Pagelle 10/10/2009 17:46

Le pagelle di questo inizio stagione: Totti il migliore, tante insufficienze



Dopo un avvio da dimenticare, la Roma sta risalendo la china in classifica, ma è evidente che la squadra, passata di mano in corsa da Spalletti a Ranieri, possa fare molto di più.



Ecco le prime valutazioni dopo questi primi due mesi di calcio giocato.



POLLICE SU:

: Fin qui è stato senza dubbio il migliore tra i giallorossi. Sei reti in campionato sono il suo biglietto da visita che va ad aggiungersi alle dieci realizzate in Europa League. 16 goal in 10 partite racchiudono alla perfezione la stagione del che, nonostante le critiche e il periodo buio, è sempre lì a tirare avanti la carretta, da sempre! Voto 9,5



: Alle spalle del , si piazza la stella del centrocampo giallorosso. Sebbene non sia ai suoi livelli più alti, la sua generosità e le sue doti da leader hanno permesso alla Roma di uscire da situazioni parecchio complicate, Catania su tutte. E se gioca così bene quando non è al meglio… Voto 8



Burdisso
: Arrivato tra lo scetticismo di tutti, l’argentino si è conquistato la stima e la fiducia del popolo giallorosso. Con Mexes e Juan spesso assenti o in difficoltà, ha preso per mano la difesa che, sebbene rimanga la più battuta della Serie A, sembra aver trovato nell’ex interista la guida ideale per il rilancio. Voto 7



Riise
: Davvero positivo l’inizio di stagione del norvegese. Non sempre utilizzato, non ha mai alzato la voce e quando mandato in campo ha risposto sempre ‘presente’. Un suo pesantissimo goal a Siena è valso persino due punti. Voto 7

Brighi: Nonostante le noie fisiche non gli abbiano permesso di essere sempre a disposizione, il buon Matteo ha sempre fatto sentire la propria presenza in campo, adattandosi come sempre a tutti gli schemi adottati. Voto 6,5

Faty: E’ vero che il centrocampista francese è fin qui stato utilizzato col contagocce, ma contro il ha dato prova di grande voglia e determinazione. L’esempio dato dal francese va premiato. Voto 6,5

Perrotta: Dopo qualche difficoltà iniziale, non appena è entrato nei meccanismi di gioco di Ranieri, è tornato ad esprimersi su standard tutto sommato positivi, sebbene non sia più accompagnato dalla condizione straripante che l’ha contraddistinto negli anni d’oro. Voto 6,5

Okaka: E l’unico attaccante ‘pesante’ di cui dispone la Roma. Non è ancora riuscito ad esplodere, rispettando così le tabelle di marcia prefissate sul suo conto da anni, ma a Ranieri fa parecchio comodo. In Europa League si è già rivelato utile per far rifiatare i titolari senza farli rimpiangere. Voto 6,5

NE’ SU NE’ GIU

Pizarro: A tratti irritante, a tratti predicatore nel deserto. Il cileno, come sempre, alterna buone prove a gare in cui andrebbe sostituito dopo meno di 20 minuti. Nel nuovo modulo, però, sembra stia pian piano trovando la sua collocazione. Voto 6

Julio Sergio: Ha svolto il suo compito senza infamia né lode, ma garantendo indubbiamente maggiore sicurezza di quanto fatto vedere da Artur. Può essere un ottimo secondo-terzo . Voto 6

Andreolli: Ogni qual volta viene chiamato in campo, dimostra di essere all’altezza della situazione. Chissà perché questo avviene così raramente. Voto 6

Cerci: Ha alternato buone prove a prestazioni da dimenticare (non ultima, quella col ), ma sembra in grado di meritare la fiducia che Ranieri gli sta concedendo. Pian piano potrebbe diventare una pedina importante nello scacchiere giallorosso. Voto 6

POLLICE GIU’:

Menez: Con Spalletti era partito benissimo, poi con l’arrivo di Ranieri si è nuovamente “perso”. Il tecnio non lo vede e l’ha già più volte “bastonato”, sia in pubblico che all’interno dello spogliatoio. Il rischio è quello che, di questo passo, raramente lo rivedremo in campo e siamo convinti che è un vero peccato. Se poi, però, quando Ranieri gli concede una chance, lui decide di gigioneggiare come contro il CSKA Sofia, non si aiuta di certo. Voto 5,5



Guberti: Se Ranieri ha deciso di fargli fare la spola tra panchina e tribuna la colpa non è certo sua, fatto sta che fin qui l’ex talento del Bari non è riuscito ad esprimere le proprie potenzialità. Voto 5,5

Juan: Passi che i guai fisici non gli hanno praticamente mai lasciato tregua ma, a dirla tutta, hanno stufato. Il brasiliano non riesce a rendersi disponibile nemmeno per la metà delle gare in programma e rischia di diventare un lusso che la Roma non può permettersi. Voto 5,5

Vucinic: Un attaccante deve fare goal e Mirko, finora, non ne ha nemmeno visto l’ombra. Qualche buona giocata (si veda il primo goal di contro il ), non può bastare ad un giocatore della sua fama. I tifosi gli chiedono di più e non ce la sentiamo certo di dar loro torto. Voto 5,5

Motta: Il momento di difficoltà attraversato dalla squadra non l’ha certo aiutato, ma lo scorso anno l’ex capitano dell’Under 21 ci aveva abituato a prestazioni indubbiamente migliori. Promuoverlo per lo scorcio di stagione disputato fin qui, sarebbe davvero fargli un torto. Voto 5,5



Mexes:
Quello che doveva essere uno dei punti di forza della Roma, si è rivelato fin qui un punto debole. Spesso distratto e nervoso, ha finito perfino per farsi soffiare il posto da Burdisso. Nella gara del rilancio, a Catania, la sfortuna l’ha messo k.o. dopo 10 minuti. Voto 5

Taddei: Abulico, svogliato, quasi sempre avulso dal gioco. Non prova più una giocata, si limita al compitino e a servire il compagno più vicino. Non è questo il Taddei di cui la Roma ha bisogno e, di questo passo, vedrà con più frequenza i sedili della panchina che il prato verde. Voto 5

Cassetti: La topica clamorosa commessa contro la è solo la punta di un iceberg fatto di errori ed incertezze a iosa. Non va bene. Voto 4,5



Artur
: E’ partito male, ha finito peggio. Inadeguato a difendere la porta giallorossa, ha mostrato parecchie lacune sia tecniche che psicologiche. La sua avventura in giallorosso, col recupero di Doni, l’arrivo di e le buone prove di Julio Sergio, sembra già arrivata al capolinea. Voto 4



NON GIUDICABILI:



: La papera clamorosa commessa in occasione del goal di Lavezzi non può essere sufficiente per bocciare un al rientro in campo dopo un lungo infortunio e, per di più, entrato in campo a partita in corso.

Tonetto: In campionato ha giocato pochi minuti per essere valutato, anche se ormai si è “rassegnato” al ruolo di gregario.



Antunes, Cicinho, Esposito, Pit, Baptista e Doni: Ancora zero presenze all’attivo, eccezion fatta per i 55 minuti disputati da Julio Baptista, comunque insufficienti per dare una valutazione.

 

LR24