Pagelle 26/12/2009 16:27

IL PAGELLONE

JULIO SERGIO 7: Che non sia il miglior terzo del mondo ce ne siamo accorti anche quando le sue prestazioni erano altalenanti. Nelle ultime apparizioni dimostra di essere un vero, con buona tecnica e grande personalità.

DONI 5.5: Perde il posto per colpa anche dell’infortunio che poteva costargli la carriera. Quando scende in campo la Roma subisce tanti gol, non solo per suoi demeriti, ma questo pesa anche sul suo morale. Giocatore da ritrovare o secondo i punti di vista da valorizzare.

s.v.


CASSETTI 7: Il gol nel derby alza per forza di cose il voto finale. Resta il fatto che nonostante in avvio di stagione non abbia mai giocato le ultime uscite sono state assoutamente positive soprattutto per condizione, morale e peso difensivo.

BURDISSO 6.5: Il miglior acquisto dell’ultima campagna acquisti. Arribìvato tra lo scetticismo sfodera il suo carattere anche nei momenti disastrosi della squadra. Regala punti importanti ai giallorossi con la sua abilità nei colpi di testa. Cala nel finale, avrebbe bisogno di tirare il fiato.

CICINHO 5: Dopo l’infortunio al non sembra avere la testa giusta per ricominciare. Non è felice di rimanere in questa à, è molto probabile che non ci rimarrà.


MOTTA 5.5: Il fatto che non abbia una spiccata abilità difensiva non lo mette di buona luce davanti a Ranieri che spesso lo relega in panchina. Il tridente lo penalizza quando l’allenatore cerca più stbilità difensiva.

JUAN 6.5: Le continue ricadute muscolari e qualche attrito con la federazione brasiliana avevano spinto i dirigenti giallorossi a prendere in considerazione anche l’ipotesi cessione. Qualche accorgimento di preparazione anche alimentare, hanno restituito alla Roma un difensore, che quando sta bene, è assolutamente fenomenale.

MEXES 5.5: I problemi fisici e lo scarso rendimento lo rilegano in panchina nelle prime apparizioni di Ranieri. Con lavoro e abnegazione si riconquista il posto da titolare e un po’ di umiltà forse sparita. Lo stop nel derby avviene nel momento peggiore dopo qualche prestazione ai suoi livelli.

ANDREOLLI 6: Non è semplice trovare spazio guardando i nomi dei suoi compagni di reparto, ma quando viene buttato in mezzo non sfigura. Il paragone fatto con Facchetti ai tempi dell’Inter è offensivo, ma rimane una buona alternativa.

RIISE 6.5: Sembra essere tornato quello di Liverpool, calciatore di grande grinta ed esperienza. I tifosi hanno un debole per lui, e questo sembra dargli un ulteriore spinta. Si esalta nelle partite importanti, il suo peso si sente sempre con il suo fisico e il suo sinistro.

TONETTO s.v.

6: Ha giocato un infinità di partite negli ultimi tre anni. Chiedergli di fermarsi è impossibile ma questo va a inficiare su qualche prova meno lucida. Sicuramente in ripresa, adesso è il momento di ritrovare quella continuità a cui ci ha abituato.


PIZARRO 6.5: Nei momenti di difficoltà è l’ultimo a mollare, non tira mai il fiato. Questa squadra non può fare a meno di un giocatore come lui.

TADDEI 5: Famoso per il suo lavoro di raccordo tra difesa e attacco, non riesce neache minimamente a ritrovare un minimo delle sue peculiaretà. Nervoso spesso perde la testa in campo in momenti fondamentali.

BRIGHI 6: Si ferma spesso per problemi fisici, ripetersi dopo lo scorso anno sarebbe stato quasi impossibile. Garantisce comunque sempre il suo apporto quando viene chiamato in causa.

PERROTTA 6: Fa molta fatica all’inizio nel ritrovare la giusta condizione, quando sta bene garantisce un lavoro che pochi giocatori in quella posizione riescono a dare.

CERCI 6: Dimostra di avere i colpi giusti per rimanere a questi livelli, ma non garantisce ancora la stabilità di equilibri che gli chiede l’allenatore. Avrebbe bisogno di trovare la consacrazione definitiva, non è escluso che vada in prestito sino alla fine della stagione.

GUBERTI 5: In sufficienza dovuta anche allo scarso minutaggio ottenuto sino a questo momento. Nelle poche occasioni a sua disposizione si perde troppo nel cercare la giocata di troppo facendo perdere i tempi alla squadra. Probabile la sua partenza a gennaio.

FATY s.v.

JULIO BAPTISTA 4.5: Lontano parente del calciatore ammirato in giro per l’Europa. Trova poco spazio, e quando lo trova è assolutamente un fantasma.

MENEZ 6: Alti e bassi per il francesino che sotto la cura Ranieri si dedica con più attenzione anche alla fase difensiva. Alterna colpi da campione a momenti di inspiegabile vuoto. In crescita comunque rispetto alla scorsa stagione.

VUCINIC 5.5: Avvio di stagione disastroso, manca del ritmo partita non trovando mai il contatto con la porta. Si sblocca nel momento più delicato cominciando a dare più sostanza alle sue prestazioni. Di buon auspicio per l’anno nuovo.

TOTTI 8: I numeri parlano da soli, 20 gol stagionali realizzati tra campionato ed Europa League, mai nella sua storia aveva avuto un inizio di stagione così prolifico. Ritrovata la condizione con continuità prende per mano la squadra nei momenti di difficoltà e la trascina solitaria al quarto posto in classifica.

OKAKA 6: Cerca di ritagliarsi il suo spazio, mostrando quanto meno un miglioramento sotto l’aspetto del sacrificio tattico. La finalizazzione resta comunque un problema, e per un attacante non è certo poco, ma si rende utile sopratutto in coppa.

 

RANIERI 7: Il suo ruolo pragmatico come ha detto lui non ci avrà fatto vedere la Roma più bella di sempre, ma il lavoro svolto su questo gruppo si vede eccome. Dopo la bufera Spaletti ha il merito di aver riunito uno spogliatoio logoro e di essere riuscito a motivare un gruppo che ha ancora molto da dare.