La penna degli Altri 20/12/2025 08:48
Boniek: "Gasperini sta facendo miracoli con un attaccante e mezzo. Dybala punto interrogativo"
IL TEMPO (G. TURCHETTI) - A Torino ha vinto tutto, a Roma ha lasciato il cuore. Negli anni Ottanta le sfide tra la Juventus e la Roma hanno rappresentato un grande classico del nostro campionato e Zbigniew Boniek ha avuto la possibilità di esserne protagonista indossando le maglie di entrambe le squadre. Il doppio ex ha raccontato a Il Tempo le proprie sensazioni sulla gara di stasera.
La prima immagine che le viene in mente pensando a Juventus-Roma?
«La rovesciata di Pruzzo. È un gesto emblematico per questa partita. Penso pure alla sfida qui all'Olimpico dove Falcao segnò il gol del vantaggio e Platini e Brio rimontarono. Poi, ricordo benissimo anche quando arrivai alla Roma e vincemmo 3-0 contro la Juventus giocando un calcio veramente bellissimo».
Gasperini sta andando oltre le aspettative?
«Finora sì e mi fa molto piacere. Gasperini è un allenatore serio, bravo e concreto, che parla chiaro ai giocatori. Se mai dovesse avere dei problemi, la colpa non sarà sua, ma nostra. Ha tutte le qualità per lavorare in una grande squadra, per allenare la Roma. Secondo me sta facendo dei miracoli perché questa squadra oggi è in piena corsa per le prime quattro posizioni nonostante abbia un attaccante e mezzo. L'Inter, ad esempio, ha quattro attaccanti che sono uno più bravo dell'altro. Quando uno tra Dovbyk e Ferguson è stato male, abbiamo giocato qualche partita con Baldanzi o Dybala come numero nove e loro due non sono dei numeri nove. Mi sembra, poi, che Gasperini sia riuscito ad instaurare un ottimo rapporto con i giocatori, che credono nelle idee dell'allenatore e si vede in campo. Ha dato l'impostazione giusta ed ha migliorato quasi tutti i calciatori».
Che partita si aspetta tra Gasperini e Spalletti? Vede una squadra favorita?
«Entrambi arrivano bene a questa partita, vengono da due vittorie importanti. Penso che sarà una sfida equilibrata. Forse la Juventus è leggermente favorita giocando in casa, anche se oggi il fattore campo non incide più di tanto, se non nella testa dei
giocatori».
Chi può fare la differenza?
«Per la Juventus dico Yildiz perché è giovane, bravo e può colpire in qualsiasi momento. Nella Roma non mi viene in mente un singolo giocatore, perché la forza di questa squadra sta sicuramente nel gruppo. Se Dybala sta bene fisicamente e gioca, è uno che ha dei numeri importanti. Però è un punto interrogativo. Se Paulo fosse fisicamente al 100% non giocherebbe qua, ma sarebbe al Barcellona o al Real Madrid».
È più determinante Soulé per la Roma o Yildiz per la Juventus?
«Secondo me tutti e due hanno prodotto delle cose molto importanti in questa stagione. Non spetta a me dire chi è più o meno bravo. Soulé ha fatto dei progressi veramente molto significativi da un anno a questa parte. Era migliorato molto già con Ranieri e, adesso, sta completando la sua crescita. Poi, anche lui ha ancora diversi margini di miglioramento».
Quanto è importante il recupero di Bremer e quanto pesera l'assenza di N'Dicka?
«Bremer è uno tenace, tosto, difficile da superare per gli avversari. È un leader e penso che la sua mancanza si sia fatta sentire. Se è già in forma, rappresenterà un punto di forza in più per Spalletti. L'assenza di N'Dicka è molto pesante perché la Roma ha un reparto ben registrato con lui, Hermoso e Mancini, ma questo non significa che non si possa comunque far bene».
Ziolkowski che impressione le ha fatto? È pronto per giocare una gara così delicata?
«Lui è sicuramente pronto, può giocare qualsiasi partita. Ha solo vent'anni ed è normale che i giovani ogni tanto possano commettere qualche errore. L'altro giorno ho visto anche un portiere maturo, esperto e bravo come Maignan fare degli errori in Supercoppa contro il Napoli. Ziolkowski ha tanto futuro davanti a sé. È un giocatore agile, veloce e molto forte in marcatura. Deve ancora migliorare in fase di impostazione e imparare a controllare la sua aggressività, perché ogni tanto esagera. Ma è uno che non si tira mai indietro».
Con Raspadori e Zirkzee la Ruma può ambire seriamente allo scudetto?
«Sono due calciatori affermati, concreti, che ti offrono un certo rendimento. Poi, spetterà a Gasperini gestirli al meglio. Per lo scudetto ci sono tanti fattori, tra cui il cammino nelle coppe europee. I campionati si vincono ad aprile o maggio, non in questo momento. Per fare una previsione adesso bisognerebbe essere Copperfield,
ma io non lo sono (ride, ndr)».