Massimo Ascolto 23/03/2021 22:30

FELICI: "Sarri soluzione eccellente" - FERRAJOLO: "Fonseca obiettivo di un massacro settimanale" - LEGGERI: "Allegri da solo non basta"

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Il tema allenatore è al centro dei dibattiti radiofonici. "Nagelsmann è un'opzione che mi intriga" dice Massimiliano Magni. "Allegri sarebbe la soluzione migliore, anche se a me per il tipo di rosa che ha la Roma piacerebbe anche Sarri" l'opinione di Gianluca Piacentini. "La Roma avrebbe bisogno di un allenatore di grande profilo, tipo Allegri che ti permette di crescere" secondo Stefano Agresti.

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Questo e tanto altro in "Massimo Ascolto", rubrica de LAROMA24.IT curata dalla redazione. Una passeggiata tra i più importanti programmi radiofonici della capitale. Buona lettura.

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Nella Roma, nella mia testa, deve esserci un centravanti in più e un trequartista in meno, facile dire Pastore. Magari anche due trequartisti in meno (FEDERICO NISIITele Radio Stereo, 92.7)

Fonseca probabilmente non sarà più l'allenatore della Roma nella prossima stagione, ma a pochi giorni di un quarto di finale d'Europa League, in questa città si parla solo del toto allenatore, come se la stagione fosse finita domenica. La Roma era stata pronosticata da tutti tra il sesto e il settimo posto, oggi è sesta, non capisco perché sorprenda. Fonseca è talmente somaro che ha portato l'unica squadra italiana nei quarti di finale di una coppa Europea. Chi è convinto che il Max Allegri di turno - che non arriverà a Roma - da solo basti per vincere, è completamente fuori strada. Si continua a generare false speranze, a gettare fumo negli occhi alla gente invece di pensare alla realtà, all'attuale stagione ancora in corso (MAX LEGGERI, 1927 On Air - La storia continua)

La Roma ha ancora obiettivi importanti da rincorrere, su tutti la possibilità di arrivare a vincere una competizione europea che le manca da sessant'anni. È altrettanto vero che la prossima stagione si programma oggi e se i Friedkin hanno deciso di cambiare è giusto che in silenzio si inizi a lavorare, perché nella prossima annata saranno tante le panchine importanti a cambiare. La sconfitta contro il è stata una goccia pesante in un vaso pieno di errori e incomprensioni tra squadra e allenatore. Il pensiero del tifoso deve esser al campo, alla doppia sfida con l'Ajax, ma una grande società deve lavorare anche sul futuro e scegliere personaggi che migliorino gli ultimi deprimenti campionati (CHECCO ODDO CASANO, 1927 On Air - La storia continua)


Fonseca mi verrebbe da metterlo a paragone con Luis Enrique, ma Fonseca ha avuto un anno in più. Devo capire cosa vuole fare Friedkin: se vuole vincere deve convincere Allegri. Stop. Sarri sarebbe una soluzione eccellente, ma con lui non parliamo di vittoria a breve, ma più a medio-lungo termine. Comunque la mia speranza è una: non cerchiamo il prossimo allenatore con i software, per favore. Dobbiamo ripartire da un allenatore che conosce il calcio italiano, non ci inventiamo strade esotiche (ANTONIO FELICI, Centro Suono Sport, 101.5, Te la do io Tokyo)

Il progetto che hanno raccontato fin qui i Friedkin, quello della vittoria a medio-lungo termine, ha un identikit italiano ben preciso: Maurizio Sarri. Se avessi due euro oggi li giocherei su di lui. Allegri? I contatti ci sono stati, ma bisogna aspettare e capire. Capire se su di lui andranno squadre in grado di ‘garantirgli’ la vittoria a breve termine (FRANCESCO BALZANICentro Suono Sport, 101.5, Te la do io Tokyo)

Forse Sarri rappresenta il giusto equilibrio tra quelli che puoi e quello che vuoi fare. Ma io rispetto a lui darei ancora fiducia a Fonseca (CHIARA ZUCCHELLI, Retesport, 104.2)

Questo è il momento in cui la Roma deve valutare il futuro. Non credo alla favola del “vediamo come va a fine stagione”. Credo che nella testa dei Friedkin ci siano già delle certezze, nel bene e nel male. Il cambio in panchina ad oggi sembra inevitabile. Ma consegnare per l’ennesima stagione una squadra da rivoluzionare all’ennesimo allenatore, dovremmo aver capito, perché ce lo dice la storia, che rischia di portare a poco o nulla (GIULIA MIZZONIRetesport, 104.2)

Il tempo ci sta dicendo che questa Roma è largamente incompleta. Dobbiamo renderci conto che c’è l’usura del tempo che fa la differenza su e Pedro. Il ruolo del in futuro va largamente migliorato. Ci sono dei limiti di Fonseca, che in determinate partite (quando l’asticella si alza) non riesce a trovare i risultati importanti. Questo livello di empatia tra tecnico e giocatori è sufficiente per l’Europa League ma non per la Serie A. Le dichiarazioni post di Fonseca ci dicono che questo percorso è buono fino a un certo punto. Sufficiente in Europa League (vediamo con l’Ajax) ma non in campionato. Il gruppo della prossima stagione non va rivoluzionato: bisogna aggiungere alcuni tasselli importanti per rendere questa squadra più completa. Contro il abbiamo visto un obbrobrio tattico: una squadra né adatta a difendere basso né in grado di pressare alto (PAOLO ASSOGNARetesport, 104.2)

È inaccettabile che Fonseca sia l'obiettivo di un massacro settimanale, solo se vince si placa qualcosa. Ma questo succede da settembre e non credo sia il modo migliore per lavorare. Per la Roma e per Fonseca penso sia meglio che a fine stagione il portoghese vada via (LUIGI FERRAJOLO, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Lo Sport)

Secondo me, Fonseca sta disputando un campionato inferiore alle attese, ma una competizione europea molto buona. Il mistero è capire come mai la squadra sia così disinvolta ed efficiente in Europa, mentre in campionato zoppica quando il livello si alza. C'è un dibattito interno sugli allenamenti: qualcuno della squadra ritiene che non siano abbastanza intensi per sopportare un confronto contro squadre molto fisiche (ROBERTO MAIDA, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Lo Sport)

Non vorrei che la questione Fonseca diventi un ombrellone. Per fare una bella Roma devi prendere un , un difensore centrale, un , un centrocampista importante e forse due attaccanti. Per fare il salto di qualità è bene che la Roma si concentri su come migliorare la squadra. Non vorrei che l'argomentone Fonseca distragga qualcuno dai compiti primari (ALESSANDRO VOCALELLIRadio Radio, 104.5, Radio Radio Lo Sport)


La Roma ha deciso di cambiare allenatore. Alla fine della partita Fonseca ha dichiarato la mancanza di mentalità, ma poi ci sono le parole di Pellegrini. Mi dicono che negli allenamenti non ci sia grande intensità. Bisogna gestire il finale di stagione e tentare di andare in . La società però vuole fare investimenti già quest’anno e la mancata qualificazione ti costringe a spendere di più, sei meno attrattivo. So che la Roma avrebbe puntato un grande centravanti, ma non parliamo né di Icardi né di Aguero, ma vedremo che accadrà (ILARIO DI GIOVAMBATTISTA, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Mattino, Sport e News)

La Roma deve cambiare allenatore. Sarri ha lusinghe da parte di molte squadre, ma bisognerà vedere come evolverà il prossimo mese. Tutte le squadre sono legate da un filo invisibile, se la le vince tutte Pirlo può restare, lo stesso si sta riprendendo. Fonseca abbiamo capito che verrà cambiato a fine stagione, ma ci sono ancora molte partite da giocare oltre all’Europa League. Pellegrini a fine partita ha fatto capire che la squadra non sia in grado di giocare partite così ravvicinate (ROBERTO PRUZZO, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Mattino, Sport e News)

La stagione non è ancora finita, la Roma è ancora in corsa in Europa, ma è già partito il toto allenatore. Nagelsmann? E' un'opzione che mi intriga (MASSIMILIANO MAGNI, Retesport, 104.2)

Io credo che le piccole scelte facciano la differenza. A me per esempio Cristante in mezzo alla difesa non piace, da libero diventa pericoloso per il proprio e quando va in attacco diventa pericoloso per gli avversari. La Roma sta sprecando una risorsa a farlo giocare in quel ruolo. Dalle parole di Pellegrini traspare che non c’è sintonia con il tecnico, il tutto portato alla luce a livello civile però non è da oggi che la squadra abbia perplessità su Fonseca (SANDRO Radio Radio, 104.5, Radio Radio Mattino, Sport e News)

Quando Pellegrini dice quelle parole a fine partita prende le sue responsabilità. Ovvio che ci sono partite che uno prepara in un modo, ma poi devi contare anche che in campo scende la squadra avversaria. Il ha vinto per un calcio piazzato e una mezza papera di Pau Lopez, forse bastava metterci un po’ più di attenzione. Se la Roma non vince gli scontri diretti vuol dire che è più debole delle altre, non è un caso ormai. Sei più debole (FERNANDO ORSI, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Mattino, Sport e News)

Per me i Friedkin dovrebbero puntare tutto su un tecnico al di sopra di ogni sospetto, uno che metta tutti d’accordo, proprio per dare un segnale forte alla piazza e ai calciatori che rimarranno. Allegri sarebbe la soluzione migliore, anche se a me per il tipo di rosa che ha la Roma piacerebbe anche Sarri (GIANLUCA PIACENTINI, Retesport, 104.2)

La lite che Fonseca ha avuto con è stata l’unica evidente, ma credo che il pensiero espresso dal bosniaco sia anche quello di altri giocatori della Roma. Penso a Pellegrini e alle sue parole a fine partita domenica… (FURIO FOCOLARI, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Mattino, Sport e News)

Fonseca? La partita col ha certificato la sua inadeguatezza. Il lusitano è l'uomo sbagliato al posto giusto, le continue discussioni con i big dimostrano che non è un fine psicologo. Se fossi un uomo della società richiamerei tutti all'ordine perché la stagione comunque non è finita (STEFANO PICCHERIRetesport, 104.2)

Io credo che la Roma cambierà l’allenatore. Se poi la squadra vince l’Europa League sarà un discorso diverso e i giochi verranno chiusi più avanti. La Roma avrebbe bisogno di un allenatore di grande profilo, tipo Allegri che ti permette di crescere. Lui è una possibilità, però se tu non vai in è più difficile da convincere. Vediamo poi i risultati dell’ultima parte della stagione (STEFANO AGRESTI, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Mattino, Sport e News)

La mancanza di continuità è il vero male di questa Roma: è una squadra che ha un'eccessiva alternanza di risultati e di gioco. Poi se alcuni singoli, come il , continuano a commettere errori da oratorio, diventa difficile. Ibanez è un altro: sempre distratto, sempre in ritardo sulla marcatura. Fonseca continua ad insistere con Cristante centrale, quando ha Kumbulla in panchina: scelte che non capisco. Le responsabilità dei calciatori sono tante (CICCIO GRAZIANI, Retesport, 104.2)