La penna degli Altri 04/11/2025 07:32
Roma, mai dire gol
IL TEMPO (L. PES) - Nella notte dei rimpianti non c'è molto tempo per guardarsi indietro. La stagione corre veloce e chi meglio di Gasperini sa quanto sia fondamentale resettare, soprattutto dopo una sconfitta, e ripartire con grande determinazione già tra due giorni in Scozia per la gara di coppa. Eppure mai come dopo San Siro la Roma merita di essere analizzata e lodata per la personalità e l'intensità nell'interpretazione della prima mezz'ora abbondante. Pressing, recuperi alti e grande corsa che hanno messo spalle al muro il Milan nella miglior espressione della Roma di Gasperini fino a qui, a testimonianza di un lavoro enorme del tecnico che continua a dare i suoi frutti. Ma poi? Poi c'è quel rapporto difficile con il gol, o forse ancora meglio con la porta avversaria. Stavolta, infatti, è mancato un po' tutto ai giallorossi che di fatto non hanno mai impensierito Maignan fino al rigore sbagliato da Dybala. Tiri malamente sprecati nel primo tempo, traversoni buttati nell'area milanista durante i minuti finali senza mai impensierire la squadra di Fonseca. La difficoltà che già era evidente nei primi due mesi di stagione al Meazza è stata amplificata da una qualità di gioco alta e che avrebbe meritato una finalizzazione di tutt'altro livello. Dieci gol nelle prime dieci giornate sono un bottino troppo magro per una squadra che sa produrre così tanto. La media di un gol a partita posiziona la Roma all'ottava posizione nella classifica degli attacchi della Serie A ma solo le ultime sette squadre hanno segnato meno di Dybala & Co. Se all'inizio c'era difficoltà a produrre occasioni, dopo la seconda sosta del campionato la squadra di Gasp ha cambiato marcia e gli sprechi iniziano a non contarsi più. Anche perché, inevitabilmente, attaccando con così tanta intensità un errore prima o poi nel difendere lo si commette ma in teoria la produzione offensiva dovrebbe garantire comunque qualche bonus, anche con centrocampisti e trequartisti oltre che un po' di qualità in più sugli esterni. Ora toccherà a Dovbyk, almeno fino alla sosta, guidare l'attacco della Roma con Ferguson ai box per una distorsione alla caviglia destra e Dybala che oggi svolgerà gli esami per capire la gravità del problema al flessore della coscia sinistra. Si teme una lesione che lo potrebbe fermare per qualche settimana, in ogni caso i medici si sono presi ventiquattro ore in più per i controlli del caso. L'ucraino con Soulé e un Bailey ancora spento proverà a risollevare le sorti di un reparto offensivo che per ora sta tarpando le ali a una Roma che vorrebbe e potrebbe già volare alto grazie alla forte identità trasmessa dal proprio tecnico che era stato tra i primi a lanciare l'allarme del gol già in estate. Nel frattempo, in attesa dell'ultima sosta autunnale, tra i primi convocati con le nazionali c'è Wesley chiamato dal Brasile. Mentre in dirigenza saluta Balzaretti che raggiunge Benatia a Marsiglia. Era tornato come loan manager poco meno di un anno fa e ha lavorato al fianco di Massara in estate.