La penna degli Altri 30/12/2025 09:26
De Rossi si arrende subito, la Roma torna quarta
Il peggio è (il) passato. Emozionanti gli striscioni "Sempre casa tua", "bentornato", "non sarai mai un avversario", un "grazie" sul maxischermo, il saluto ai fotografi che conosce, i cori della Curva, il saluto finale sotto la Sud, l'abbraccio con i giocatori che ha allenato, Mancini, Dybala, Soulé, bellissimo che in tribuna ci fossero moglie-famiglia-amici e anche l'Ostiamare, la squadra di serie D cui è presidente, e scoprire che perdere l'amore (vero) è impossibile, poi però c'è la partita.
E dopo 31 minuti quella di De Rossi contro la Roma era già finita: era sotto 3-0, nessuno è più ingrato e crudele di una ex che hai tanto amato. Il 3-1 finale non lo consola certamente. [...] Il suo Genoa ha sofferto il pressing giallorosso che non ha fatto respirare i suoi giocatori in fase di impostazione e ha messo in apprensione la sua difesa. Mentre la Roma, troppe volte irriconoscibile e schizofrenica, era in serata di grazia ed è stata perfetta. Ha sfruttato le fragilità rossoblù: al netto delle leggerezze in fase difensiva i tre gol del primo tempo sono l'esatta applicazione del gioco e delle idee di Gasperini, pressione asfissiante a tutto campo, caccia del pallone, aggressione, ripartenze, inserimenti. [...]
Ma intanto dopo tre sconfitte nelle ultime quattro partite la Roma si gode il sorpasso alla Juventus e il ritorno tra le prima 4 in classifica. Il peggio è passato? De Rossi non è riuscito nemmeno a criticare i suoi, non ha esultato quando a 3 minuti dal termine Ekhator ha segnato il 3-1, è rimasto con le mani in tasca ad aspettare la fine. Poi è andato sotto la Curva Sud: «Ci sarà sempre grande amore con i tifosi e con i giocatori, non ero riuscito a salutarli bene. Anche per loro è stato uno shock quando me ne sono andato».
(La Repubblica)