L'avversario 11/12/2009 20:43

La Sampdoria di Del Neri

 

IL MODULO In tutta la sua carriera poche volte il tecnico di Aquileia ha rinunciato al tanto amato 4-4-2, modulo adottato in ogni singola partita sino a questo momento. Caratteristica principale nel gioco delle squadre di Del Neri resta assolutamente la capacità di spinta degli esterni, che devono garantire la continuità di gioco in entrambe le fasi. Il gioco in velocità sul fondo resta l’elemento essenziale per ottenere lo sfruttamento massimo degli inserimenti delle due punte. I centrocampisti centrali rigorosamente in linea hanno obblighi più dediti all’interdizione e alla costruzione di gioco che agli inserimenti in fase di non possesso.

 

IL TECNICO Qualche giorno fa Del Neri ritornando sulla sua, non certo esaltante, parentesi romana ha dichiarato che il suo approdo nella capitale è servito per incrementare il suo bagaglio d’esperienza da allenatore. Dai dati emerge comunque che il tecnico friulano trova numerose difficoltà nella gestione delle grandi piazze. Tralasciando l’annata romana l’esonero di Palermo, Del Neri ha trovato consacrazione nella massima serie stupendo per la sua capacità di risollevare formazioni di media bassa classifica trasformandole in squadre solide e organizzate. Chievo, Atalanta e l’inizio stagione della formazione blucerchiata ne sono l‘esempio. Delle quindici partite finora disputate sulla panchina della Samp il bilancio è assolutamente positivo, con 7 vittorie 3 pareggi e 5 sconfitte, di cui 3 maturate nelle ultime 4 partite.

 

LA ROSA Il punto di forza e senza alcun dubbio la straordinaria vena realizzativa del terminale d’attacco Pazzini, capocannoniere della squadra con 8 reti. Una facilità di trovare la porta sostenuta dal genio e dalla classe di Antonio Cassano, che nonostante abbia messo il nome sul tabellino dei marcatori solamente una volta dall’inizio della stagione, ha il più alto numero di assist vincenti dopo Ronaldinho in serie A. Croce e delizia il talento barese che dopo un avvio eccezionale sembra risentire della mancata convocazione da parte del c.t. della Nazionale Lippi per il prossimo mondiale, alternando momenti di insofferenza e insoddisfazione verso tecnico e tifoseria. Nonostante ciò i frutti della sua classe hanno spinto fino a questo momento la Sampdoria in una posizione di classifica più che soddisfacente. Un attacco prolifico accompagnato da un centrocampo di qualità con Palombo e Mannini misto a giovani promesse come Poli e Padalino. Il rientro di Semioli dopo l’infortunio permetterà a Del Neri di ricostruire il sistema di gioco studiato in estate basato sulla spinta e la velocità degli esterni. Qualche perplessità in più nasce guardando le pedine a disposizione nel reparto difensivo. Tralasciando il Castellazzi, forse nella sua miglior stagione in serie A, convince poco l’assortimento dei centrali Gastaldello e Accardi, bravi con il fisico ma sofferenti con in velocità e impostazione, con i due terzini Zauri e Stankevicius non proprio abilissimi in fase di copertura e marcatura.

AS