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La penna degli Altri 13/12/2025 09:58

Petrucci: "NBA occasione per l'Italia. Friedkin? Non sono a conoscenza di un interessamento diretto, ma non bisogna scartare nulla"

gianni petrucci

IL MESSAGGERO - Gianni Petrucci, presidente della Federbasket, ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano. Ecco alcune delle sue dichiarazioni, in particolar modo quelle relative alla Roma

Petrucci, allora è vero che la Nba, ossia il torneo di basket e un marchio tra i più conosciuti del mondo, sbarca da noi?
«Certo, ormai è fatta. Direi anzi che è ufficiale. L'ha detto il commissioner dell'Nba Adam Silver tempo fa. L'hanno confermato da me, l'altro giorno, i vertici europei della Fiba, la federazione mondiale: io e il segretario generale Bertea abbiamo parlato con il presidente Garbajosa e l'executive director Novak. Dal 2027 parte l'avventura della Nba in Europa. Un campionato a 16 squadre, alcune fisse e altre che entrano per meriti sportivi; l'obbligo di partecipare ai propri campionati e i giocatori disponibili per le Nazionali. Con tutte le grandi capitali d'Europa. Quindi anche con Roma, in Italia, oltre a Milano».

Poi eccoci a noi italiani. Si dice che a Milano siano interessati in tanti: Armani basket ma anche l'Inter e il Milan. Poi Roma.
«Di sicuro Roma e Milano sono le uniche due città italiane che rientrano nel progetto. Risulta anche a me che a Milano, e da tempo, si stiano muovendo molte cose, magari
intorno ai nomi che ha fatto lei. Ma anche a Roma abbiamo grandi imprenditori, c'è un interesse concreto. Nella nostra città ci sono realtà importanti, anche se al momento le squadre non sono ai vertici del basket italiano: parlo della Virtus, della Luiss e della Stella EBK che hanno alle spalle proprietà solide. E lo sbarco dell'Nba non può non essere visto come un'opportunità. La cosa sta marciando, vediamo dove arriverà
».

C'è poi la Roma calcio, con il proprietario americano Dan Friedkin che di recente ha tentato di acquistare i Boston Celtics. È possibile vederlo legato al progetto Nba?
«Per quello che so, non sono ancora a conoscenza di un interessamento diretto. Ma certamente è un nome importante e non bisogna scartare nulla».

Ci sarebbe poi anche l'eventualità che a Roma venga a giocare una squadra che già esiste altrove, e che potrebbe cedere il suo titolo sportivo alla franchigia della Capitale. In ogni caso, si pone il problema dell'impianto per ospitare le partite: a Roma per ora non sembra esserci.
«Ho parlato con Sport&Salute, ossia con Diego Nepi e Marco Mezzaroma: mi hanno garantito che il Centrale del Foro Italico, che per inciso fu costruito quando ero presidente del Coni, avrà una copertura entro l'estate 2027. Del resto sul Centrale ha già giocato la pallavolo alcuni anni fa; il basket invece non può svolgersi all'aperto e ci vuole il tetto»

Che budget sarà necessario per sostenere i costi di una squadra nella Nba Europe?
«Servirà senz'altro un investimento di grande livello. Ma il basket è talmente globale ormai, che ne varrà la pena: è uno sport praticato in 215 nazioni al mondo e il primo in più di 40 nazioni. Ormai anche il Sud Sudan ha giocatori nell'Nba, come le Filippine, ed è gente che guadagna 25-30 milioni d'ingaggio. La Finlandia è appena arrivata in semifinale agli ultimi Europei. Tutto il mondo gioca a basket, quasi come il calcio che rimarrà sempre il primo in Italia: superarlo per ascolti e interesse del pubblico, è una pia illusione di altri sport, che magari fanno sorpassi momentanei. Ma quello definitivo non accadrà mai".

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