L'avversario 09/05/2015 20:14
Il Milan di Inzaghi
LAROMA24.IT (M.M.) - "Noi peggio di così non possiamo fare". Philou Mexes ci ha messo la faccia. Pochi giorni fa ha certificato le condizioni disperate in cui versa il Milan: l'ex giallorosso ha reso l'immagine di un contesto professionale bloccato dalle voci sul passaggio di proprietà, dalla gestione tecnica di Inzaghi che ha aperto una frattura tra la tifoseria e da risultati, raramente così deludenti.
11 anni fa Roma e Milan si contendevano lo Scudetto: oggi la realtà parla di una squadra, quella giallorossa, concentrata sull'unico obiettivo stagionale utile per invertire la delusione delle tante aspettative mancate. I rossoneri, invece, vivono nel 'medio'. Nel 'medio-basso', per la precisione: 11 sconfitte in campionato, 45 gol subiti, 2 sole vittorie nelle ultime dieci apparizioni e i tre punti che mancano da 5 partite (3 sconfitte - contro Napoli, Genoa e Udinese - e 2 pareggi - nel derby e contro la Samp).
Ritiro, non ritiro. Destro, non Destro. "Basta", non "Basta" (prevista contestazione anche sabato sera a San Siro). Poi una serie di scommesse che hanno fruttato poco, rispetto alle intenzioni: Torres, Menez (16 gol di cui la metà su rigore) e Cerci su tutti. Per Pippo Inzaghi la prima esperienza su una panchina che conta - anche considerato il suo interessamento emozionale - è stata caratterizzata da fratture, malumori, tensioni nello spogliatoio e da uno stallo rassegnato che lo ha spinto, come reazione di pancia, a garantire "spazio ai giovani" per le ultime 4 di campionato. Il tutto mentre si scusava, con il volto stanco e accigliato, con il suo amico ed ex compagno Boban per avergli risposto male nella precedente intervista post-partita a Sky.
Il suo spazio, ad ogni modo, sembra destinato ad essere discusso al termine della stagione quando la proprietà sarà concentrata nella delicata fase del passaggio di mano: l'obiettivo, chiedono i supporter, è quello di non perdere di vista le cose di campo. La Roma, nel frattempo, spera che le tante distrazioni e i pochi stimoli presenti/assenti negli avversari, possano restituire quella vittoria che manca dal 18 dicembre 2010 (grazie a un gol rocambolesco di Borriello.