Pagelle 21/12/2008 23:36
CATANIA-ROMA: le pagelle
DONI 5,5: Sulla rete di Baiocco e sul terzo gol di Morimoto non può davvero fare nulla di più ma in occasione del 2-0 il piccolo giapponese fa fare la figura dei brocchi a due nazionali brasiliani come Juan e il portiere giallorosso. Non contribuisce molto ad infondere sicurezza ad un reparto completamente allo sbando.
CASSETTI 5: Poco propositivo e schiacciato costantemente all'indietro dall'aggressività catanese, così come Riise sull'altra fascia. Dagli esterni non giunge mai aiuto per un attacco già svogliato di suo.
MEXES 4,5: Leggermente meglio del compagno di reparto (ma era davvero difficile fare peggio), vede Mascara e Morimoto scappargli da tutte le parti e lui fa di tutto per aprirgli autostrade davanti. Nel finale perde la testa e lo smisurato nervosismo rischia più volte di costargli il rosso. Atteggiamento da censurare per un giocatore che, sul piano caratteriale, non mostra ancora la giusta maturazione.
JUAN 4: La trasferta di Catania gli vale la palma d'oro come peggior prestazione in maglia giallorossa dal suo arrivo a Trigoria. Perennemente con la testa tra le nuvole, marca Morimoto a due metri di distanza lasciando praterie deliziose per un attaccante con la rapidità del giapponese. Come se non bastasse riesce anche nell'impresa di perdere tutti i contrasti aerei contro il suo uomo nonostante la notevole differenza di statura. Partita degna del miglior Cesar Gomez.
RIISE 5: Discorso analogo a quello fatto per Cassetti. Naufraga rapidamente nel mare di maglie rosso-azzurre soffrendo oltre misura le iniziative di Mascara e Biagianti, perdendo nettamente la contesa sul piano della corsa e della fisicità. CICINHO 5,5: Entra e la Roma prende il terzo gol, poi il Catania si calma e per lui c'è qualche spazio in più rispetto al norvegese. Peccato che non salti praticamente mai l'uomo.
PERROTTA 5: Ingaggia un duello dialettico con l'insopportabile Baiocco ma al di là di aver interpretato il pensiero della maggior parte dei tifosi romanisti, mandando più volte a quel paese l'ex centrocampista del Perugia, la sua prestazione non offre niente altro. Un po'poco se di fronte hai una squadra che pressa a tutto campo come neanche l'Olanda di Michels.
DE ROSSI 4,5: Dispiace bocciare così Capitan Futuro ma oggi per il biondo centrocampista nulla ha girato nel verso giusto. Lento, prevedibile, incapace di aiutare una difesa allo sbando, nervosissimo e sempre in difficoltà contro la velocità degli etnei.
BRIGHI 5: Meno brillante rispetto a qualche partita fa, viene risucchiato dal centrocampo catanese che lo imbriglia senza nessuna difficoltà limitandone gli inserimenti e costringendolo quasi esclusivamente a compiti difensivi, svolti senza troppa diligenza. Dall'87'OKAKA 5,5: Si trova sulla testa la palla del clamoroso pareggio all'ultimo minuto di recupero e riesce a mettere a lato quando ormai i catanesi già si disperavano. Poteva essere la svolta per la sua stagione, è giovane, avrà altre chances in futuro.
JULIO BAPTISTA 5: Leggermente più vivace di Vucinic, sfiora anche il gol del 2-1 in finale di primo tempo, nella ripresa sonnecchia beato fino all'uno-due che riapre l'incontro. A quel punto si rivede uno straccio di reazione anche dal brasiliano, condita però da troppe imprecisioni.
TOTTI S.V.: In settimana non si era quasi mai allenato per via di un attacco febbrile e, infatti, in campo cammina per mezz'ora. Un guaio muscolare aggiunge sfortuna alla sfortuna e dopo la sua uscita una Roma già fragile inizia ad incassare un gol dietro l'altro. Dal 31'MENEZ 5,5: Tra i "migliori" in campo in una squadra senza sufficienti, sembra di rivedere quello di un mese fa all'inizio, quando tende a nascondersi e non gli riesce nulla, poi sale in concomitanza con il calo catanese e crea qualche fastidio agli uomini di Zenga. Suo il gol che riapre definitivamente il match ma buona parte del merito va a Bizzarri, che bissa la papera del primo tempo su Brighi senza, però, riuscire a rimediare all'errore.
VUCINIC 5: Mezzo punto in più esclusivamente per la rete realizzata con astuzia e caparbietà. Ripete la prestazione di domenica, scialba e incolore, confermando quella mancanza di continuità che lo ha caratterizzato fin dal suo arrivo. Per sua fortuna, grazie al divieto di trasferta per i tifosi giallorossi, oggi ha evitato i fischi dal fratello.