La penna degli Altri 08/10/2025 12:32
Plusvalenze Napoli, le carte segrete dell'affare Osimhen. Pompilio a Giuntoli: "Non lasciamo tracce"

“Non devi scrivere nulla. Tracce nelle mail non se ne lasciano. A voce quello che ti pare». L'ordine è secco. A pronunciarlo, il 17 luglio 2020, è Giuseppe Pompilio, all'epoca vicedirettore sportivo del Napoli, in un messaggio a Cristiano Giuntoli, allora ds del club. È l'estate in cui il Napoli si prepara a chiudere l'affare più costoso della sua storia: Victor Osimhen dal Lille. Un'operazione da 50 milioni in contanti più 20 milioni in calciatori, che, secondo la procura di Roma, poggia su basi fragili. Le contropartite tecniche - valutate a cifre gonfiate - sarebbero servite solo a generare plusvalenze fittizie. [...]
I pm Lorenzo del Giudice e Giorgio Orano, intanto, hanno chiesto il rinvio a giudizio per falso in bilancio per Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, e per l'ad Andrea Chiavelli. I due ds non risultano indagati. [...]
Il Napoli fissa nell'estate del 2020 un tetto: per Osimhen non si possono spendere più di 50 milioni. Dall'altra parte, il presidente del Lille Gérard Lopez si mostra disponibile, ma valuta l'intera operazione 70 milioni. Propone così l'inserimento di Fernando Llorente e alcuni bonus legati alla Champions. Soprattutto, c'è una mail destinata a diventare decisiva per la procura. In quel documento si parla di un "valore di facciata": «Questo, carissimi, vi permette di pagare (per Osimhen, ndr) un prezzo inferiore rispetto a qualsiasi altro club, ma - sottolinea Lopez - con un valore nominale che è quello necessario per chiudere». Per i pm, le parole mostrano la natura artificiosa dell'operazione, un meccanismo costruito per gonfiare le cifre. [...]
L'ipotesi all'interno del club, tra Giuntoli e Chiavelli, e di valutare Llorente e Leandrinho tra i 10 e i 15 milioni ciascuno. [...] Leandrinho era in prestito al Bragantino, serie A brasiliana, con un riscatto fissato a soli 500 mila euro. In una seconda fase delle trattative spunta anche il nome dell'attaccante Adam Ounas. Ed è proprio qui che i dirigenti del Napoli finiscono per svelare indirettamente l'artificiosità delle valutazioni attribuite a Llorente e Leandrinho. In uno scambio di messaggi del 17 luglio 2020 tra ds e ad, si abbozza una nuova proposta da presentare al Lille: «Dal momento che il Lille è interessato all'acquisizione a titolo definitivo di Ounas, che comunque ha un reale valore di mercato superiore a Leandrinho e Llorente...». [...]
Il 17 luglio il Lille invia una mail agli azzurri e mette sul tavolo un nome sorprendente: Orestis Karnezis, portiere di 35 anni, acquistato dal Napoli nel 2018 per due milioni e mezzo. Lopez lo valuta addirittura 20 milioni, così da far quadrare il conto e raggiungere i 70 richiesti per Osimhen. «Porteremo Karnezis al Lille per l'intero importo di 20 milioni. Su questo punto è di estrema importanza che non ci sia alcuna comunicazione sull'affare e sul prezzo: vanificherebbe lo scopo dell'accordo e - precisa Lopez - ci farebbe sembrare tutti cattivi». Poche ore prima, Giuntoli aveva inoltrato a Pompilio un sms di De Laurentiis: «Se non ci sono bonus, ma alla fine sono 70 meno 20, per me va bene. Adl».
Il 20 luglio viene messo nero su bianco quello che diventerà l'accordo definitivo. Il Napoli inserisce tre giocatori della Primavera e, allo stesso tempo, rivede al ribasso la valutazione di Karnezis: inizialmente stimato 15 milioni, poi ridotti a 10, a 7 e infine a 5. A completare il pacchetto vengono aggiunti Luigi Liguori, Claudio Manzi e Ciro Palmieri: i primi due valutati 4 milioni ciascuno, l'ultimo 7. [...]
A quel punto la Finanza decide di sentire i tre giovani ceduti al Lille. Manzi dichiara: «Non ho mai avuto contatti con i dirigenti del Lille e non sono mai stato sottoposto a visite mediche». Stessa risposta da Liguori e Palmieri, «non siamo mai andati in Francia», Una circostanza singolare: giovani calciatori valutati complessivamente 15 milioni che, in realtà, non hanno mai messo piede a Lille. La loro destinazione è la Fermana, in Serie C, con stipendi modesti, lontani dalle cifre di un simile trasferimento. L'epilogo conferma i sospetti: le tre presunte promesse rescindono il contratto con il Lille già dopo la prima stagione e oggi giocano nelle serie minori. [...]
(La Repubblica)
È il primo pomeriggio del 17 luglio 2020, il campionato è in pieno svolgimento per lo slittamento dovuto alla pandemia da Covid e due dei massimi dirigenti del Napoli si stanno scambiando le bozze di un contratto da 70 milioni di euro. «Speriamo rifiutino... sennò dovremo darci alle rapine», scrive l'ad degli azzurri Andrea Chiavelli all'allora ds Cristiano Giuntoli, corredando la battuta con una serie di emoticon. [...] Pochi minuti dopo, su quella stessa bozza si sviluppa un altro scambio di messaggi: Giuntoli ne parla con il suo vice Giuseppe Pompilio. [...] «Sto fermo - scrive Giuntoli - infatti mi ha detto di mandarla, sperando che non accettino. Devo parlare con Aurelio. Che terrorista». «Questo è terrorismo psicologico», replica Pompilio. Giuntoli insiste: «Terrorista. Scrivi che siamo stati fortunati che Amrabat e Kumbulla non sono voluti venire. Altrimenti bisognava giocare il campionato con Petagna», a far capire che le risorse sul mercato erano limitate. È quello "scrivi" a far scattare l'allarme nel vice: «Non devi scrivere nulla. Tracce nelle mail non se ne lasciano. A voce quello che ti pare».
Poi sono sempre Giuntoli e Pompilio a gestire in prima persona il trasferimento al Lille dei tre ragazzi della Primavera - Manzi, Palmieri e Liguori - al centro della contestata plusvalenza. La Finanza scrive che le trattative furono «eterodirette dagli stessi dirigenti come si evincere dalla chat whatsapp tra Pompilio e Giuntoli del 20 luglio». In quel dialogo, Giuntoli detta a Pompilio cosa far scrivere al procuratore: «Questo lo manda il procuratore del giocatore al Lille». E ancora: «Il Lille lo chiama e dopo averlo chiamato gli dice che le condizioni del contratto vanno bene.... Dopo averlo chiamato gli scrive e gli chiede di fargli sapere eventuali club interessati». [...] Pompilio spiega: «Per analizzare la posizione dei nostri da trasferire a loro, mi ci vogliono almeno 2-3 ore. Devo fare scaricare dal sistema lo storico federale di tutti e poi fare i singoli calcoli. Appena finisco te lo giro». Giuntoli pare avere fretta: «Allora fallo fare. E approssimativamente. Gli diamo uno specchietto della previsione al volo. Poi gli mandiamo la mail». E qui Pompilio sembra innervosirsi: «Cri fidati. Non puoi renderti conto di cosa ti ha chiesto. Fammi lavorare». [...]
(La Repubblica)