Massimo Ascolto 06/05/2022 17:06
FOCOLARI: "Mourinho è un genio" - SCONCERTI: "Ieri ha capito l'importanza di questa vittoria" - MAIDA: "La Roma più solida che io ricordi"
La Roma si guadagna un biglietto per Tirana tornando a giocare una finale europea dopo 31 anni. "Mourinho fa troppo la differenza" secondo Roberto Pruzzo. "A prescindere da come andrà a Tirana, sarà un dramma quando dovremo lasciarci da questo allenatore" ragiona Francesco Balzani. Incensato anche Zalewski che per Augusto Ciardi è "il più forte esterno sinistro della Roma dai tempi di Candela". "Uno come lui nasce ogni 10 anni, è un talento purissimo" per Federico Falvo.
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Questo e tanto altro in "Massimo Ascolto", rubrica de LAROMA24.IT curata dalla redazione. Una passeggiata tra i più importanti programmi radiofonici della capitale. Buona lettura.
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La Roma è consolatoria per il calcio italiano. Penso che ad agosto nessuno avrebbe immaginato che questa coppa di terza categoria assumesse il valore che ha assunto al cospetto di una città di romanisti impazziti. Era importante vincere al di sopra di qualsiasi discorso. A (FRANCO MELLI, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Lo Sport)
La partita di ieri ha ricalcato l'andata. Andare in vantaggio subito ha permesso alla Roma di fare una partita difensiva. Il Leicester poi non ha una gran capacità di finalizzare, quindi la partita difensiva era quella giusta da fare. La cosa importante era riuscire a tenere la partita dalla tua parte. E' stata la partita che doveva essere fatta, ed è stata fatta bene. Una cosa 'dritta', andata nel modo in cui si voleva che andasse. Il pianto di Mourinho? Credo abbia avvertito la particolarità di questa stagione soprattutto per se stesso. Sono 6 anni che non vince e la paura che fosse cambiato qualcosa probabilmente c'era: credo abbia sentito l'importanza della cosa che era stata fatta e che si sia abbandonato a questa emozione (MARIO SCONCERTI, Tele Radio Stereo, 92.7)
Una serata magica in tutti i sensi. La Roma ha fatto le cose per bene, con solidità e compattezza. Il pubblico è stato straordinario, una cosa clamorosamente bella che ha contribuito alla vittoria. Su tutti poi c'è un allenatore leggendario. Forse non ci siamo accorti pienamente di cosa sia Mourinho: il portoghese ha plasmato questa squadra dandole orgoglio e forza (ALESSANDRO VOCALELLI, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Lo Sport)
Brava Roma. Il 'magnifica' me lo vorrei tenere da parte per dopo la finale. Mi sembra giusto che la Roma punti a vincere questa coppa che in assoluto vale meno delle altre, ma non dal punto di vista di chi partecipa. I giallorossi hanno fatto un cammino molto faticoso e lungo e meritano la finale. Negli ultimi minuti ho visto quasi il calcio di una volta, la squadra ha dato veramente il massimo tenuto conto delle proprie capacità tecniche (LUIGI FERRAJOLO, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Lo Sport)
Serata magnifica, sotto certi aspetti commovente. L'amore che ho visto ieri sera all'Olimpico, nella mia carriera, non mi era mai capitato di vederlo. Una cosa fuori dal mondo, di una bellezza che va riconosciuta. Mourinho ha chiamato quel pubblico e il pubblico ha risposto. Tutto il resto passa in secondo piano. Qualcosa di straordinario. Abbiamo visto cose incredibili e il merito principale è di Mourinho. E' lui il protagonista assoluto, è un genio (FURIO FOCOLARI, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Lo Sport)
Ieri sera una Roma granitica. E' stata la serata più coinvolgente, più di Roma-Barcellona, più di quella con il Liverpool. C'era un vento che soffiava indirizzando la partita. Non c'è mai stata la percezione che il Leicester potesse rovinare questa festa. Dal punto di vista dell'anima è la Roma più solida che io ricordi. E il merito non può che essere di Mourinho, che ha trovato il sistema di valorizzare al massimo i suoi giocatori (ROBERTO MAIDA, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Lo Sport)
Una Roma coinvolgente. Si può dire che si esagera, ma se c'è passione c'è passione. Mourinho ha fatto davvero un miracolo in pochi mesi e ieri è entrato ancora di più nel cuore della gente con quel pianto finale. E' proprio coinvolto emotivamente e non credo che stesse fingendo. Rui Patricio non ha mai fatto parate importanti, gli inglesi hanno dimostrato tutta la loro pochezza (ILARIO DI GIOVAMBATTISTA, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Lo Sport)
La squadra ad un certo punto della stagione, dopo la brutta prestazione con l'Inter, ha capito che non si poteva più scherzare. Mourinho è allucinante, una finale di coppa europea non si vedeva a Roma da 31 anni (GIANLUCA LENGUA, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Lo Sport)
Dopo 31 anni ritorniamo a disputare una finale europea, bisogna fare un grande ringraziamento al presidente Friedkin, al mister Mourinho e alla squadra che è stata fantastica. Quello che è successo ieri è una cosa solo ed esclusivamente da Romanisti, solo qua poteva accadere una cosa simile. Questa finale è il grande miracolo di Mourinho e di Friedkin. (MARIO CORSI, Centro Suono Sport 101.5, Te la do io Tokyo)
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Serata fantastica, ti viene voglia di essere romanista anche se non lo sei. Mourinho fa troppo la differenza: può piacere o meno, starà sulle scatole a tanti, ma averlo in panchina è tanta roba… Un vero condottiero. Sento ancora le critiche al suo gioco, ma ha fatto 26 finali di coppa, ma scherziamo? Ma quando ricapita un’occasione così? (ROBERTO PRUZZO, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Mattino Sport e News)
Non una grande partita ma una partita intelligente, è bastato questo contro una squadra normale. Può essere la prima o l’ultima coppa, ma resta una finale. Una finale non inaspettata vedendo il parco squadre, Mourinho stesso non si è mai nascosto e ha capito che era un obiettivo possibile (FERNANDO ORSI, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Mattino Sport e News)
La Roma ieri ha fatto la partita che ci si aspettava, solida, il Leicester non è stato mai pericoloso. Essere efficaci sulle palle inattive è un grande merito di Mourinho. Il prossimo stadio della Roma dovrà essere di almeno 60mila posti. Rui Patricio è una sicurezza, la Roma ha finalmente trovato un portiere. Mourinho sta portando avanti una rivoluzione, sta stravolgendo la mentalità dell’ambiente e dei giocatori (MAX PALOMBELLA, PlayRoma)
Tutto bello, ma è la finale di Conference League contro il Feyenoord, non è una vittoria da sminuire ma vanno messi degli steccati, non si può andare oltre un certo livello. Un applauso alla Roma per la scelta di riservare i biglietti agli abbonati presenti a Bodo, un pensiero di civiltà sportiva che nessuna società ha mai fatto (MARIO MATTIOLI, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Mattino Sport e News)
Non si parla di qualità di gioco ma la Roma è una squadra sempre presente, in cui tutti accettano quello che è il momento della partita. Dal vivo però mi sono reso conto di quello che diceva Mourinho: la squadra è stanca, giocare il giovedì e poi la domenica è complicato (UBALDO RIGHETTI, Tele Radio Stereo, 92.7)
È stata una notte magica, mettiamo da parte le considerazioni sulla Conference e sulla partita. I protagonisti sono stati il pubblico e gli inglesi, ma quelli della Roma, non quelli del Leicester. Smalling e Abraham su tutti. Mourinho l’aveva chiesto e la Roma di fatto ha giocato in 12 (FURIO FOCOLARI, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Mattino Sport e News)
Zalewski è il più forte esterno sinistro della Roma dai tempi di Candela (AUGUSTO CIARDI, Tele Radio Stereo, 92.7)
Una meraviglia, qualcosa di entusiasmante dal prepartita al postpartita. Un successo che fa bene alla Roma ma anche al calcio italiano. Una prestazione degna di Mourinho, che ancora una volta dimostra la sua esperienza (XAVIER JACOBELLI, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Mattino Sport e News)
Ora non puoi staccare a livello nervoso e riaccendere improvvisamente per la finale. Ma Mourinho in questo è un maestro (SERSE COSMI, Tele Radio Stereo, 92.7)
Una serata pazzesca, devo dire che Mourinho assieme alla Roma hanno trasformato una competizione europea in un evento indimenticabile. La Roma ha giocato una semifinale più importante 4 anni fa ma quanto successo resterà indimenticabile (STEFANO AGRESTI, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Mattino Sport e News)
Quando tu hai un pubblico così, uno stadio così, come fai a non alzare l'asticella dopo che l'hai già fatto? Friedkin va ringraziato 3 volte: per aver comprato la Roma, aver preso Mourinho e aver riportato la gente così allo stadio (ANTONIO FELICI, Centro Suono Sport, 101.5, Te la do io Tokyo)
È stata una stagione difficile, faticosa, a tratti pesante. A volte abbiamo visto una Roma debole e fragile, Mourinho ha fatto un lavoro complicato ma ad oggi ci porta ad essere in corsa per qualcosa. Non stiamo correndo per Champions o scudetto, ma il nostro percorso è comunque soddisfacente. A novembre eravamo in un buco cosmico, ora siamo in finale, ma non rompeteci le palle! (VALENTINA CATONI, Tele Radio Stereo, 92.7)
Un anno dopo, José Mourinho è l’uomo che riporta la Roma in finale di una coppa europea. Sarà anche la Conference League, ma in finale non ci sono arrivate Marsiglia, Tottenham e PSV, squadre di blasone. E questo è un dato di fatto incontestabile, è il primo mattone messo da Mourinho. Le sue lacrime non sono false, Mourinho non è un attore, fa un altro lavoro: uno che ha vinto di qua e di là si emoziona per una finale di Conference ottenuta con la Roma (ALESSIO NARDO, Tele Radio Stereo, 92.7)
I bambini sono tornati ad essere della Roma, si vedono di nuovo le magliette in giro come non si vedeva da anni. Quello che si è visto ieri all'Olimpico non lo vedi in giro in Europa, in più hai Mourinho. A prescindere da come andrà a Tirana, sarà un dramma quando dovremo lasciarci da questo allenatore (FRANCESCO BALZANI, Centro Suono Sport, 101.5, Te la do io Tokyo)
Alla stagione della Roma per ora do 7, sta assolutamente in linea con le aspettative. Avrei scelto uno stadio più capiente per una finale rispetto a quello di Tirana. Il Feyenoord è un’ottima squadra con tanti buoni giocatori, non sarà semplice. Uno come Zalewski nasce ogni 10 anni, è un talento purissimo. Vina vorrei vederlo anche l’anno prossimo prima di dare un giudizio definitivo (FEDERICO FALVO, PlayRoma)