Massimo Ascolto 24/02/2018 02:45
MELLI: "Di Francesco ha perso un po' la pazienza con i big" - DOTTO: "La Roma una fabbrica di dubbi, Dzeko irritante"
Dopo la delusione di Champions League, torna il campionato con il Milan che arriverà domenica sera all'Olimpico. "Più che Schick mi aspetto Defrel dal primo minuto col Milan" dice Giovanni Parisi. "Fisicamente i rossoneri possono mettere in difficoltà i giallorossi, soprattutto dopo aver visto il secondo tempo in Ucraina" secondo Fernando Orsi.
Alessandro Austini fa il punto della situazione su Eusebio Di Francesco: "Se centrerà il 4° posto non ci saranno i presupposti per un cambio tecnico. Gasperini? Da una parte mi affascina anche se non mi sta molto simpatico".
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Questo e tanto altro in "Massimo Ascolto", rubrica de LAROMA24.IT, curata dalla redazione. Una passeggiata tra i più importanti programmi radiofonici della Capitale. Buona lettura.
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- La Roma è una fabbrica di dubbi: non sai mai cosa si troverà. Su Dzeko molto dipenderà dalle scelte di Di Francesco che sono necessarie: il problema è oggettivo e non si può più nascondere. Forse l’unica chance che resta è pensare che una sua esclusione possa fargli accendere un lampo d’orgoglio. In questo momento ci sottrae più di quanto ci dà. So che non si può nominare, ma con uno con l’atteggiamento di Immobile saremmo lì assieme alla Juve. Dzeko non dà mai l’impressione di essere un predatore, è irritante per la sensazione di mollezza che dà (GIANCARLO DOTTO, Tele Radio Stereo, 92.7)
- Il 2-1 non è un risultato buono ma ti tiene in vita. E’ chiaro che ai quarti non ci arrivi con la Roma del secondo tempo, una Roma troppo brutta. Perché in questa squadra ci sono due anime? Eppure di giocatori di personalità ce ne sono… (ANDREA PUGLIESE, Tele Radio Stereo, 92.7)
- Trovo che Di Francesco abbia un po’ perso la pazienza con chi dovrebbe rendere di più. E invece rendono di meno. Al di là di mercato e infortunio, i grandi giocatori della Roma non sono grandi. Iniziando da Dzeko, passando per Nainggolan e così via (FRANCO MELLI, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Lo Sport)
- Il secondo tempo di Shakhtar-Roma, se vogliamo, non ha detto nulla di nuovo. La Roma, nelle sue contraddizioni, ha anche passaggi a vuoto netti. Come a Lione si è rischiato di vanificare tutto in pochi minuti: senza Peres e Alisson saremmo andati a casa con 4 gol sul groppone. Sicuramente con questi passaggi a vuoto non si va molto lontano. Tutti gli anni ci ritroviamo a parlare di personalità. E ci sono giocatori che dovrebbero averla. Il problema allora dov’è? (GIANLUCA PIACENTINI, Tele Radio Stereo, 92.7)
- Non è una stagione drammatica, può essere ancora volgere verso la positività. Ma adesso servono i big (ILARIO DI GIOVAMBATTISTA, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Lo Sport)
- Se i ‘senatori’ rendono al di sotto del loro standard è qualcosa che riguarda anche l’allenatore. Troppo facile dire ‘Dzeko gioca male’… L’allenatore è lì per ottenere da loro il massimo rendimento. Il discorso coinvolge tutti. Perdere 2-1 con lo Shakhtar ci sta, ma non per il modo: ci sarà pure una via di mezzo tra la piccola lezione di calcio del primo tempo e la squadra modestissima del secondo. Rinunciare ai ‘senatori’ non ha logica: hai fatto giocare Dzeko per 30 partite e lo togli per una partita come questa? (LUIGI FERRAJOLO, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Lo Sport)
- Dzeko? Quella con il Milan è una partita rischiosa, buttare dentro Schick mi sembra un salto nel vuoto. E la presa di posizione di Di Francesco non mi piace, mi sembra di tornare indietro di 4 mesi. Il problema della tenuta della squadra è reale e serio, ma è anche vero che probabilmente la squadra si accorge che con lo Shakhtar ti attaccano dal primo minuto su Florenzi (e a quanto pare non si può giocare senza di lui…). Si apre una dialettica tra squadra e allenatore che non piace. Se si discutono i ‘senatori’, la Roma abbassa la qualità del 30%. Diventa la squadra di Defrel, in pratica (ALVARO MORETTI, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Lo Sport)
- Mi rode ancora il c**o per Shakhtar-Roma. Non possiamo archiviare una delle pagine più brutte scritte negli ultimi anni. La Roma ne esce con le ossa rotte a livello di immagine, si poteva fare di più e questo non si può perdonare. Il perdonismo è il male endemico di questa città. Chi si accontenta non gode, guarda gli altri vincere… E siamo a -16 dal vertice, una vergogna senza pari. Coltivo le speranze solo per un signore in cui ho fiducia: Eusebio Di Francesco, un signor allenatore ma soprattutto un allenatore signore. L’allenatore è stato indovinato, dobbiamo solo supportarlo (MAX LEGGERI, Centro Suono Sport, 101.5, 1927 – La storia continua…)
- Alla fine anche la partita con lo Shakhtar è l’ennesimo indizio: il vero problema di questa squadra è la squadra stessa. Bisogna smettere di giudicare i giocatori per la loro storia. Nella Roma mancano dei giocatori trainanti (FRANCESCO ODDO CASANO, Centro Suono Sport, 101.5, 1927 – La storia continua…)
- Di Francesco non ha scaricato tutto sui calciatori, li ha semplicemente richiamati alle loro responsabilità (MAURO MACEDONIO, Centro Suono Sport, 101.5, 1927 – La storia continua…)
- Non è che con gli insulti o i calci nel sedere i giocatori acquisiscano personalità, o ce l’hai o non ce l’hai… (LUIGI ESPOSITO, Centro Suono Sport, 101.5, 1927 – La storia continua…)
- Questa è una squadra che ha problematiche che pensavo fossero state messe alle spalle dopo la grande stagione dello scorso anno. Ripeto quello che ho già detto: credo che la Roma abbia ormai nel DNA il dolore della sconfitta, quindi al primo momento negativo tende a squagliarsi (PIERO TORRI, Tele Radio Stereo 92,7)
- La Roma vale l’Arsenal, quindi per il Milan è un test importantissimo. Se la Roma giocherà come il primo tempo di Kharkiv e il secondo col Benevento è favorita, altrimenti se regalerà un tempo col Milan attuale rischia grosso (FURIO FOCOLARI, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Lo Sport)
- Domenica dipende molto dalla Roma. Il Milan ha qualità e sta bene, ma è una squadra da sesto posto, mentre la Roma è terza. La Roma può vincere serenamente ma deve tornare a giocare in 11. Dzeko fa girare le palle, arriva moscio (IVAN ZAZZARONI, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Lo Sport)
- Di Francesco ha fatto una mossa rischiosa, ma non posso aspettarmi che gestisca la sua prima stagione in una big come Mourinho. Siamo di fronte ad un bivio: o la squadra reagisce o si mangia Di Francesco. Ora sta al buon senso di chi è stato chiamato in causa: De Rossi, Strootman, Nainggolan, Kolarov, che hanno una carriera consolidata alle spalle. Dipenderà da loro se Di Francesco riuscirà a dare la svolta oppure no: se gli voltano le spalle, lui non potrà fare nulla (ANTONIO FELICI, Centro Suono Sport, 101.5, Te la do io Tokyo)
- Qualcuno tra Kolarov, Nainggolan, Strootman e Florenzi potrebbero non essere sicuro del posto, ci sono altri che hanno più motivazioni. Qualcuno ha capito che a giugno se ne andrà e magari si sta impegnando meno. Dzeko e Strootman o Nainggolan secondo me andranno via (FRANCESCO BALZANI, Centro Suono Sport, 101.5, Te la do io Tokyo)
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- Roma-Milan giocata due mesi fa sarebbe stata facile, ma ora no. Fisicamente i rossoneri possono mettere in difficoltà i giallorossi, soprattutto dopo aver visto il secondo tempo in Ucraina. Le polemiche sono l’ultima cosa di cui la Roma ha bisogno, perché allenatore contro squadra è una cosa brutta. Le componenti giallorosse devono essere tutte più vicine tra di loro (FERNANDO ORSI Radio Radio, 104.5, Radio Radio Mattino, Sport e News)
- In questo momento la partita con il Milan è molto equilibrata. Di Francesco deve augurarsi che la squadra non ripeta il secondo tempo di Kharkiv. A Roma arriva il miglior Milan. L’effetto Gattuso non è solo una questione di carica agonistica ma anche di tipologia di gioco (XAVIER JACOBELLI, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Mattino, Sport e News)
- Più che Schick mi aspetto Defrel dal primo minuto col Milan. Sì è esagerato a dire che la Roma è uscita dalla crisi dopo le vittorie con Verona, Benevento e Udinese. I giallorossi in questo momento si reggono su Under e Alisson. Di Francesco? Adesso la società deve supportarlo, perché i calciatori non prendono mai bene certe dichiarazioni che possono diventare facilmente un boomerang (GIOVANNI PARISI, Centro Suono Sport, 101.5, Te la do io Tokyo)
- Il Milan è in salute e lo sta dimostrando, la Roma è quella che ha la gara più complicata delle squadre in corsa per la Champions anche se giocherà in casa. Sono dalla parte dell’allenatore, il momento è delicatissimo e i giocatori devono capirlo. Tutti devono essere consapevoli di cosa rappresenta questo finale di stagione. (ROBERTO PRUZZO, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Mattino, Sport e News)
- Non so se la Roma cambierà allenatore ma non credo. Credo che se Di Francesco centrerà il 4° posto non ci saranno i presupposti per un cambio tecnico. Gasperini? Da una parte mi affascina anche se non mi sta molto simpatico (ALESSANDRO AUSTINI, Tele Radio Stereo, 92.7)
- Schick è un buon giocatore, bravo, ma non è uno che ti cambia la vita. Non ha i numeri per salvare la situazione. E' una prospettiva di giocatore, ma non può togliere il posto a Dzeko (FURIO FOCOLARI, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Mattino, Sport e News)
- Il problema della Roma è che si vive un dramma continuo nell'ambiente. Partiamo dal primo tempo della Champions per essere propositivi (ROBERTO RENGA, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Mattino, Sport e News)
- Per colpa del destino, degli infortuni, Schik non è giudicabile. Nella storia del mercato credo che quello che è successo a gennaio sia sconvolgente: non mi ricordo una vicenda simile. Così tanta attesa e poi arrivare a febbraio con uno zero assoluto (FRANCO MELLI, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Mattino, Sport e News)