L'avversario 01/11/2012 23:04
Il Palermo di Gasperini
MAI COSI' MALE - Da quando è risalito in Serie A il Palermo non aveva mai collezionato un ruolino di marcia così misero nelle prime 10 partite. I rosanero sono quartultimi in classifica con 8 punti, davanti solo a Pescara, Bologna e Siena, in piena bagarre retrocessione. Nel 2004/05, stagione della risalita in Serie A, i rossoneri di Corini e Toni erano a quota 11 punti, l'inizio peggiore fino a quello attuale. Ma quali sono i motivi dell'apparente crollo di una squadra che ha sempre navigato nelle acque tranquille della massima serie, tra velleità europee e metà classifica?
ZAMPARINI - In primis, il modus operandi del presidente Maurizio Zamparini. L'imprenditore veneto, come quasi ogni anno dal 2002, quando ha rilevato la società da Franco Sensi, ha rivoluzionato la rosa rispetto all'anno precedente. Una strategia adottata da altri team in Italia, come l'Udinese, che a differenza del Palermo riesce però a ottenere qualificazioni europee, bilanci positivi e plusvalenze milionarie. Il giocattolo di Zamparini invece, oltre a faticare nel raggiungimento di risultati, è anche dispendioso. "Siamo tra i club che ha investito di più. Abbiamo speso 26 e ricavato 17, -9 milioni", gongolava il patron su Twitter a inizio settembre. Cinguettii che ad oggi hanno tutt'altra chiave di lettura.
PANCHINA CALDA - L'altro problema strutturale del Palermo è la mancanza di stabilità in panchina. E' cosa nota che il marchio di fabbrica del presidente rosanero sia proprio la sostituzione dell'allenatore a stagione in corso (42 tecnici sollevati dallastagione 1987/88). E ce n'è per tutti i gusti. La triplice panchina dello scorso anno: Pioli, Mangia e Mutti. Oppure l'andata e ritorno: Rossi-Cosmi-Rossi, nella stagione 2010/11. E' anche vero che Zamparini ha incontrato molti tecnici che non hanno fatto niente per meritarsi la conferma al Barbera, anzi. "Io voglio vincere il campionato. Io-voglio-vincere-il-campionato", ripeteva e scandiva Walter Zenga il 3 luglio 2009, gonfiando di aspettative l'ambiente. Esonerato 4 mesi dopo. Davis Mangia non fece di meglio lo scorso anno: "Mi sono portato il panettone perchè sono sereno", le sue parole in conferenza a dicembre. Sarà l'unico che l'attuale allenatore dell'Under 21 mangerà a Natale.
GASP - Gian Piero Gasperini diventa l'allenatore del Palermo il 16 settembre, in sostituzione di Giuseppe Sannino. L'ex allenatore del Siena viene infatti esonerato dopo le prime tre giornate di campionato condite da un solo punto. Consapevole della caducità di un accordo con Zamparini, l'ex Inter firma un contratto annuale, con rinnovo automatico in caso di permanenza nella massima serie. Ma la clausola più particolare è quella anti-esonero, la prima che si ricordi nel calcio italiano: in caso di licenziamento Zamparini dovrà pagare un indennizzo economico al tecnico di Grugliasco. Uomo avvisato mezzo salvato. L'inizio del Gasp sulla panchina rosanero non è dei migliori: due sconfitte in extremis a Bergamo e Pescara, poi il 4-1 contro il Chievo e i quattro pareggi contro Genoa, Torino, Siena e Milan.
LA ROSA - Come dicevamo, una vera e propria rivoluzione ha trasformato la squadra rosanero: in porta Ujkani e Benussi hanno sostituito Viviano e Tzorvas, ceduti alla Fiorentina e al Genoa. In difesa sono tornati Cetto dal Lilla, Garcia e Morganella dal Novara. Acquistato Von Bergen dal Cesena, sono partiti Balzaretti e Silvestre, rispettivamente verso Roma e Inter. A centrocampo, oltre ai ritorni dai prestiti di Kurtic dal Varese e Viola dalla Reggina, sono arrivati Arevalo Rios dal Club Tijuana, Brienza dal Siena e Giorgi dal Novara. Paulo Dybala e Sebastian Sosa hanno rinforzato il reparto offensivo.
IN CAMPO - La formazione tipo di Gasperini è un 3-4-3. In difesa spazio a Munoz, Von Bergen e Donati, arretrato dalla sua posizione naturale di mediano. A centrocampo Barreto e Rios sono i titolari, anche se Kurtic può insediare uno dei due. Sugli esterni Morganella è sicuro del posto, mentre è lotta per una maglia tra Mantovani e Garcia. Ilicic e uno tra Giorgi e Brienza agiranno a supporto dell'unica punta, il capitano Miccoli, con Dybala pronto a subentrare.
L'EX - L'unico ex a scendere sul campo dell'Olimpico sarà Federico Balzaretti. Il terzino vicecampione d'Europa è passato in giallorosso il 1 agosto, per la cifra di 4,5 milioni di euro. "Resterete nel mio cuore", aveva scritto in una lettera aperta ai tifosi palermitani dopo l'ufficializzazione del suo trasferimento. In Sicilia il torinese è arrivato nel gennaio 2008: 143 partite e 3 gol hanno caratterizzato le sue quattro stagioni al Palermo.
Lorenzo Censi