L'avversario 04/02/2012 16:40

L'Inter di Ranieri

 

ANDAMENTO – Alla ricerca dell’erede di Mourinho. Forse non esiste una migliore sintesi dell’andamento dei nerazzurri dopo i fasti del ‘triplete’ e dell’addio dello Special One. Quattro i tecnici che si sono alternati alla corte di Moratti nelle ultime due annate. Il primo a raccogliere il testimone lasciato da Mou è stato Rafa Benitez. Un feeling mai nato, quello tra Moratti e l’ex tecnico del Liverpool, che ha dato l’addio dopo la conquista del Mondiale per Club. Poi è stato il turno di Leonardo, che ha fatto in tempo a vincere una Coppa Italia e a conquistare un secondo posto, prima di lasciare la panchina nerazzurra per la scrivania di direttore sportivo del PSG. E dopo la breve e criticata esperienza di Gian Piero Gasperini, esonerato dopo la sconfitta di Novara, è giunto il turno del principale antagonista del rimpianto Mourinho: Claudio Ranieri, il grande ex della partita, che torna all’Olimpico da avversario dopo la batosta di Genova di poco più di un anno fa, che calò il sipario sull’avventura in giallorosso del tecnico di San Saba. Come successo già nella sua esperienza romana, anche il gioco espresso dalla sua Inter non convince la piazza. “Non mi sembra di aver trovato tante squadre che giocano questo calcio stratosferico”, la replica piccata del tecnico all’indomani della vittoria nel derby con il Milan. D’altro canto i risultati gli danno ragione: dopo un avvio incerto l’Inter ha inanellato una serie di 9 vittorie consecutive, che ha riportato i nerazzurri in lotta per il terzo posto. Un ruolino di marcia interrotto però dall'eliminazione in Coppa Italia e nelle ultime due gare di campionato. Un’andamento praticamente speculare a quello dei giallorossi: un solo punto nelle ultime due partite, frutto dell’inaspettato ko di domenica a Lecce e dal pareggio per 4-4 contro il Palermo in un San Siro innevato. 



LA SQUADRA – L’Inter paga un pessimo avvio di stagione, diretta conseguenza di un mercato estivo non all’altezza delle aspettative. A compensare l’addio di Samuel Eto’o, che si è accasato in Russia dopo aver strappato un contratto faraonico sono arrivati Diego Forlan e l’ex laziale Mauro Zarate. Entrambi non hanno reso come sperato: il primo, sbarcato a Milano con un’operazione duramente criticata (per l’impossibilità dell’uruguagio di giocare in ), è stato funestato dagli infortuni. Mentre il secondo, salutato come ‘colpo di mercato’, si è segnalato solo per le ennesime parole al veleno nei confronti di Francesco Totti,più che per le sue prestazioni in campo. Senza tralasciare Ricardo Alvarez, giocatore nel mirino della Roma in estate, che ha offerto però prove molto discontinue. Nella sessione di gennaio è arrivato un altro doloroso addio, quello di Thiago Motta, colmato però dagli acquisti di Angelo Palombo e di Fredy Guarin, altro ex obiettivo giallorosso e altro acquisto discusso, visto che è arrivato ad Appiano già infortunato. Contro la Roma Ranieri potrebbe schierare Julio Cesar in porta, con e Nagatomo ai fianchi della coppia centrale Lucio-Samuel. A centrocampo, con il forfait di Sneijder, potrebbero scendere in campo Cambiasso e Zanetti, con qualche chance per Palombo e Obi. In attacco spazio al tandem composto da Giampaolo Pazzini, giustiziere della Roma nella corsa scudetto di due anni fa, e un ritrovato Diego Milito, autore dei quattro gol a segno dai nerazzurri contro il Palermo



EX – Oltre a Ranieri ci sono altri due interisti che hanno vestito in passato la maglia giallorossa: Walter Samuel, uno dei pochi reduci del terzo scudetto giallorosso, e Christian Chivu, nella capitale dal 2004 al 2007. L’unico ex interista in casa giallorossa è Nicolas Burdisso, out fino al termine della stagione per l’infortunio al ginocchio accusato in Nazionale lo scorso novembre

 

Daniele De Angelis