L'avversario 02/11/2013 13:21
Il Torino di Ventura
ANDAMENTO - A conti fatti il campionato deI Torino non è del tutto positivo: i granata hanno raccolto 11 punti in classifica, vincendo solo in due occasioni, alla prima con il Sassuolo e in trasferta a Bologna alla quarta giornata. Tanti pareggi (ben 5) e tante rimonte subite in corso d'opera. E' avvenuto ad esempio contro la Samp, che ha raggiunto il Toro nei minuti di recpuero. Oppure con l'Inter, passata a condurre la gara con i granata per 3-2 nonostante un uomo in meno, una partita in cui la formazione di Ventura ha raggiunto il pari solo nel finale. E' anche nell'ultimo turno con il Livorno si è visto il medesimo copione. Sicuramente a minare la classifica dei granata sono intervenute anche discusse decisioni arbitrali: dal contestato rigore assegnato al Milan agli ultimi due episodi con il Napoli, passando anche per il derby con la Juve deciso da una rete in offside di Pogba.
VENTURA E I 'FEDELISSIMI' - Per Giampiero Ventura è la terza stagione sulla panchina del Toro, finora la permanenza più longeva nella massima serie per il tecnico genovese. Dopo aver conquistato la promozione dalla B nel 2011, lo scorso anno è arrivata una salvezza relativamente tranquilla. Calcio sempre propositivo e incentrato sulle incursioni degli esterni: questa la ricetta che ha caratterizzato in larga parte tutte le esperienze di Ventura. Un dato interessante riguarda la rosa della formazione granata, dove sono presenti giocatori già allenati da Ventura in passato. Esempio principale è l'ex di turno Alessio Cerci, già allenato ai tempi di quel Pisa che sfiorò la promozione in A e che al Torino ha trovato la sua dimensione, guadagnandosi anche la chiamata di Prandelli. Ma oltre a Cerci si contano anche Padelli, anche lui avuto da Ventura a Pisa e promosso titolare per via della squalifica di Gillet. Oppure Gazzi (rientrato da poco dopo aver scontato le sanzioni per il calcioscommesse), Masiello, Glik e Barreto, che con Ventura hanno in comune due stagioni di alti e bassi a Bari.
FORMAZIONE - Ai nastri di partenza il Torino, che punta a ripetere la stagione passata e a raggiungere una tranquilla salvezza, sconta senz'altro la perdita di pedine importanti come Ogbonna e Bianchi, che hanno lasciato la maglia granata nell'ultima sessione di mercato. A complicare il quadro per domenica ci sono le tante assenze, soprattutto nel reparto difensivo. La defezione di Vives, fermato dal giudice sportivo, si va ad aggiungere ai forfait di Bovo e Guillermo Rodriguez. Di conseguenza è molto probabile che Ventura sia costretto a rivedere il suo classico impianto di gioco bastato sull'offensivo 4-2-4. Con la Roma il tecnico granata sembra orientato a proporre un 3-5-2. La difesa sarà composta da Darmian, Glik e Moretti. A centrocampo promosso regista Nicola Bellomo, reduce da un buon campionato in Serie B a Bari e a lungo accostato alla Roma nella scorsa estate. Altro possibile e futuro incrocio di mercato tra Roma e Torino potrebbe riguardare Danilo D'Ambrosio, terzino avanzato che si è messo in evidenza nelle ultime gare e ha attirato l'interesse delle grandi (giallorossi compresi), anche per il suo contratto in scadenza il prossimo giugno. Gazzi e Basha in linea mediana e Pasquale sulla corsia di sinistra completeranno il centrocampo anti-Roma, alle spalle delle punte Cerci e Immobile.
EX - Oltre al già citato Cerci altri due ex in maglia granata, entrambi in dubbio per via dei rispettivi infortuni: Cesare Bovo, anche lui un prodotto del settore giovanile giallorosso; e Matteo Brighi, al secondo anno all'ombra della Mole dopo aver risolto questa estate, con un anno di anticipo, il contratto che lo legava al club giallorosso. Sfida particolare anche per il romano Emiliano Moretti, ex Lodigiani e in passato più volte accostato ai giallorossi.