La penna degli Altri 20/10/2025 08:18
Puntare la porta e riempire l'area: la ricetta di Gasp

A volte basta davvero poco. Qualche tiro verso la porta, più di un'occasione da gol. La Roma non ci aveva abituato a perdere, è accaduto in campionato - prima dell'Inter - solo contro il Torino, ma era stata capace, spesso, di non subire troppo gli avversari e allo stesso tempo di vincere con il minimo sforzo. E per minimo sforzo si intende, sfruttando al massimo le poche, spesso unica occasione da gol. Un tiro in porta, due al massimo, e l'uno a zero era garantito. (...) Ma con l'Inter è accaduto un qualcosa di inedito, che ci fa capire come la Roma abbia bisogno di un terminale offensivo di livello, ovvero che finalmente è riuscita a creare numerose opportunità da gol. Numerose, almeno, rispetto alle precedenti partite. Nel secondo tempo si è vista una squadra che, a detta di Gasperini, fa ben sperare per il futuro. La Roma, infatti, ha tirato in porta più dell'Inter (5 contro 3), ha avuto più occasioni nitide dei nerazzurri (3 contro 2). Migliore pure nei tiri verso la porta (15 contro 12, di cui 11 da dentro l'area di rigo-re, e questo è un dato confortante, e quattro da fuori), per non parlare poi del possesso palla alla fine dei 90' (57% contro 43%). (...) La prima Roma gasperiniana l'abbiamo vista proprio in una sconfitta, che forse non meritava proprio alla luce di come ha interpretato la ripresa. Creare significa portare dentro l'area più calciatori: il gol di Pisa, ad esempio, è il paradigma dei dettami di Gasperini, con tre calciatori in area a scambiarsi il pallone. Questa è la vera comfort zone dell'allenatore della Roma. E abbiamo capito, con quel secondo tempo contro l'Inter, che vuole rientrarci quanto prima.
(Il Messaggero)