L'avversario 25/03/2014 17:28
Il Torino di Ventura
LAROMA24.IT - Martedì sera all'Olimpico la Roma affronterà Ventura e il suo Torino. Inutile dire che per ogni giallorosso questa partita non sarà come le altre. La squadra granata, sia per il proprio gioco, ma talvolta anche per il suo non gioco, è stata la protagonista di momenti poco felici nella strepitosa stagione della Roma di Rudi Garcia.
COME GIOCA - Da quando ha accettato l'incarico nel 2011, Giampiero Ventura ha trovato in Piemonte la dimensione perfetta per esprimere la sua idea di gioco. Cultore del 3-5-2, il tecnico genovese è stato in grado di rivitalizzare o far esplodere molti giocatori, come Cerci e Immobile, ma anche come Darmian che, grazie a una grande annata, si è meritato lo stage di Prandelli in vista dei prossimi Mondiali. Tra i fautori della buona stagione del Torino, non va dimenticato Moretti, un giocatore che sembra aver ritrovato una nuova giovinezza nel ruolo di centrale di difesa, dopo aver passato una vita sulla fascia. Da non sottovalutare anche il rendimento crescente di El Kaddouri, un giocatore che il Napoli ha mandato in prestito senza neanche troppi perché.
COME HA GIOCATO - La stagione del Torino è stata senza dubbio esaltante fino a questo momento, avendo permesso a Ventura di arrivare alla sfida con i giallorossi a quota 39 punti, e con la possibilità di giocarsela a viso aperto nella trasferta di Roma. La squadra è senza dubbio in flessione, e non sembra essere la stessa che riuscì, anche con la complicità di Banti, a interrompere la serie record di vittorie della Roma di Garcia. Un calo che ha suscitato malumore nella piazza romanista, per le scelte ma soprattutto le dichiarazioni di Ventura dopo le sfide contro Juventus e Napoli. Il tecnico genovese, nel derby, ha adottato un'insolita strategia difensivista che lo ha portato a perdere, anche per via di un rigore negato. A fine partita, però, anziché prendere a pugni una panchina, Ventura glissò sul rigore e disse: "Mi dispiace per la Roma, ma la Juventus rimane la più forte del campionato". Ad accrescere l'antipatia giallorossa nei confronti dell'allenatore granata, sicuramente ha influito anche il turn over che ha utilizzato nella recente sfida contro il Napoli, dove Meggiorini e Barreto (due suoi pupilli), furono prefetiti a Cerci e Immobile, la coppia che ha realizzato 27 delle 43 reti messe a segno dal Torino in questo campionato.
COME GIOCHERA' - Nell'anticipo della 30esima giornata, tra i pali ci sarà sicuramente Padelli, che non sta facendo sentire la mancanza di Gillet, squalificato fino al 2017 per calcioscommesse. Le buone prestazioni del numero 1 granata, probabilmente dipendono anche da quelle del terzetto difensivo composto da Bovo, Glik e Moretti. Sugli esterni, dopo la partenza di D'Ambrosio, la fascia è stata affidata a Maksimovic. Dall'altro lato è scontata la presenza di Darmian. Variabile, invece, la composizione del centrocampo, con Vives a essere l'unico certo di un posto. Kurtic ed El Kaddouri sono i favoriti per affiancare il campano, ma con Farnerud e Tachtsidis contendersi un posto. In attacco, difficilmente Ventura ripeterà il 'coraggioso' esperimento fatto contro il Napoli, dunque Cerci sarà schierato insieme a Immobile, fresco di tripletta contro il Livorno, nell'ultima giornata di campionato.
EX - Saranno uno per reparto gli ex della sfida, ma sicuramente non susciteranno gli stessi sentimenti nei cuori dei tifosi giallorossi. Cesare Bovo, dopo essere cresciuto nel settore giovanile della Roma, non ha lasciato il segno in 22 presenza con la maglia della prima squadra. Diverso il caso del greco Tachtsidis, ormai diventato uno degli emblemi della fallimentare gestione Zeman nella passata stagione. In attacco, ci sarà Alessio Cerci, un giocatore che invece aveva avuto le sue, seppure poche, chance in giallorosso. Sicuramente quello che si era visto a Roma, era un altro giocatore rispetto a quello che si è guadagnato la Nazionale con il Torino. Un esplosione, quella dell'ala di Velletri, che ha portato sempre più persone a fantasticare su un suo, improbabile, ritorno nella capitale.
Gianluca Lippi