO SERGIO 7,5

CASSETTI 5

JUAN 7

BURD ISSO 5

RIISE 6

PIZARRO 6

5


PERROTTA 6

TADDEI 6,5

MENEZ 6,5

BRIGHI S.V.

VUCINIC 7,5

TOTTI 5

TONI 5,5

RANIERI 8

CORSPORT

JULIO SERGIO 7,5

CASSETTI 6,5

JUAN 7

BURDISSO 6

RIISE 6

PIZARRO 7

6


PERROTTA 6,5

TADDEI 7

MENEZ 6

BRIGHI

VUCINIC 8

TOTTI 6

TONI 7

RANIERI 8,5

IL ROMANISTA

JULIO SERGIO 9,5

CASSETTI 7

JUAN 8

BURDISSO 7,5

RIISE 7,5

PIZARRO 8,5

sv


PERROTTA 7,5

TADDEI 8

MENEZ 8,5

BRIGHI sv

VUCINIC 10-

TOTTI sv

TONI 9

RANIERI 10

IL MESSAGGERO

JULIO SERGIO 8

CASSETTI 6

JUAN 7

BURDISSO 6,5

RIISE 6

PIZARRO 7,5

5,5


PERROTTA 7,5

TADDEI 7

MENEZ 7

BRIGHI sv

VUCINIC 8,5

TOTTI 5,5

TONI 6,5

RANIERI 8