La penna degli Altri 08/12/2025 09:57
Cagliari-Roma: la moviola dei quotidiani. Zufferli insufficiente: salvato dal Var sul contatto Celik-Folorunsho. Risparmia qualche giallo
La Roma incassa a Cagliari la seconda sconfitta di fila dopo quella contro il Napoli. Anche questa domenica non mancano le polemiche arbitrali: rimandato il direttore di gara Zufferli: viene salvato dal Var sul contatto Celik-Folorunsho, che l'arbitro aveva giudicato dentro l'area.
LA GAZZETTA DELLO SPORT - VOTO 5
Nel primo tempo Zufferli “buca" il giallo a Obert: intervento su Koné, con i tacchetti sul polpaccio del francese. Corretto non punire Adopo, il cui tocco con il braccio (attaccato al corpo) è involontario. Nella ripresa rigore per fallo di Celik su Folorunsho. Decisione corretta al Var, il fallo inizia fuori area. Per il turco c’è il rosso (giusto): interrompe una chiara occasione da gol. Al 32’ Palestra sfugge a Ghilardi, “spintarella" in area troppo lieve per essere punita. Poi la rissa Hermoso-Folorunsho, giallo per entrambi. E gli insulti sessisti del cagliaritano...
CORRIERE DELLO SPORT - VOTO 6
Partita per nulla semplice per Zufferli, nervosa, con tanta confusione. Nel primo tempo gestisce, non manca qualche sbavatura. Viene salvato dal Var sul contatto Celik-Folorunsho. La partita s'infiamma già al 6' per un tackle di N'Dicka su Borrelli in area. Ma giusto non assegnare rigore, il difensore romanista tocca il pallone. Al 5' della ripresa assegna un calcio di rigore al Cagliari per un contatto tra Celik e Folorunsho, con quest'ultimo lanciato a rete. II Var lo richiama: il tocco basso sulla coscia c'è, ma è fuori area: giusto cambiare decisione [punizione dal limite] e rosso al turco per dog so. Nel finale i padroni di casa chiedono a gran voce un penalty per un contatto tra Ghilardi e Palestra: il difensore della Roma appoggia la mano sulla spalla dell'avversario, ma è davvero troppo poco per mandare i rossoblu dal dischetto. Decisione giusta presa da campo, il Var non può intervenire. Sull'episodio si accende un parapiglia, rifila gialli a Hermoso e a Foloronusho: parliamo a parte del faccia a faccia tra i due e delle parole del cagliaritano verso lo spagnolo. Regolare il gol del Cagliari di Gaetano. In un primo momento sembra esserci un tocco di mano, ma il controllo di petto è regolare.
TUTTOSPORT - VOTO 4.5
Ha bisogno del Var per capire che il fallo di Celik fosse fuori area. Dopo la revisione video, espelle il turco: rosso al limite. Mai sicuro su ogni decisione, compresa quella sul fallo di Ghilardi su Palestra.
IL ROMANISTA - VOTO 5,5
Partita frizzante che diventa nervosa. Zufferli di Udine la gestisce abbastanza bene dal punto di vista delle tensioni, qualche dubbio resta su alcune decisioni sulle quali ha avuto bisogno di un supporto (o di qualche silent check) dal Var Guida di Torre Annunziata. Conduce, come si ama dire, all’inglese (poi si italianizza e fischia un lieve forse-contatto tra «porzioni di piede» dal limite di Mancini su Folorunsho) ma si perde qualcosa. L’episodio che cambia la gara è un suo errore, pochi minuti dopo l’inizio della ripresa: assegna un rigore per un fallo di Celik su Folorunsho commesso fuori area, ma - quello sì - in chiara occasione da rete. Il Var lo richiama per revisione. Decisione finale: calcio di punizione dal limite e rosso per il turco. Tra gli errori mediaticamente meno evidenti un mancato cartellino “arancione” per un contrasto davanti ai suoi occhi a centrocampo su Koné di Obert. L’entrata è come minimo imprudente. Guida decide di non richiamare Zufferli per un possibile rosso. Torna “inglese” anche quando non commina il giallo per Rodriguez per una trattenuta su Soulé nel primo tempo e un pestone di Adopo su Tsimikas nel secondo, neanche sanzionato con il fallo. Non è assistito bene dal guardalinee sotto la “Tevere” per un calcio d’angolo invertito a 3’ dal 90’. Insomma, tanti e medi piccoli errori. Allo scadere del primo tempo tocco di mano in area su contrasto aereo di Adopo: è attaccato al corpo, ma resta il dubbio (non a Guida) sul movimento verso la palla dell’avambraccio. Al 38’ segna Gaetano: si aggiusta il pallone con il petto, resta il dubbio, anche se manca il replay rallentato che abbiamo visto in altre occasioni, se gli scivola anche sulla mano. Gol convalidato. Nella rissa tra Hermoso e Folorounsho (sessista il labiale sulla mamma dello spagnolo, alla quale sembra anche augurare la morte… incredibile) decide di consuetudine: giallo per tutti e due.
IL TEMPO
Zufferli toma in campo dopo il derby di Torino. Il friulano, candidato per un badge da internazionale, ritrova la Roma dopo la prima giornata, in una gara dove permette troppo dal punto di vista disciplinare e nel finale perde il polso della partita. L'episodio clou del pomeriggio dell'Unipol Domus arriva a inizio secondo tempo, quando Celik atterra Folorunsho a pochi metri dall'area di rigore. Inizialmente Zufferli (sbagliando) assegna il penalty, ma viene chiamato al monitor per la possibile espulsione del terzino, trattandosi di un intervento fuori area. L'azione è verso la porta e il possesso del pallone non è in discussione: sostenibile l'espulsione. Qualche imprecisione tecnica per il friulano in un match nervoso, come dimostrano i tanti fischi: ben 34, quasi il triplo rispetto a quelli fischianti in Juventus-Torino (13). Giusto non concedere il rigore per il contatto tra Borrelli e Ndicka in apertura: il difensore tocca il pallone. Il primo errore di Zufferli arriva a metà primo tempo: non c'è il contatto tra Mancini e Folorunsho da cui nasce una punizione dal limite per i sardi. Nella seconda metà del primo tempo manca un giallo per Obert, che intervene duramente su Koné. Poco prima del gol di Gaetano (regolare, non c'è tocco di mano dell'ex Napoli), giusto non concedere il rigore per il contatto tra Ghilardi e Palestra. Durante le proteste, nasce un litigio tra Hermoso e Folorunsho: corretto estrarre un giallo per parte, anche se il centrocampista del Cagliari eccede con le parole. Il finale è teso, sia in campo che fuori, soprattutto dopo che Hermoso non permette l'uscita del pallone per soccorrere un calciatore del Cagliari. Da quel momento si gioca poco, con Zufferli che risparmia qualche giallo, non arginando le perdite di tempo dei padroni di casa.