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La penna degli Altri 22/12/2025 10:36

Simplicio: "Roma? Io e il gruppo brasiliano siamo arrivati ubriachi a un paio di allenamenti. Sabatini non poteva vedermi"

fabio simplicio

GASPORT - Fabio Simplicio, ex centrocampista della Roma, ha rilasciato un'intervista all'edizione odierna del quotidiano e tra i vari temi trattati si è soffermato anche su alcuni episodi della sua avventura in giallorosso. Ecco le sue dichiarazioni.

A proposito di Totti, andò a Roma per lui? 
"Mi sono emozionato due volte: quando ho visto lui e quando ho visto Papa Bergoglio a San Pietro. E si chiamano entrambi Francesco. Mi creda, una cosa speciale. E sì, l’ho scelta per il prestigio e per giocare con Totti e De Rossi. Ci siamo divertiti. Avevamo un gruppo di brasiliani che ne combinava una al giorno". 

In quegli anni giravano notizie sulla vostra poca professionalità. C’era chi scriveva che vi presentavate agli allenamenti ubriachi… 
"Roma, si sa, è una piazza complicata per radio, voci e giornali. Stupenda, ma tosta a livello mediatico. Io ricordo quando all’inizio ero infortunato e non giocavo, si parlava di me dicendo un sacco di cose false. A parte tutto, però, un paio di volte siamo arrivati ubriachi per davvero... almeno noi brasiliani". 

Ci racconti, se si può. 
"Premetto che per me lo spogliatoio è sacro, ma con Ranieri capitò che festeggiammo il carnevale brasiliano a casa di un compagno. Il giorno dopo eravamo dei cadaveri. Io non vedevo la palla. Claudio ci sgridò: 'Brasiliani, che avete fatto ieri sera?'. E ci mandò a fare la doccia. Ne abbiamo riso poi, tempo dopo. Ci prendeva spesso in giro. Ma non è l’unica che ho combinato... ne vorrei raccontare un’altra". 

Prego. 
"Una volta sono entrato con la macchina dentro una fontana di Parma. Ero ubriaco e non sono riuscito a fermarmi. Possiamo dire che fu un errore di gioventù...".

C’è qualcuno nella sua carriera che l’ha delusa? 
"Ho sempre avuto buoni rapporti con tutti, ma c’era un direttore che non poteva vedermi". 

Chi? 
"Walter Sabatini. Mi ha fatto fuori sia a Palermo che a Roma. In rosanero prese Pastore al mio posto, per cui niente da dire, ma voleva proprio un profilo diverso dal mio. Più che le scelte, mi fecero restare male i modi usati. Nessuno mi ha mai coinvolto: solo un 'devi andartene'. Basta". 

Ha avuto modo di parlargliene in un secondo momento?
"Mai, zero contatti. Ma sto bene così. Non mi è piaciuto come si è comportato e non lo stimo, fine".